Genere: Historical Romance M/F in cui compaiono elementi M/M non riferiti ai
protagonisti (epoca vittoriana)
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 17 Agosto 2020
Pagine: 370
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 12,48
1842, Stato della Georgia, città di Savannah.
Amequohi è una bambina cherokee, cresciuta tra le cure amorevoli di un padre adottivo, un bellissimo sciamano omosessuale; essa incarna la spirito del suo popolo al punto che possiede nella voce la capacità di imitare il canto delle balene, sacre alla tradizione sciamanica. Un brutto giorno, però, si consuma una tragedia nella comunità in cui vive: la maggior parte delle persone viene uccisa, suo padre trasferito sulla costa pacifica e venduto come schiavo in barba alle leggi allora vigenti, mentre lei viene condotta in Inghilterra, a Portsmouth. Amequohi, detta Quohi, è tutto fuorché docile ed arrendevole: il suo incontro col duca Erick Cleveland Spencer è da subito conflittuale: i due si scherniscono e battibeccano su ogni cosa, dando vita a situazioni comiche e, a tratti, paradossali. Lord Spencer ha tutte le ragioni per odiare questa piccola belva esotica e bellissima che gli è stata affidata: orrendamente mutilato e sfregiato da una tribù di indiani seminole quando aveva solo otto anni, è un uomo
mastodontico e rozzo, abilissimo negli affari ma completamente schiavo delle sue frustrazioni, soprattutto
con l’altro sesso. Quohi è l’unica a non temerlo, lo affronta e lo sfida con irriverenza, come solo una bambina cherokee a cui
è stato tolto tutto può fare. Il ricordo dell’amato padre rapito la rende ancora più determinata a non divenire mai un’inglese, a mantenere un lutto alimentare, a non vestirsi da donna e ad accogliere dall’Inghilterra vittoriana (che trova strana e ridicola) solo ciò che lei ritiene adatto, rifiutando la maggior
parte delle rigidissime convenzioni, cosa che continuerà a fare per il resto della vita. Ma, dopo alcuni mesi, Quohi che ha nove anni, ed Erick, che ne ha ventisei, scoprono di essere molto più
simili di quanto non sembri. La musica e la passione per il mare li avvicinano al punto da non riuscire più ad immaginare la propria esistenza senza che l’altro sia in qualche modo presente. Quohi lo ama come una bambina, teneramente.
Erick, dopo qualche anno, comincia ad amarla e a desiderarla come una donna, come l’unica che non prova repulsione, ribrezzo o pena per il suo aspetto; l’unica che gli dia serenità nei litigi come nei momenti di totale sintonia. Gli anni passano e Quohi ostenta con naturalezza una bellezza esotica che attrae non pochi spasimanti; il nobile, viziato e sadico Ludovic se ne innamora fino al punto da divenirne ossessionato e la chiede in sposa a Lord Spencer, che ne è ancora il tutore legale e che rifiuta con decisione. Il temperamento di Ludovic, oltretutto, è incompatibile con quello di Quohi; l’indiana, dal canto suo, lo vede come amico e compagno di giochi e gliene combina di tutti i colori. Ma il continuo rifiuto di Lord Spencer a dargli Quohi in moglie, spingerà il ragazzo a mettere la cherokee contro il suo tutore; alla fine la ragazza verrà a conoscenza del fatto che Erick è il vero responsabile della vendita del padre e del massacro della sua gente. Ed il mondo le crolla addosso per l’ennesima volta. Si scatena una guerra in casa di Lord Spencer. Non c’è più posto dove ci si possa rifugiare per nascondersi dai fantasmi del passato. Quohi diviene aggressiva, lo odia, lo disprezza, rifiuta la sua presenza ma la sua rabbia esplosiva viene costantemente contenuta anche grazie al dottor Laurent Fabre, il suo precettore scientifico a cui lei è profondamente legata. A poco a poco, però, Quohi ed Erick comprendono che devono liberarsi del macigno di sangue che pesa sulle loro spalle, si riavvicinano, confrontano le loro lingue e la loro cultura, tornano in America dove si sposano col rituale cherokee e dove viene sventato miracolosamente un tentativo di rapimento da parte di Ludovic, che è sempre intenzionato a fare sua con la forza la bella indiana. Ed alla fine, Amequohi ed Erick si scoprono innamorati l’uno dell’altra, Legati da una passione travolgente e sincera che mai avrebbero ritenuto possibile.
Udilaga, dopo anni di peripezie e vessazioni, ritrova finalmente sua figlia.
E’ previsto un seguito.
Questo libro è davvero una novità per me: ironico. Narra di un genocidio, è vero, ma in modo ironico e drammatico insieme. Il fatto poi che l'Inghilterra vittoriana venga vista e speigata con gli occhi di una bambina cherokee dà al romanzo un brio tutto particolare. Si ride e si piange. Bello davvero. Però io avrei aggiunto qualche nota in calce per spiegare meglio gli avvenimenti storici.
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