venerdì 29 novembre 2019

Recensione a "Madness" di Julia B. Williams






Genere: Erotic Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 28 Novembre 2019
Prezzo: e-book 1,99

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Mi chiamo Elia Björk, sono nata e cresciuta a Stoccolma e già da piccola ero convinta che se solo
mi fossi impegnata abbastanza sarei riuscita a cambiare il mondo. Le certezze di una vita si sono
infrante sulla Troncal de occidente in Colombia, dove ho imparato cosa significa avere paura e ho
iniziato a sgretolarmi come un foglio di carta lasciato al sole troppo a lungo.
Esteban Alvarez è riuscito a capovolgere la mia realtà senza nemmeno sforzarsi; ancora adesso mi
domando quanto io sia stata folle ad averglielo permesso.
Mi chiamo Esteban Alvarez, sopravvivo grazie al narcotraffico e ammazzo la gente quando mi
ostacola. Non ho mai creduto che ci fosse un’altro modo di vivere la mia vita, faccio parte di questo
ambiente da sempre e per me non è mai stato un problema.
Elia Björk mi è piombata addosso con la stessa intensità che avrebbe avuto una tromba d’aria, un
incidente di percorso di cui avrei volentieri fatto a meno. É l’unica persona al mondo che riesca a
fare a pezzi il mio autocontrollo solo respirando. Sapevo che sarebbe stata una fottuta rogna e il
tempo mi ha dato ragione.
Dall’autrice di Frammento di noi e Changed, una storia di passione consumata durante un viaggio
per la salvezza, tra scenari mozzafiato e un epilogo incerto.




Ho letto per voi l’ultimo lavoro dell’autrice che mi ha già travolto con il suo Changed: Julia B. Williams.

Corremmo finché i polmoni non urlarono pietà, il sangue che si agitava violento nelle nostre vene, il respiro rotto dalla fatica e i muscoli che continuavano a lavorare perché la paura di fallire era l’unica cosa che contava. Corremmo per la vita. Corremmo per la salvezza.

La storia vi farà  viaggiare tra Cartagena de indusse in Columbia, Panama, e infine la Svezia.
I due protagonisti sono Elia ed Esteban, insegnante lei, poco di buono e narcotrafficante lui. Le loro storie si incontreranno in Columbia quando lei andrà lì per lavoro e per seguire suo fratello “prete”, e che prete! Sì troverà catapultata in una realtà ben diversa da quella che aveva sempre voluto credere e dovrà aprire gli occhi su tante cose che non pensava potessero essere vere. Esteban è ormai rassegnato a farsi trasportare dagli eventi e a cercare di rimanere vivo in una città che non fa sconti. Cosa comporterà questo incontro? Tanti cambiamenti.

«Sei stata una spina nel fianco sin dall'inizio, avrei voluto tagliare la tua lingua lunga un giorno sì e l’altro pure e strappare quegli occhi azzurri dal tuo viso perché il modo in cui mi guardi mi fa credere che esista un posto migliore per tutti, anche per me.» Smise di accarezzarmi e lentamente ritrasse la mano. «Prenditi cura di te, Elia.»

Alla fine del libro rimarrete spaesati perché è il primo di una serie, ma sarete così travolti dalle emozioni e dai luoghi che vivrete attraverso la lettura e aspetterete con ansia il successivo. La scrittura dell’autrice è come una droga, più ne leggi più ne vuoi. Fluida, lineare e dettagliata nei momenti giusti, le scene spinte non risultano mai volgari. I protagonisti arrivano con le loro sensazioni alla perfezione e quello che ci viene celato è perché deve essere così. Ho amato la forza nascosta nella fragilità di Elia e la dolcezza sotto chili di arroganza di Esteban, piccole attenzioni che diventano di enorme spessore. Il pov predominante è quello di lei e ci dà un quadro anche attraverso battute sarcastiche del suo essere e della sua follia; i pov di Esteban anche se sono inferiori di numero vi travolgeranno con la loro forza. Alla fine ho pianto perché mi sono domandata se anche io avrei avuto il coraggio che ha avuto uno di loro, e scegliere il bene dell’altro a dispetto del mio. Oggi vi dico non lo so perché l'egoismo umano è quello che predomina e fa compiere scelte che appaiono giuste, anche se alla fine quando si ama si deve essere pronti al sacrificio.
Ve lo consiglio? Senza dubbio sì, fatevi trasportare da questa follia di Julia. Saluti da Cristina. Complimenti.


Ci fu un attimo in cui il tempo si fermò, la musica smise di martellarmi le tempie e il mio inconscio iniziò a compiere giravolte su se stesso facendo il tifo per quello che sembrava fosse il capo. Dammi una E! Dammi una S! Dammi una T! Dammi una E! Dammi una B! Dammi una A! Dammi una N! ESTEBAN!
Ringraziamo Julia per averci fornito l'Ebook


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