sabato 19 maggio 2018

Recensione a "Battito oscuro" di Antonietta Mirra





Genere: Romantic-Suspense
Editore: Self publishing
 Data d'uscita: 4 Aprile 2018
Pagine: 300
Prezzo: eBook: 2,99  

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Cassandra ha diciannove anni e vive in una clinica per pazienti affetti da disturbi psicologici. Il passato la tormenta, l’ombra degli abusi subiti da adolescente non le permette di sentirsi libera.

Cassandra crede di portare sventura, come le ripeteva sempre il padre, anche a causa della morte della madre quando lei è nata. Da allora, la sua esistenza è stata solo un lento espiare un peccato che le hanno cucito addosso.
Il peccato di essere viva.
Fino a quando non è arrivato lui.
E tutto il dolore è diventato polvere.

Tristan è appena uscito di prigione. È un uomo dal passato scomodo, privo di scrupoli e di morale. L’unico suo desiderio è ricominciare a vivere. Ed è disposto a tutto per farlo.
Ha fatto del male. Ha minacciato, ucciso, violato. È il pericolo. È la morte. La sua vita è stata una maledetta discesa all’inferno.
Fino a quando non è arrivata lei.
E tutta la rabbia è diventata cenere.

Lei è fragile, pura, innocente.
Lui è cupo, crudele, colpevole.
Chi mente?


Due anime oscure, spezzate, ferite dalla vita.
Lei per condanna.
Lui per scelta.
Insieme ripuliranno le loro anime.
O le oscureranno per sempre.


“L’attrazione che esisteva tra di noi,
il fuoco che bruciava le nostre anime e che usava i nostri corpi per saziarsi.
Quel fuoco non ci avrebbe salvato, né distrutto.
Quel fuoco ci avrebbe consumato.
Perché l’amore non salva.
L’amore non distrugge.
L’amore consuma.”












Mi sono ritrovata a leggere questo libro “Battito Oscuro” per puro caso e con mio sommo dispiacere devo dire che, nonostante me ne avessero parlato davvero bene, io non sono riuscita a ritrovare un legame né con la storia né con i protagonisti. Mi capita raramente di dover ricominciare a leggere perché avessi dimenticato cosa il libro raccontava nella prima parte.
Ci ritroviamo due ragazzi che hanno avuto e vissuto un’infanzia fatta di disagi e violenze che li ha portati a diventare due mine vaganti, in età adulta.
Tristan, un killer senza scrupoli, viene ritenuto tra i migliori nel suo ambiente perché lui non ama essendo questo solo un sentimento per deboli. L'unica volta che decide di non seguire le regole che si è auto dettato finisce in galera e da quel momento niente e nessuno avrà la sua attenzione. Una volta pagato il suo debito con la giustizia decide di voltare pagina e dare uno scossone al suo destino andando a lavorare nella clinica psichiatrica di sua sorella Ellen.
Questo lo porterà a incontrare Cassandra, una ragazza affetta da molteplici traumi causati dalla follia del padre che la riteneva una vergogna e un'infamia, sporca e marcia, oltre che la causa della morte della propria amata moglie, simbolo di purezza e perfezione. La ragazza è stata ripetutamente vessata con improperi, venendo costretta a pregare per chiedere perdono della sua esistenza, è stata maltrattata e torturata fisicamente con percosse e non solo da colui che avrebbe dovuto proteggerla e amarla.

“...Mi afferrò per la nuca e mi baciò, un bacio che non c'era mai stato prima, un bacio inverosimile, che non immaginavo potesse esistere...”

 

Il loro incontro sarà uno squarcio di luce nelle loro disastrose vite. Verranno immediatamente attratti l'uno all'altra come due calamite, le loro anime verranno incatenate divenendo una cosa sola. Capiranno di poter essere uno la salvezza dell'altra. Ovviamente il loro cammino sarà costellato di difficoltà e imprevisti e come sempre accade ognuno prova a celare il suo vero io, ma non si può fingere in eterno di essere chi non si è.

“...Un addio non detto non può essere la fine...”

 

La trama dai tratti dark non avrebbe dovuto essere noiosa, ma creare una sorta di suspense continuo, tuttavia il modo in cui viene sviluppata, unito ai dialoghi alquanto elementari nella struttura e ai personaggi piuttosto spenti e incoerenti con ciò che dicono di essere, rendono quello che avrebbe potuto essere un bel libro, una narrazione di fatto lenta e che spesso fa calare l'attenzione del lettore, almeno nel mio caso. Mi sono ritrovata a dover spesso immaginare azioni perché non esplicate in maniera esaustiva. Purtroppo mi spiace quando le mie recensioni non supportano ciò che gli altri pensano, ma non mi sento di poter dire che questo sia un bel libro che incontra tutti i canoni in struttura, caratterizzazioni, lessico e sintassi che mi porterebbero a consigliarlo. Sicuramente spero che l'autrice decida di darci un'altra occhiata tentando di eliminare ciò che oggi crea problemi di scorrevolezza e linearità, sempre secondo il mio parere. 

 












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