venerdì 28 ottobre 2022

Recensione a "Dal fondo di un'acqua smarrita" di Marcello Furiani

 


Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Brè Edizioni
Data d'uscita: 20 Dicembre 2021
Pagine: 145
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 10,00

 
 
 
 

 Guido, di professione editor, accetta l’incarico di trasformare in romanzo alcuni appunti scritti da Andrea, amico della giovinezza, morto da tempo. Dai fogli emerge una persona nuova, un giovane solo, inquieto, innamorato di una donna che viene paragonata a una dea, della quale però non si può svelare il vero nome. Chi è questa misteriosa ragazza soprannominata Irene? E come mai, se l’amore era così forte come si evince dagli scritti, l’uomo non ne ha mai fatto parola con nessuno? Si tratta di pura fantasia, di un vezzo artistico o davvero il compagno di giochi aveva dei segreti? Quasi senza accorgersene, Guido riesce a risolvere un mistero che lo coinvolge, ma non sempre le risposte sono quelle che ci aspettiamo. Non sempre le risoluzioni sono quelle che desideriamo. L’editor scopre una verità scomoda che, suo malgrado, deve accettare. Un romanzo di ricordi, di consapevolezze e di verità amare. Un flusso narrativo intimo e confidenziale per imparare ad accettare una realtà che non sempre incontra il nostro favore. Dopo Senza vero desiderio di andare, un’altra grande prova di alta letteratura, per lettori esigenti e preparati al meglio. Marcello Furiani è una garanzia!
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 I ricordi hanno la capacità di sospendere la nostalgia, di diventare immobili senza che possiamo capire davvero quale sia il nesso con il nostro presente, e la memoria diventa come un osservatore estraneo, fraintendendo il contenuto del ricordo stesso. È questo quello che spinge Guido nel racconto delle pagine di un diario, pagine che narrano una vicenda tragica di qualche anno prima accaduta nel suo paese d’origine.
Le persone, gli oggetti, i luoghi narrati e poi visti dallo stesso Guido, lo spingono a chiedersi come e quando sia cambiata la sua stessa vita, in un viaggio introspettivo che lo porta a riflettere su tutte le volte in cui ha rimandato, procrastinato decisioni e scelte, senza provare poi alcun senso di colpa.

«Pensò a come ci si possa illudere che possedere dei ricordi e custodirli sia sufficiente per riconoscere se stessi guardandosi allo specchio, ma ciò che tratteggia i nostri lineamenti sono solo frantumi, brandelli di carne viva, striature come fasci muscolari.»

Guido ripercorre anche la sua adolescenza, quando quasi si mastica la vita per assaporarla fino in fondo, come ha fatto a suo modo lo stesso Andrea, la cui fragilità, dovuta alla malattia, ha frantumato ogni legame con il mondo. E in questo viaggio ripercorre i suoi momenti con
Andrea, i suoi silenzi, le parole spezzate, le frasi incompiute, le poesie.

«Ma forse dentro ognuno di noi c’è un luogo appartato, per lo più angusto e ghiacciato, un recesso dove – a metà tra solitudine e riparo – si celano nascondigli, rifugi, eremi irriducibili e inospitali dove è quasi impossibile entrare, una terra inabitabile, una striscia inesplorabile spesso anche da noi stessi……»

La lettura del diario di Andrea diventa quindi un riscatto personale per Guido, dalle indecisioni di una vita, non ultima quella di cercare la ragazza a cui Andrea scrive, un riscatto che comprende anche Arianna e Daria, donne così diverse, ma a cui lui si aggrappa per motivi diversi: la prima per una dolcezza quasi evanescente, la seconda perché rispecchia la sua solitudine.
Il PLOT giunge nella narrazione inaspettato, dando alla storia un tocco di unicità, poiché non ci sono lacrime o pietà, ma solo la consapevolezza di vivere nel dolore e con il dolore.
Una narrazione introspettiva particolare, molto precisa e priva di sbavature, che spinge la riflessione su come accettare il male e la sofferenza per vivere il nostro domani.

 

 
 

 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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