lunedì 8 maggio 2023

Recensione a "Northanger's secret" di Angela Contini

 


Genere: Retelling Contemporaneo
di Northanger Abbey di Jane Austen
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 9 Aprile 2023
Pagine: 302
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 14,90

 
 
 
 

 
Sono Catherine Morland, sono un’avida lettrice, spero di trovare un uomo come quelli nei libri, e vengo da un villaggio della campagna inglese in cui è strano che ci sia l’elettricità. Ok, sto esagerando, ma quando trascorri la vita in un luogo in cui l’attività più trasgressiva è quella di provare nuove ricette con le patate, è naturale accettare l’invito dei tuoi padrini a Londra. Gli Allen contano che mi diverta, e lo faccio. Così tanto che sfioro la trasgressione, soprattutto quando incontro Henry Tilney. Bello e impossibile. E cosa faccio? Gli racconto la balla più epica della storia, ponendo le basi per far andare tutto in malora.

Sono Henry Tilney, accademico, erede di una prestigiosa casata e quanto mai annoiato, almeno fino a che non mi incontro/scontro con Catherine Morland, lingua lunga, sguardo vispo, e con la volontà di dire tutto quello che le passa per la testa. Sarebbe stancante, se non lo trovassi eccitante, ma non fa per me. Catherine è troppo innocente per essere preda dei vergognosi progetti che mi riguardano. Solo che, più passo il tempo con lei, più è difficile mantenere le distanze. Ho paura che, quegli occhi da cerbiatta, verseranno lacrime per colpa mia.
 
 
 
 
 
 
 

 
Rimango letteralmente a bocca aperta. Un largo e alto cancello nero si apre come per magia quando la nostra macchina si ferma per qualche secondo davanti a esso. È così imponente che pare possa animarsi da un momento all’altro. Tutto intorno, da un lato e dall’altro, si estende un fitto bosco, così buio che potrebbe nascondersi la qualunque là dentro. Poco più avanti, alla fine del viale sterrato, si alza, nella sua maestosità, Northanger Manor.
 
Protagonisti della storia sono Catherine Morland e Henry Tilney: lei proviene da una numerosa famiglia della middle class, ha sempre vissuto in campagna, coltiva la passione della scrittura anche se non è troppo appagata del suo attuale impiego presso una rivista che tratta di agricoltura.
 
 Troppo anonima per essere notata da chicchessia, io che me ne sto sempre con il naso dentro un libro alla ricerca di quegli amori sconclusionati e appassionati di cui raccontano certi autori, tanto da farmi porre sempre la stessa domanda: li scrivete perché sapete, o perché, come me, sognate? Non di rado ho cercato uno di quegli amori fuori dalle pagine dentro cui li vivevo, diventando io stessa protagonista per qualche ora delle storie che tanto amavo leggere.

Lui invece, nobile di famiglia antica e rispettata e professore universitario, porta su di sé il peso della sua ascendenza, di cui a volte si libererebbe volentieri pur di non sottostare agli obblighi che il suo rango, e soprattutto suo padre gli impongono.
 
Catherine Morland non è di certo uno scorfano e non sono certo che, se non fosse carina com’è, non sarei interessato a lei, visto che a colpirmi non sono stati i suoi occhi da cerbiatta, ma la sua lingua lunga, che non si cura di tenere a freno e sputa sentenze senza alcun criterio. A volte penso che la sua bocca sia scollegata dal cervello e la cosa, che Dio mi salvi, mi attrae più di quanto potrebbero farlo un paio di lunghe gambe, ma il gioco è appena cambiato. Ho una mano di carte che non volevo. Ero disposto anche a perdere, invece adesso devo vincere. O dovrei farlo, ma non voglio.
 
Arrivata a Londra ospite di amici di famiglia, che sperano in questo modo di aiutare la ragazza a superare un momento di impasse lavorativo e personale, Catherine si ritroverà proiettata nel mondo della Londra che conta, e complici i festeggiamenti di Halloween, a partecipare a un ballo in maschera che cambierà per sempre il corso della sua vita, e anche di quella dell’ignaro Henry.
 
I miei eroi stavano tutti dentro ai libri. Ed erano belli, senza macchia e senza paura, così vivi da sembrare reali. Eppure… Eppure, dal momento in cui ho scoperto tutti questi nuovi mondi ho desiderato solo di entrare a far parte di uno di essi, ma la realtà fuori non è esattamente la stessa che trovi nei libri. I suoi protagonisti non sono eroici, anzi. Spesso sono degli impostori che si travestono da eroi per poi, senza che nemmeno loro stessi se ne accorgano, tirare fuori la coda arricciata dal retro dei pantaloni. Una delusione su tutti i fronti.
 
Come nel libro originale, così in questo i protagonisti dovranno compiere un loro percorso volto alla reciproca conoscenza e scoperta. Dovranno comprendere come le cose che li differenziano siano in realtà i punti di forza della relazione che andranno a creare.
È bella la trasposizione di Catherine Morland in chiave moderna, il personaggio non viene snaturato, mantiene una sorta di ingenuità e candore di fondo, ma dovendo inserirsi in un contesto moderno le sono dati degli strumenti in più rispetto alla sua versione originale: quella che troviamo è una giovane donna sognatrice, ma anche moderna e indipendente con una fantasia che la pone spesso in situazioni spinose.

Sono stata sempre la protagonista indiscussa di quelle storie, ma non sono così stupida da credere che quegli uomini esistano, quindi non ho nessuna difficoltà a sperare di incontrarne uno fuori dalle righe, più o meno simile, per questo mi guardo attorno con molta attenzione.
 
Henry è un uomo con una vita e una carriera che però si trascina dietro l’ombra ingombrante di un padre dispotico, oltre ad una serie di obblighi che gli vengono imposti dalla sua posizione sociale.
È insofferente alla cosa e cerca, per quanto possibile, di non sottostare ai diktat che l’anziano genitore gli impartisce a volte ostentando anche un atteggiamento infantile, che nella storia con Catherine gli creerà non pochi grattacapi.

La voglio come donna, come amica, come amante e sì, credo di volerla anche come compagna per la vita.
Insomma, voglio il pacchetto completo. Voglio condividere con lei il resto dei miei giorni, perché fino a questo momento nessuno mi ha fatto sentire così vivo come mi sento quando sono con lei.
 
Confrontarsi con un mostro sacro come la Austen facendo un retelling di una sua opera non è compito facile credo perché bisogna, a mio avviso, da un lato modernizzare la storia per renderla più fruibile al lettore di oggi, ma dall’altro non snaturarla o cambiarne il significato.
Ho apprezzato la scelta di puntare molto sui dialoghi e sul mantenere una tensione tra i due personaggi per tutto il romanzo pur non addentrandosi troppo nei dettagli, che secondo me non erano necessari in quanto la storia trovava già il suo svolgimento anche senza.
Bella quella sottile atmosfera regency che si coglie per tutto il libro, anche se ambientato ai giorni nostri.
Attendo con curiosità i prossimi volumi.
 



 
 
 
 
 
 
 
Letto con KindleUnlimited
 
 
 

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