mercoledì 23 gennaio 2019

Recensione a "Il ragazzo di Aushwitz" di Steve Ross



Genere: Storia e Biografia
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 10 Gennaio 2019
Pagine: 288
Prezzo: e-book 4,99 cartaceo rigida 9,00





«Un libro straordinario che mantiene viva la speranza.» The Boston Globe

Il 29 ottobre 1939 la vita di Szmulek Rozental cambia per sempre. I nazisti marciano sul villaggio dove abita, in polonia, distruggendo le sinagoghe e cacciando i rabbini. Due persone muoiono durante quel primo giorno di saccheggio, ma il peggio deve ancora arrivare. Molto presto tutta la sua famiglia sarà uccisa, e Szmulek, a soli otto anni, è costretto ad affrontare l’incubo dell’Olocausto. Con tenacia e determinazione e grazie all’aiuto di altri prigionieri, sopravvive ad alcuni tra i più letali campi di concentramento, tra cui Dachau, Auschwitz, Bergen Belsen. Stuprato, picchiato, sottoposto per sei anni a ogni genere di privazione, vede la sua famiglia e i suoi amici morire. Ma essere riuscito a sopravvivere a questo inferno lo ha spinto a combattere per raccontare alle generazioni future gli errori che non dovranno mai più essere commessi. Dopo la liberazione da parte degli americani, si è trasferito a Boston dove, sotto il nome di Steve Ross, ha cominciato una nuova vita, lavorando costantemente per tenere viva la memoria degli orrori delle persecuzioni. Questo libro è la sua incredibile testimonianza.





Il libro che ho appena terminato ha al centro un argomento del quale non è mai facile parlare, la Shoah. È difficile perché si rischia di entrare nella retorica in primis e poi perché è qualcosa di tanto doloroso che scriverne e raccontarne fa provare emozioni forti ed è difficile proseguire.
Questo libro è una testimonianza, una tra le tante vite che hanno patito le più crudeli azioni che si possano infondere, il racconto di un bambino che ha perduto la sua infanzia crescendo troppo in fretta.
 

Volevo tornare ad altri tempi, tempi in cui giocavamo a rincorrerci e io andavo a Ceder per studiare.
 

Questa è la storia vera di Szmulek Rozental un bambino ebreo che vive in Polonia, ha solo otto anni quando il mondo intorno a lui comincia a cambiare, quando le persone iniziano a perpetrare azioni che porteranno il mondo in un baratro profondo scrivendo la storia più nera di tutta l’umanità.
Szmulek è un bambino spensierato, vive la sua vita come la sua età richiede, gioca con gli altri bambini, si sente al sicuro nella sua casa con la sua famiglia, finche un giorno, mentre è in cortile a giocare, accade il primo evento tragico del quale è testimone, qualcosa che lo tocca nel profondo. Da lì nulla sarà più uguale a prima, parte una corsa contro il tempo dove tutto sembra remare contro e purtroppo così sarà.
La separazione dalla sua famiglia, nascondigli destinati a finire e poi la cattura. Szmulek passa anni terribili, momenti che un bambino, nessuna persona, dovrebbe mai vivere, attimi che mentre si leggono ti riempiono di tristezza e di rabbia, facendoti porre mille domande, una tra tutte: perché? Perché è accaduto tutto questo? Perché nessuno l’ha impedito?
 

Non esisteva più giusto o sbagliato, e io avevo così tanta fame che neppure mi importava.
 

Durante la lettura conosciamo poi uno Szmulek cresciuto, ora si chiama Steve. Dopo la fine di tutto è andato in America, ha studiato, si è impegnato e ha passato la sua vita ad aiutare il prossimo portando come esempio ciò che lui ha vissuto sulla sua pelle. Ha raggiunto tanti traguardi con il suo lavoro a Boston, anche la costruzione di un monumento importante in città, il New England Holocaust, con l’intento che chiunque lo vedesse potesse sapere quante persone hanno sofferto e perso la vita, per non dimenticare.
Non mi dilungo a raccontare ancora il libro, voglio che ogni lettore lo legga attentamente e lo senta sulla sua pelle. Io non posso fare altro che consigliarlo, è una storia importante questa scritta da Steve. Ogni parola ti entra dentro e in alcuni momenti mi sono sentita lì con lui, impotente, triste e arrabbiata, insieme a tutte quelle persone alle quali è stata interrotta la vita a causa di idee che non stanno né in cielo né in terra. Un libro che è una speranza perché attraverso queste parole dobbiamo capire che non deve mai più succedere un’altra cosa del genere. MAI PIU’! Concludo augurandovi buona lettura, alla prossima. 


Per quanto possiamo sprofondare nella violenza, sarà sempre possibile che la collettività si faccia avanti e vi metta fine.


 
 Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.





Nessun commento:

Posta un commento