venerdì 26 agosto 2022

Recensione a "Love in english" di Maria E. Andreu

 


Genere: Young Adult
Editore: HarperCollins Italia
Data d'uscita: 1 Giugno 2022
Pagine: 288
Prezzo: eBook 6,99 - cartaceo flessibile 16,05

 
 
 
 


Ana ha sedici anni e per lei, che scrive poesie, le parole hanno sempre avuto un fascino particolare. Ma da quando ha lasciato l’Argentina per trasferirsi con la famiglia nel New Jersey tutto le sembra tremendamente estraneo e distante dal suo mondo. Di colpo, anche esprimere ciò che prova è diventato difficile, e ha quasi la sensazione che quella nuova lingua, che non comprende e con cui si ritrova a combattere ogni giorno, la stia allontanando dalla sua identità. Solo quando incontra Neo, con il suo accento greco e il suo “glossario della felicità”, Ana si rende conto che conoscere una lingua significa molto più che saperla parlare. Significa raggiungere gli altri con la poesia del proprio cuore. Un romanzo pieno di dolcezza e a tratti lirico che intreccia temi come l’immigrazione e l’identità culturale alla ricerca della propria voce quando la lingua che si parla non è quella natia.

 

 

 

 

 


 Quando mi è stato proposto questo libro, devo confessare, cari Magnetici, che a parte la cover molto carina, non avevo aspettative o particolari curiosità: come spesso accade, la lettura si rivela sempre quel veicolo di scoperte ed emozioni, capaci di regalarci viaggi inaspettati.
Ana arriva con sua madre dall’Argentina in New Jersey per raggiungere suo padre, in una nuova scuola, in una nuova vita e soprattutto con una nuova lingua. Si sente una straniera, come se tutti a partire dai suoi vestiti o dai suoi capelli, sappiano che lei è una “straniera”; lo avverte, lo vive tutti i giorni in quella scuola così diversa, in quei compagni che parlano troppo veloce e che capisce a tratti.

«Questa scuola a volte sembra un altro pianeta. Mi sento intrappolata in una spessa corazza di “non capisco”. Tutti gli altri sono abituati a questa gravità, io invece ne vengo risucchiata, e finisco dritta sul pavimento di mattonelle scheggiate.

………………

Ci sono cose in America che hanno un senso. Certe sono meatballs. Ma ce ne sono altre che rimangono bananas.»


Come tutti gli studenti neo-immigrati, Ana deve frequentare un corso di potenziamento della lingua; quel corso, con quel docente così diverso da quelli della mattina e quei compagni, che come lei, comprendono l’inglese a tratti, le faranno scoprire la sua vera passione nella poesia, accompagnandola in un viaggio alla scoperta della vera se stessa.
L’autrice rispetta molto i suoi personaggi, caratterizzandoli non solo nelle emozioni, seppure il libro sia dal solo POV di Ana, e riuscendo nell’intento di raccontare come la lingua sia il primo strumento per il non sentirsi esclusi e di come gli adolescenti, oggi costretti ai trasferimenti improvvisi all’estero, siano quelli che più sentano il peso di non essere all’altezza.

«”Le parole più importanti sono quelle che abbiamo il coraggio di condividere.”»
 
Bellissimo il rapporto di Ana con la sua famiglia, soprattutto la madre in cui lei riconosce quegli stessi segni della straziante nostalgia di casa nelle piccole cose, come la spesa al supermercato, così come l’amicizia con Grace, così diversa ma al tempo stesso così simile a lei.
Una lettura adattissima anche ad un pubblico più giovane, perché capace di trasmettere con leggerezza e profondità al tempo stesso, le speranze e le paure della generazione adolescenziale di qualsiasi secolo.

 




 




Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.

 

 

 

 

 

 

 


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