Genere: Romance
Editore:
La nave di Teseo +
Data d'uscita: 1 Luglio 2022
Pagine: 528
Prezzo: eBook 10,99 - cartaceo 20,90
S. è uno scrittore di successo e il suo romanzo più importante,
Il distruttore di sogni, sta per diventare un film firmato da un celebre
e rinomato regista. Benché S. sia stato coinvolto nella stesura della
sceneggiatura, tuttavia si mostra distaccato, quasi disinteressato alla
trasposizione del suo romanzo, perché la sua mente torna sempre al
ricordo di Giulia, la donna che sei mesi prima, dopo due anni di
relazione, lo ha abbandonato. Trascorrono i giorni e il ricordo di
Giulia, costante, ossessivo, porta S. a ripercorrere ogni momento della
loro storia: quando l’aveva incontrata casualmente la prima volta,
quando lei gli aveva chiesto di parlarle del romanzo le aveva rivelato
la prima verità inconfessabile, chi c’era dietro la protagonista del
famoso romanzo.
Una mattina, all’improvviso, Giulia rientra nella vita di S. che, felice come non mai, vorrebbe sapere dove sia stata in quei mesi, ma la donna rimane vaga. In realtà, la Giulia che torna da S. è mossa da desideri contrastanti, cerca di metterlo alla prova, di sondarne l’animo, di smascherarne le menzogne, nel tentativo disperato di ricomporre, anche lei, i pezzi di una storia che in qualche modo sembra appartenerle. Durante un viaggio in Francia, che dovrebbe servire a Giulia per superare un trauma infantile, una verità che S. non può neppure immaginare investe la coppia come un terremoto, portando con sé il furore della vendetta e tutto il peso del passato.
Un romanzo intenso, radicale, coinvolgente, che narra la tragedia di un uomo che si scopre metaforicamente cieco malgrado tutta la sua intelligenza, incapace di interpretare la realtà di cui è egli stesso protagonista e vittima del suo narcisismo; e la lotta disperata di una donna contro se stessa, in difesa di una identità negata, derubata, messa in crisi.
Ma anche un libro sul potere della letteratura: capace di cambiare le carte e di riscrivere la storia, assegnando a ciascuno la parte che gli spetta, restituendo la voce a chi l’aveva perduta.
Una mattina, all’improvviso, Giulia rientra nella vita di S. che, felice come non mai, vorrebbe sapere dove sia stata in quei mesi, ma la donna rimane vaga. In realtà, la Giulia che torna da S. è mossa da desideri contrastanti, cerca di metterlo alla prova, di sondarne l’animo, di smascherarne le menzogne, nel tentativo disperato di ricomporre, anche lei, i pezzi di una storia che in qualche modo sembra appartenerle. Durante un viaggio in Francia, che dovrebbe servire a Giulia per superare un trauma infantile, una verità che S. non può neppure immaginare investe la coppia come un terremoto, portando con sé il furore della vendetta e tutto il peso del passato.
Un romanzo intenso, radicale, coinvolgente, che narra la tragedia di un uomo che si scopre metaforicamente cieco malgrado tutta la sua intelligenza, incapace di interpretare la realtà di cui è egli stesso protagonista e vittima del suo narcisismo; e la lotta disperata di una donna contro se stessa, in difesa di una identità negata, derubata, messa in crisi.
Ma anche un libro sul potere della letteratura: capace di cambiare le carte e di riscrivere la storia, assegnando a ciascuno la parte che gli spetta, restituendo la voce a chi l’aveva perduta.
Il silenzio e i bonsai. Questo è tutto ciò che è rimasto a S., il protagonista di questa storia che passa le sue giornate nel tempo dopo Giulia, quella Giulia che lo ha lasciato non solo fisicamente, ma anche nella presenza quotidiana.
Scrittore di successo, S. percepisce la sua vita come un prima e dopo Giulia, ripercorrendo quella storia che per lui non rappresenta tanto una sconfitta quanto la possibilità di una salvezza non raggiunta. Attraverso le pagine percepiamo l’idea che S. ha soprattutto della donna in sé, che lui vede come una sorta di mondo a sé: ma da quel mondo lui ha ricevuto amore, anche prima di Giulia.
È lui che non ama, è lui che sceglie di privarsene, prima lasciando Nina, il suo amore di gioventù, e poi non inseguendo Giulia.
«La mia mancanza d’amore è la mia grande salvezza. L’amore è un mostro. Ma la mancanza di amore lo è ancor di più perché ci salva distruggendo gli altri.»
Come in una sorta di rappresentazione teatrale, quasi parallela al film tratto dal libro di successo scritto da S., tutti i personaggi sembrano muoversi senza copione, senza aspettative, in un’atmosfera surreale.
Ma tutti da S., a Giulia, a Nina, a DouDou, a Ingrid vivono come in una sorta di trance indotta dalla sofferenza: nessuno dei personaggi della storia vuole morire, ma solo che quella sofferenza finisca, per poter pensare che la propria vita abbia un senso.
«La verità è che soffriamo perché soffriamo, nasciamo per morire e non c’è scampo, nessuna squallida finzione può oscurare la verità, nessuna suggestione può vincere sull’inevitabilità del tutto.»
La stessa Giulia non ha mai pensato di eliminare il dolore, perché ha capito la sofferenza altrui e, nei momenti in cui il dolore, la rabbia, l’odio superavano l’intelligenza, ha trovato nella vendetta la giustificazione alla sua crudeltà.
«”Nulla resta e nulla ha un senso. Nessun colpevole e nessuna vittima, in questa triste storia. Siamo tutti vittime delle nostre scelte. Avevi ragione tu, S.”.»
Una storia forte, in cui passato e presente si intrecciano attraverso l’illusione che la realtà possa essere abbellita, portandoci alla sopravvivenza: S. capirà troppo tardi il peso delle bugie e della sofferenza, così come Giulia diventerà la vittima più vera di tutte.
La cover molto particolare, attira il lettore così come la scrittura, priva di errori, ma fluida nei monologhi a POV unico ci aiuta nella lettura delle corpose cinquecento pagine e più.
Cartaceo acquistato
Nessun commento:
Posta un commento