venerdì 4 giugno 2021

Recensione a "Elettra" di Gian Carlo Fanori


Genere: Narrativa
Editore: Giovane Holden Edizioni
Data d'uscita: 10 Aprile 2021
Pagine: 200
Prezzo: e-book 4,99 cartaceo rigida 13,30



Elettra è una giovane donna bellissima, colta e intelligente. Determinata a diventare giornalista, dopo gli studi e un tirocinio presso una testata di provincia, entra nello staff di una celebre rivista patinata diretta dall'ambiguo Luciano Schiavo. Per adeguarsi ai ritmi del nuovo lavoro si trasferisce a Milano lasciandosi alle spalle senza troppi rimpianti un incarico da insegnante. Più complessa la sua situazione sentimentale: un fidanzato perfetto abbandonato in favore di un amante innamorato della sua ex, da cui a sua volta è stata abbandonata. L'avvenenza di Elettra, che spesso l'ha favorita, a volte si rivela un peso insostenibile. In particolare, quando il suo nuovo capo la fa oggetto di molestie sessuali. Che fare? Denunciarlo o tentare di dimenticare e ricominciare ancora una volta? E soprattutto, quante volte si può trovare la forza per ricominciare? Gian Carlo Fanori esplora con audacia la psicologia di una giovane donna in carriera costretta a fare i conti non solo con un mondo professionale in cui le attenzioni morbose del capo hanno scarsa possibilità di essere sanzionate, ma anche con se stessa e le proprie ambizioni.




È sempre difficile scrivere un libro con un’unica protagonista, perché si rischia di riempire pagine di monologhi che per noi lettori possono risultare davvero solo dei riempitivi. Se poi chi scrive è un uomo, a volte ci capita di leggere un punto di vista non proprio pertinente (e vi assicuro che ci sono letture di questo tipo e anche molto acclamate). Ma non è il caso di questa storia, che si è rivelata una lettura interessante, profonda e soprattutto reale. La protagonista e l’ambientazione, tutte italiane, rispecchiano perfettamente la società lavorativa italiana attuale, dove ancora ci sono mondi in cui si è convinti che la donna non possa e non debba “fare” quel lavoro.

«inoltre, senza alcuno valido motivo che la supportasse, avevo la convinzione che nessuna delusione mi avrebbe piegato, che presto o tardi il mio obiettivo l’avrei raggiunto in ogni caso. Non mollare mai, credi in te stessa. Tutte le strade che portano dove il cuore desidera sono lunghe. Erano alcune delle frasi che mi ripetevo per esorcizzare la paura di non farcela.»

Elettra nasconde anche la sua avvenenza fisica, poiché crede che sia quello ciò che la penalizza di più, arrivando a pentirsi delle sue scelte passate, piena di rimpianti.

«La mia vita ricorda un puzzle composto senza alcun disegno iniziale dall’unione di frammenti che hanno finito col combaciare in modo fortuito.»

Rispecchia esattamente una di noi Elettra, quando, convinta e appassionata nel suo lavoro, riceve solo continui rifiuti: la sua incrollabile determinazione viene scalfita poco a poco, fino alla molestia ricevuta da quel capo sessista e truffaldino. La sua reazione è quella di una donna qualsiasi: rifiuto, indignazione, disprezzo, denuncia, ma si inserisce come quel colpo definitivo che la annienta. È con profondità e partecipazione che l’autore ci descrive il suo punto di non ritorno: da non rientrare a casa, al furto inconsapevole, da ricercare il suo ex, mollato per un’avventura a termine, al suo quasi convincersi di potersi prostituire per sopravvivere. Tutti passaggi in cui molte di noi donne possono rispecchiarsi, quasi come presentati a noi lettori, a guidarci attraverso l’animo di questa donna. Gli inserti temporali (non flashback), sparsi nelle pagine, non hanno una sequenza progressiva, ma servono proprio a capire Elettra e le sue scelte, risultando scorrevoli e fluidi. Una lettura che, in duecento pagine, riesce a colpire e lasciare il segno con una protagonista intensa ed appassionata. Una scrittura fluida, priva di errori che tiene avvinto il lettore fino al finale, bilanciato e perfetto. Indovinatissima la cover che trasmette proprio quel sentimento forte, associato al nome della protagonista. Un libro che consiglio assolutamente di leggere.
Ringraziamo la CE per averci fornito il cartaceo

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