sabato 24 febbraio 2018

Recensione a "Tutto ma non il mio tailleur" di Cecile Bertod




  Genere: Romance/Contemporaneo
Casa editrice: Newton Compton Edizioni
Data d'uscita: 3 Marzo 2016
Pagine: 316





Trudy Watts ha tutto quello che ha sempre sognato: un lavoro in banca che la soddisfa, un ragazzo fantastico e un appartamento in una delle zone più alla moda di Londra. Non cambierebbe nulla, neanche gli orari impossibili in ufficio. Dopo sei anni dalla sua assunzione, quando ormai sembra stia per arrivare la tanto attesa promozione e il suo matrimonio con Horace è vicino ecco che la catastrofe le piomba addosso. Trudy viene trasferita in una sperduta cittadina della Scozia. L'arrivo è traumatico: detesta tutto e tutti e desidera solo scappare via. L'unico luogo in cui rifugiarsi è un piccolo pub, il cui giovane proprietario si diverte non poco a punzecchiarla. Ed è proprio lì che forse, improvvisamente, la sua vita cambierà...






Buongiorno splendori! Sono ancora in compagnia di Cecile Bertod con un altro suo divertentissimo libro. Oggi vi voglio parlare di “Tutto ma non il mio tailleur”. 
Devo fare una piccola premessa, io ho letto prima il prequel che sarebbe “Nessuno tranne te” dove conosceremo i personaggi. Inizierei con il parlarvi proprio di quest’ultimoEthan è proprietario di un Pub nella sperduta cittadina di Turriff, in Scozia, ci vivono all’incirca cinquemila anime, tutti si conoscono, tutti si salutano, insomma una grande famiglia. Ethan è un bellissimo ragazzo, con un fisico da mozzare il fiato e un sorriso da farabutto, ogni ragazza, donna, anziana è affascinata da lui; veste con jeans stracciati, camicia con maniche arrotolate o t-shirt e bandana e porta i dread ai capelli. Ovviamente uno sciupa femmine, momentaneamente fidanzato se così si può dire, o perlomeno lei ne è convinta lui… mica tanto. Infatti lo troveremo in una litigata epocale accerchiato da diverse donne.
Ma ora passiamo a Trudy, un disastro di donna, nessun uomo all’orizzonte, soldi pari allo zero, mamma assillante. L’unica luce in fondo al tunnel è il suo nuovo impiego come stagista in una banca a Londra. Aveva progettato il suo ultimo dell’anno perfetto, in una beauty farm, servita riverita coccolata e amata, invece causa di problemi informatici il suo stipendio non è stato addebitato e si trova a dover rinunciare al suo meraviglioso capodanno e quindi costretta a partecipare alla festa di parenti di amici dei suoi genitori. Sconfortata da chi la circonda e dai soliti commenti, trova una scusa per scappare, ma inaspettatamente si trova ad imbattersi in un uomo molto affascinante, che fa di tutto per poterla trattenere, lui si chiama Horace. Da cosa nasce cosa ed iniziano a frequentarsi. Allora vi chiederete, ma cosa 
c’entra Ethan? Un attimo che ora ci arrivo.
"Sono ciò che desidero essere. Sono dove desidero essere. Sono con chi desidero essere. Tre parole per descrivermi? Realizzata. Professionale. Consapevole"

Tralasciamo ancora per un attimo Ethan.  Trudy e Horace continuano la loro storia, ormai sono sei anni che sono insieme, convivono e ora sono prossimi al matrimonio.
Sono tutti e due oberati di lavoro, sono legati alla loro agenda, se vi dicono che prendono l’appuntamento anche per poter litigare tra di loro, cosa pensate? Io direi, che noia! Ma a loro sembra andare bene, Trudy ha il suo posto fisso in banca ed è bravissima nel suo lavoro, prossima ad una promozione, il suo desiderio è quello di diventare ricca. Nel frattempo la preparazione del matrimonio prosegue non senza problemi, sua suocera non la può vedere, non voleva lei come fidanzata per suo figlio, e la mamma e la zia di Trudy non fanno altro che litigare con sua suocera.
Ora però non posso fare spoiler perciò ci girerò intorno.
Diciamo solo che ci sarà un avvenimento che scaturirà una reazione a catena, vi dico che alla fine Trudy ubriaca si troverà ad accettare un lavoro in una banca filiale di quella per cui lavora e dovrà partire subito. La banca in questione si trova in brutte acque a causa della gestione dell’ex direttore ora andato in pensione.
La banca, però, si trova a Turriff, e chi abita a Turriff? Ethan! 

"Capisco… Senta, mi rendo conto che lei ha una reputazione da playboy da mantenere e le assicuro che mi è piaciuta tanto anche quella cosa lì. Quella che ha fatto con il sopracciglio. Molto Clooney. Davvero. Ora però sia ragionevole; è tardi, sono fradicia, ho almeno tre buoni motivi per progettare il suicidio e nel mio futuro non sembrano prospettarsi miglioramenti significativi. Crede sia possibile depennare uno o due punti dalla scaletta del perfetto cacciatore della domenica e approdare alla parte in cui mi versa un po’ di quel magnifico caffè che vedo alle sue spalle?"

Ora spero di avervi incuriosite un po’, il libro è molto divertente, anche se ad un certo punto avrei preso volentieri a testate Trudy, ma lei è fatta così: è asocialescostante, dedita esclusivamente al suo lavoro e molto molto altro.

Come sempre Cecile mi ha reso felice e le sue letture lasciano uno strascico di buon umore che si protrae per tutta la giornata.
Buona lettura a tutti! Libro consigliato.

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