lunedì 14 ottobre 2019

Recensione a "I want you" di Penelope Ward e Vi Keeland




Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 27 Settembre 2019
Pagine: 288
Prezzo: e-book 5,99 cartaceo 8,41




"Cara Bridget, ho deciso di scriverti perché non so come altro farti arrivare il mio messaggio. E così, eccomi qua. Non siamo fatti per stare insieme. Tu sei una mamma responsabile, con la testa sulle spalle. Io sono uno specializzando di passaggio, vivo nel tuo garage e tornerò a casa in Inghilterra appena il tirocinio sarà terminato. Eppure... Per qualche dannato motivo, non riesco a smettere di pensare a te. Ti desidero. E credo che anche per te sia lo stesso. Me lo dicono i tuoi occhi ogni volta che una delle mie battutine fastidiose ti coglie impreparata. La mia attrazione per te non è un gioco. Questa lettera è un promemoria per ricordarti che siamo adulti, che il sesso è una pratica salutare e, soprattutto, che puoi trovarmi a pochi passi dalla tua cucina. Inoltre, ti sto facendo sapere che la mia porta sarà socchiusa, qualora decidessi di venire a trovarmi nel cuore della notte. Chissà, prima o poi. Da parte mia, niente domande. Pensaci. Simon"



Ciao Magnetici, oggi voglio parlarvi dell’ultimo lavoro di due autrici che rientrano tra le mie preferite: Penelope Ward e Vi Keeland.
Bridge Valentine, giovane vedova che incontra, grazie a uno strano incidente, il dottor Hodge Simon, dottor bollore, e che sempre per ironia del destino finirà per essere suo collega, temporaneo, nell’ospedale dove la donna lavora. Tra i due ci sarà subito un’affinità e attrazione forte, ma lei è ancora scossa per la morte del marito e faticherà a lasciarsi andare, anche perché  la loro sarebbe una relazione a tempo determinato, lui presto tornerà nella sua Inghilterra. Ma si sa, al destino non c'è scampo e si ritroveranno entrambi a dover fare una scelta.

«Vorrei ricordarti che il tuo ex presidente ha dichiarato che si può definire sesso soltanto un amplesso completo». A Bridget andò di traverso il vino che stava bevendo. «Vuoi usare il presidente Clinton come precedente per fare… ti prego finisci tu la frase». Annuii. «Altre cose, sì». «Quali altre cose?» «Be’, non è il caso che io ti faccia un elenco esaustivo, perché non vorrei mai che tu te ne uscissi fuori con un nuovo accordo. Comunque immagino che cunnilingus, fellatio, ditalini, sesso anale, petting, seghe, spagnole e autostimolazioni reciproche con visualizzazioni non rientrino nei patti».

La scrittura fluida e l'incipit accattivante trasportano fino all’ultima pagina senza che il lettore se ne accorga. Il doppio pov fa vivere in pieno il carattere e le emozioni dei due protagonisti. Il dottore ha una lingua che sa fare magie, nel senso ampio del termine. Lei è una donna impaurita, ma che non ha permesso al destino di spezzarla. Una storia che racconta di eventi tristi e che fa riflettere su quante cose non sappiamo delle persone che abbiamo accanto, di quanto spesso pesi il passato sul futuro, di come un errore può spezzare tutto ciò che si è costruito o si vuole costruire. Un libro che grazie alle battute tra i protagonisti e i personaggi secondari fa passare delle ore serene. Complimenti alle autrici, e alla prossima Magnetici da Anna.

«Be’, c’è quel piccolo dettaglio che la mia casa è in Inghilterra».
… «Cosa c’è laggiù per te? Una casa non è una montagna di mattoni. Una casa è un posto felice». Controllò l’ora. «Devo andare, ma pensaci su. Se ti dicessi di chiudere gli occhi e di immaginarti in un posto qualsiasi, dove ti vedresti adesso?». Attesi che la mia amica chiudesse la porta d’ingresso, poi seduto al tavolo della cucina chiusi gli occhi per un paio di minuti. Volevo vedere una spiaggia bianca bagnata dall’Oceano indiano o le bellissime montagne di Snowdonia nel Galles. Invece, quando chiusi gli occhi, l’unica cosa che mi apparve fu Bridget. Lei era il mio posto felice. Cazzo. Sono fregato più di quanto credessi.
Ringraziamo la CE per averci fornito l'Ebook

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