lunedì 23 agosto 2021

Recensione a "Tokyo a mezzanotte" di Mia Another


Genere: Narrativa erotica
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 28 Giugno 2021
Pagine: 320
Prezzo: e-book 5,99 cartaceo rigida 9,40




I sogni di Hailey stanno per realizzarsi: ha un biglietto di sola andata per Tokyo, dove l’aspetta il fratello Jamie, che vive in Giappone già da qualche anno, e un colloquio di lavoro in un’importante società. Appena arrivata, però, Hailey si accorge che lo studio del giapponese non è sufficiente e che la cultura con cui entra in contatto è lontanissima dalla sua. Inoltre Jamie è nei guai. Decisa ad aiutare il fratello, accetta il lavoro che, dal primo giorno, si rivela un incubo: il giovane CEO, Naoki Saito, è un uomo arrogante che la tratta in modo supponente e le assegna incarichi e retribuzione da stagista. Per guadagnare di più Hailey decide di cedere al proprio orgoglio e comincia a fare la hostess nell’unico posto dove i suoi tratti occidentali sono apprezzati, un club per soli uomini. Ma la sera in cui proprio il suo capo Naoki varca la soglia del locale in cerca di compagnia, è l’inizio di un’avventura sconvolgente e pericolosa, che la porterà alla scoperta di una parte di sé, nascosta e misteriosa. La magia avvolgente delle notti incantate di Tokyo darà ad Hailey il coraggio di lasciarsi andare a tutte quelle emozioni mai sperimentate prima? E, soprattutto, l’amore, quello folle e dirompente, sarà in grado di annullare la distanza culturale che si frappone tra l’affascinante e tradizionalista Naoki e la giovane, ribelle americana?




 
 Cosa succede quando una brillante laureata, americana più che mai, arriva in Giappone per lavoro. È quello che ci racconta Mia Another in questa bella storia di vita, di costume, di sentimenti e di mondi completamente diversi. Haley Young arriva nella società presieduta da Naoki Saito come stagista per i clienti esteri: lui è lontanissimo da lei per il lavoro che svolge, e i loro contatti sono quasi inesistenti, ma bastano perché lei inizi a vedere qualcosa in lui.

«”Che hai da guardare?”, sibilo alterata. “Troppe cose che mi piacciono, tutte insieme.” Sono queste frasi che dice, poche parole assemblate in modo perfetto, che mi fanno perdere ogni difesa. Naoki sa parlare così bene da non lasciare spazio a dubbi di interpretazione. E usa le parole per abbattere gli ostacoli, per sorprendere, per cancellare i pensieri brutti.»

Naoki è travolto da questa giovane donna, che gli fa raccontare della sua vita da “illegittimo” (una sorta di status sociale nel mondo giapponese), delle sue vere aspirazioni, e che lo attira inevitabilmente come una sorta di campo magnetico.

«Quando è nei paraggi c’è sempre qualcosa fuori posto, e non ho bisogno di guardarmi attorno per sapere dov’è, riesco a percepirla come se fosse un’interferenza nell’aria. E allo stesso modo, intuisco la sua assenza, ora: perché è tutto insolitamente piatto e noioso. Immobile, deprimente, come prima che lei piombasse nella mia vita.»

È dopo la prima metà del libro che inizia il POV di lui e tale soluzione narrativa risulta perfettamente inserita nella trama, poiché la parte precedente a POV unico è piena di dialoghi complementari tra i due protagonisti. È una storia che riesce a far capire la diversità e unicità del mondo nipponico, dove le “hostess” sono solo delle belle e sorridenti ragazze che ascoltano (non prostitute!), dove la parte nord del paese è quella dei meravigliosi templi shintoisti e della tradizione (a cui Naoki è legatissimo) e dove mostrare i propri sentimenti non è permesso ancora oggi. Sarà questo che crescerà in Naoki, in modo progressivo e definitivo, rendendolo un personaggio unico.

«”Sei tu il mio posto nel mondo. Continuerai ad esserlo anche se non ci rivedremo. Incontrerò molte altre persone, e forse avrò modo di stare bene di nuovo, in un altro abbraccio, ma non sarà lo stesso. So che non mi sentirò mai più così. Quindi, quando ti ho promesso che sarei stato felice… Ti ho mentito Mi dispiace.”»

Una storia particolare non solo per l’ambientazione, ma anche per il messaggio che vuole darci, che, a prescindere da dove e come siamo stati cresciuti, a volte il nostro “posto nel mondo” è semplicemente con chi amiamo.
Ringraziamo la CE per averci fornito l'Ebook





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