mercoledì 1 agosto 2018

Recensione a "Contratto Indecente" di Jennifer Probst



Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Corbaccio
Prezzo: ebook 4,99 - cartaceo 4,25
Pagine: 191
Data Uscita: 31 Ottobre 2012










Un contratto matrimoniale... Per salvare la villa di famiglia, l’impulsiva Alexa Maria McKenzie, ventisettenne proprietaria di una piccola libreria, sarebbe disposta addirittura a far bere un filtro d’amore a un rospo, possibilmente ricchissimo. Ma mai avrebbe immaginato di incappare nel fratello maggiore della sua migliore amica, uno degli uomini più ricchi, potenti e... appetibili di cui parlano le cronache mondane e di cui, da teenager, Alexa si era perdutamente innamorata senza speranza alcuna. Il miliardario Nicholas Ryan da parte sua non crede per nulla nel matrimonio, ma per ereditare l’azienda dai suoi che lui stesso ha convertito in un business di successo nell’ambito delle nuove tecnologie, è costretto da un patto di famiglia a trovare una moglie. E in fretta. Così, quando scopre che quella scocciatrice della migliore amica d’infanzia di sua sorella è in ristrettezze economiche, le offre un contratto di un anno: matrimonio, nessun coinvolgimento emotivo, proibito innamorarsi. Ma almeno il sesso, no quello non è proibito... E come Alexa scopre che Nicholas supera ogni suo ricordo di ragazzina, Nicholas andrà ben oltre l’immagine che aveva di lei e dovrà venire a patti con le sue stesse convinzioni.
Jennifer Probst è l'autrice della serie dei Contratti, di cui fanno parte:



Contratto indecente

Contratto fatale

Contratto di passione
Contratto finale




“Aveva bisogno di un uomo. Uno a cui possibilmente avanzassero centocinquantamila dollari.”

Alexa ha ventisette anni, è proprietaria di una piccola libreria e il suo sogno è sempre stato quello di trovare il vero amore, sposarlo, avere tanti figli e vivere per sempre felici e contenti come nelle favole. A dire la verità tredici anni prima era convinta di averlo incontrato. Si chiamava Nicholas ed era il fratello della sua migliore amica.

“Un giorno ti sposerò.”

Peccato però che lui oltre ad averle rubato il primo bacio con astuzia, le abbia anche frantumato ogni speranza di lieto fine spezzandole il cuore e facendole innalzare un muro che le ha impedito di lasciarsi andare di nuovo.
Ma il destino si sa, è sempre imprevedibile, e per pagare le spese mediche del padre, che le costerebbero la vendita della casa di famiglia, sarà costretta a chiudere i suoi sogni nel cassetto e cercarsi un “buon partito”, uno a cui i soldi non mancano, per salvare dalla rovina i suoi genitori.

“Nicholas Ryan aveva una fortuna a portata di mano e non desiderava altro”

Nick ha ventinove anni, architetto, ricchissimo di famiglia, bello e con un sogno molto più pragmatico: diventare il proprietario della Dreamscape Enterprises, società dell’appena defunto zio Earl, ma di cui lui era già socio. Unico erede designato nel testamento (poiché alla sorella Maggie non interessa la società), ma c’è solo un piccolissimo cavillo che gli impedisce di prendersi tutto: il matrimonio. Ebbene sì, lo zio ha posto una clausola secondo la quale, per avere la società, deve sposarsi entro una settimana, convivere con questa fantomatica moglie per un anno e fingere di essere la coppia più innamorata della terra.
Facile a dirsi per uno che ha sempre detestato qualsiasi impegno che fosse di più di una cavalcata fra le lenzuola!
Con una famiglia disastrata alle spalle, sin dall’infanzia Nick detesta qualsiasi impegno o legame, figuriamoci sposarsi o addirittura avere figli.
Con Maggie come cupido e ognuno con i suoi scopi da perseguire, ai due non resterà che accettare questo contratto che prevede, fra le tante altre cose, la fedeltà e di conseguenza la castità. Ce la faranno a non lasciarsi tentare? E a fare i conti con l’innegabile attrazione che da sempre aleggia fra loro? L’amore, quello vero, quello che non si può programmare né gli si può sfuggire, si può mettere sotto contratto? Lo scoprirete leggendo questo libro.

“Passato e presente si confondevano, riproponendo la lotta fra la solitudine e il rischio di soffrire”

Ho letto questo libro in una serata, l’autrice scrive in maniera semplice e scorrevole e proprio per questo lo trovo un romanzo leggero che mi ha fatto ridere e ha saputo al contempo tirarmi fuori anche qualche lacrima… Il significato della parola famiglia è il perno di questa bellissima storia che consiglio a tutti. Lei ne ha una stupenda; lui non ne ha mai avuta una. Il difficile è trovare un equilibrio fra due estremi.

Gli do 4.5 su cinque petali, perché anche se non ha una trama originalissima, mi ha saputa conquistare e commuovere.
Buona lettura!




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