Genere: Romance
Serie: Le quattro promesse Vol. 1
Editore: More Stories
Data d'uscita: 28 Gennaio 2022
Pagine: 370
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 14,99
Che cosa succede al corpo di una donna quando non può avere figli? Se lo chiede di continuo Gioia Ermini, scrittrice di trentasette anni, da quando dieci mesi prima la sua ginecologa le ha detto che non potrà mai portare a termine una gravidanza. Sposata da quindici anni con Claudio, è sul punto di firmare le carte della separazione quando riceve la proposta di tenere delle lezioni di scrittura creativa all’Università di Firenze. Autrice di una serie bestseller, da mesi Gioia è preda della cosiddetta sindrome della pagina bianca, e ogni pomeriggio scrive parole su parole che, inevitabilmente finisce per cancellare. Ha bisogno di allontanarsi da una vita che non riconosce più, così accetta di partire per la Toscana. È sulle colline intorno a Firenze dove prende casa che Gioia incontra Edda, una donna anziana, con lunghi capelli bianchi e un filo di perle attorno al collo. Edda, che ogni pomeriggio siede all’ombra di una betulla e accarezza il capo di una bambola. E di cui ogni notte Gioia ode le urla trasportate dal vento. In un rincorrersi di ricordi, Edda porterà Gioia in un'altra epoca, tra i sorrisi di quattro amiche che danzano in riva al mare, e poi in una Firenze attraversata dalla guerra. Tra i lussi di una residenza diplomatica e la devastazione di una vita spezzata. Edda le racconterà della paura, della speranza, del coraggio. E dell'amore. Per Angelo, nipote del console tedesco, e per Manfredi, ceramista di Montelupo. Tra le macerie di quella vita lontana, Gioia ritroverà se stessa, le parole che ormai temeva perdute e anche il suo cuore. La creatrice di bambole è il primo volume della serie Le quattro promesse.
Con il suo stile approfondito e delicato, Giulia Dal Mas ritorna a raccontarci storie di donne coraggiose, donne che non hanno solo sofferto, ma che hanno anche il coraggio di continuare a vivere. Sì, perché sia Gioia che Edda, le due protagoniste, devono continuare a vivere e lo fanno, attraverso le pagine del libro, con quella forza tipica e unica di noi donne. Sviluppato su due piani temporali perfettamente sequenziali, il libro non è solo la storia delle due protagoniste, ma anche uno spaccato storico sulla Firenze del '43, una città che come le tante in Italia visse gli orrori di quegli ultimi anni di guerra, trasformati in guerra civile. Edda, che con il suo coraggio e la sua determinazione, si rivela a noi non solo come quella giovane ragazza sul pontile, ma come una vera guerriera, che fino alla fine sceglie di combattere: anche il suo rifiuto verso la figlia non è solo un rifiuto, ma una scelta di salvarla da se stessa e dai suoi sensi di colpa verso la morte di Manfredi e della piccola Lucia. Una storia la sua come quella di tante donne, attaccate, ferite, spezzate, e a cui spesso la vita scorre dinanzi agli occhi quasi a voler fare una sorta di riassunto per non dimenticare, perché il dolore ritorna sempre.
«Risollevò la testa. Le parve di vederli nel cortile, giocare vicino alle rose che aveva potato. E forse c’erano davvero: Manfredi e Lucia vivevano in quel luogo, tra la polvere bianca di caolino e le fughe di ogni mattone. Là dove viveva anche il suo cuore.»
E così Gioia, che la rabbia e il disprezzo verso quel marito traditore, hanno reso una versione diversa di se stessa; la sua partenza per Firenze non è un nuovo inizio, ma solo un allontanamento da quella vita ormai priva di ogni legame per lei.
«Perché i sentimenti sono di chi li prova, di chi ha il coraggio di viverli.»
L’incontro con quella donna anziana, seduta su una sedia con una bambola di porcellana, la riporterà verso una nuova vita, dove non c’è più amarezza, ma solo la consapevolezza di essere se stessi anche con il dolore. Anche se il suo finale non è quello che noi lettori, in un primo momento, ci aspettiamo, riesce comunque a inserirsi in modo narrativamente corretto. Una storia nella storia che conferma la bravura di un’autrice attenta anche ai particolari con una lettura storicamente precisa senza essere ridondante.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook
Nessun commento:
Posta un commento