venerdì 30 settembre 2022

Recensione a "Promesse e melagrane" di Sav R. Miller

 

Genere: Dark Contemporaneo
Serie: Mostri e Muse #1 
Editore: Virgibooks
Data d'uscita: 28 Settembre 2022
Pagine: 382
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 14,50

 
 
 
 
 

 

Elena

Per molti, Kal è un uomo malvagio. 

Foriero di morte, detentore di anime, frequentatore di incubi. 

Il dottor Morte. L'incarnazione di Ade.

Dicono che mi abbia rapita.

Che abbia usurpato il posto del mio fidanzato e che abbia colmato le crepe del mio cuore con delle promesse vuote.

Dicono che abbia lasciato le sue impronte cremisi impresse sulla mia psiche e che abbia tentato di liberarmi.

Di per sé non dicono nulla di falso.

Se non fosse che restare è stata una mia scelta.

 

Kal

Per molti, Elena Ricci è un'innocente.

Dea della primavera, amante delle poesie, angelo dei miei incubi.

La piccola. L'incarnazione di Persefone.

Dicono che io l'abbia rovinata.

Che abbia fatto a brandelli la sua virtù e divorato la sua anima come uno squisito melograno.

Dicono che io abbia radicato il mio male quanto più in profondità dentro di lei e che abbia tentato di liberarla.

Di per sé non dicono nulla di falso.

Se non fosse che è stata lei a rovinare me.


Promesse e melagrane è il primo standalone della serie "Mostri e Muse" di Sav R. Miller. Si tratta di una serie di dark contemporaneo, non fantasy, né retelling fedeli, ma solo liberamente ispirati a racconti mitologici.

Contiene scene esplicite e situazioni che potrebbero non essere adatte a tutti i lettori.

 

 

 


 

 “Non si può amare una persona del tutto senza conoscere anche l’oscurità incisa nella sua anima. Voglio conoscere la sua oscurità così bene da farla diventare anche la mia.”

 
Elena, figlia primogenita della famiglia mafiosa Ricci, una Persefone dei tempi moderni, allevata per adempiere passivamente il suo dovere nei confronti dell’organizzazione a cui appartiene. Ma Elena è anche altro, diversa dall’immagine che ogni giorno mostra di sé, possiede una oscurità che solo una persona affine a lei può cogliere.


C’è una oscurità impalpabile velata sotto il suo aspetto esteriore acconciato con cura, che spesso si traduce in nocche contuse e labbra insanguinate. Tiene repressa quest’oscurità, la seppellisce in profondità per compiacere la sua famiglia e adempiere i propri doveri, ma è lì, e implora di essere sguinzagliata.

 
Fin da giovanissimo Kal è stato cresciuto e forgiato dal mondo violento e criminale in cui gravita la famiglia Ricci, lo chiamano Dottor Morte per la sua formazione medica o anche Ade, perché come il dio della mitologia greca padroneggia la morte: è colui che la fa anelare ai proprio nemici e che infine la dispensa.


Ho scoperto che non mi dispiace affatto il sapore della brutalità sulla mia lingua. Adoro il modo in cui sboccia come un fiore che germoglia dalla terra, scatenando una compulsione che non ha eguali. Una brama disperata, placata solo dalla sensazione del cuore di qualcun altro che pulsa sotto le mie dita: quel battito flebile e umano nella sua più intima essenza, pietrificato e silenziato dal mio passaggio. Un desiderio domato solo da mani imbrattate di sangue e da corpi straziati da esse: le mie mani, le stesse mani vincolate a un giuramento di guarigione.

 
Fin dall’inizio il loro rapporto è ossessivo, violento: improntato più su una sorta di perversa e malata attrazione reciproca che su un vero sentimento.


“Senza di lei, mi sento come la metà di un’anima, che esiste senza scopo, in attesa di essere reclamata dalla terra come ho fatto io con tante altre.”

 
Partiamo subito col dire che questo non è un libro per tutti, quindi leggete le avvertenze prima di iniziarlo.
Fin dalla novella che ha introdotto i due protagonisti principali (Dolce Peccato, che vi consiglio caldamente di leggere prima di iniziare questo libro) era chiaro il taglio che si voleva dare a tutto il racconto.
Il male è il vero protagonista della storia, in tutte le sue sfaccettature, in tutte le declinazioni che può assumere nell’animo umano. Dalla violenza, all’ossessione, alla sensazione di cadere in una spirale discendente in cui finirai per perderti insieme ai protagonisti.
Kal parte già con questa connotazione, Elena invece la scopre o meglio riscopre, non come conseguenza del suo legame con lui, bensì come una parte integrante di se stessa.
È un libro che sicuramente cattura l’attenzione, il doppio pov aggiunge alla storia livelli introspettivi davvero notevoli, forse a volte sconcertanti nella loro crudezza.
Ho apprezzato come, pur non cercando in nessun modo di mitigare le situazioni descritte, il rapporto tra i personaggi, la violenza che permea tutto il racconto, alla fine la scrittrice riesce comunque a farti empatizzare totalmente con i protagonisti.
Questo libro ha sicuramente catturato tutta la mia attenzione, e se finisco la lettura lo stesso giorno di uscita credo che questo sia un buon indice di quanto mi abbia appassionato e intrigato, attendo davvero con impazienza le prossime uscite.


“Forse anche Ade era solo, e ha portato Persefone nel suo regno perché sapeva che lei avrebbe portato
con sé la luce.”




 

 
Libro acquistato.
 
 
 
 
 
 

 

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