martedì 23 gennaio 2018

Recensione a "Impossibile" di Julia Sykes





Genere: Romance
Editore: Quixote Edizioni
Data d'uscita: 12 Gennaio 2018
Pagine: 504
Prezzo: eBook 5,96 - cartaceo 16,50

Link d'acquisto




Claudia...
La mia vita è cambiata inesorabilmente quella notte; la notte in cui mi hanno rapita. Ho salvato la vita di un uomo, ma cosa mi è costato? Posso convincerlo a salvarmi a sua volta?
Lo odio per ciò che mi ha fatto, ma più a lungo rimango intrappolata con lui, più difficile mi risulta aggrapparmi a quel sentimento. È un enigma di uomo, arrogante in modo sconvolgente, a volte contrito, altre spaventosamente aggressivo a seconda dei momenti. E il dolore nei suoi occhi è come uno specchio per il mio.
Più a lungo resto nelle sue mani, più divento confusa. La mia libertà vale abbastanza da tradirlo?
Sean...
La mia prigioniera è bella, intelligente e ribelle. Questo connubio attraente piace al mostro che è in me. Voglio conquistare quella ribellione e prendere possesso della sua bellezza. Bramo di reclamare la sua innocenza e tenerla per me.
Ma l'uomo che sono sa che non ci sarebbe nulla di più sbagliato.
Devo decidere chi è più forte: il mostro o l'uomo? In un caso o nell'altro, ho una sola certezza: non la lascerò mai andare.







Quando ho letto la trama di questo romanzo, sono stata subito catturata dalla presentazione dei due personaggi, ma tutto mi sarei aspettata meno che trovarmi di fronte a una storia simile e ben lontana dalle mie aspettative. Claudia, una pediatra, viene rapita misteriosamente e si ritrova a dover salvare la vita di Sean, colpito al braccio da un proiettile. Però, dopo averlo curato, rimane reclusa nella casa di Sean obbligata anche dall’amico rapitore, Bradley. Sean si mostra da subito gentile e compassionevole verso la sua salvatrice, dalla quale è fortemente attratto. E Claudia, dal canto suo, nonostante sia sconvolta dalla condizione di prigionia, subisce il fascino di colui che si definisce un mostro. Aspetto che a mio parere si addice di più a Bradley, che a Sean, che vede in Claudia, sin da subito, una forte minaccia per la stabilità mentale dell’amico.
Sean è un uomo abbastanza complesso, turbato dal suo passato quanto dal suo futuro. In bilico tra la scelta di continuare a sottostare alle regole di una famiglia mafiosa o liberarsi da un fardello che lui non ha scelto e che non approva. Riversa così tutta la sua necessità di dominazione in camera da letto, dove scarica il suo malcontento sottomettendo le donne. Purtroppo però, questo aspetto molto significativo del personaggio a mio avviso è stato poco descritto.

“La mia mente era rimasta un paio di passi indietro, preda del disgusto per i miei desideri perversi, per aver fantasticato di attuarli su di lei. Quanto ero malato?”


Nonostante mi sia piaciuto come personaggio, non sono riuscita a trovare un solo aspetto in tutta la storia che me lo descrivesse come mostro. Sean è un uomo addirittura buono e amorevole, incapace anche di andare contro suo padre o, semplicemente, di tener testa a Claudia che lo manipola a suo piacimento con troppa facilità. A differenza di Bradley che ho trovato perfetto per incarnare comunque un personaggio di un ambiente mafioso.

Claudia è una donna spezzata da una tragedia familiare. I suoi genitori sono stati assassinati in circostanze misteriose e questo lutto l’ha segnata a tal punto da creare un muro quasi impenetrabile. Lei vive del suo lavoro e di nient’altro. Nella sua vita non concede spazio ai sentimenti che travolgono e devastano e confondono. Ma l’arrivo di Sean mescola le carte e la turba.

“Nella mia mente si stava formando un piano… A quel punto mi sarei potuta allontanare da Sean e scappare dalle catene invisibili che pareva usare per legarmi a lui.”


Ho trovato Claudia forte e determinata. Una donna elegante, colta e allo stesso tempo tosta, pronta a giocare il tutto per tutto pur di arrivare dove vuole e l’ho adorata. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda i termini con cui lei appella gli organi sessuali. Da una Dottoressa mi sarei aspettata diversamente soprattutto perché il contesto, a mio parere, non lo richiedeva. Li avrei concepiti in un contesto sessuale spinto, ma nei suoi pensieri quei termini li ho trovati fuori luogo.

L’incontro tra i due sarà di estrema importanza per fargli finalmente compiere quel passo e provare a ottenere ciò che desiderano. Ma il padre di Sean, appoggiato da Bradley, non è facile da tenere a bada, così come la sete che Claudia ha di scoprire cosa sia esattamente successo ai suoi genitori, che la spingerà oltre ogni limite.
A questo crescendo di desideri e necessità, si affiancano emozioni e sentimenti che hanno bisogno di essere soddisfatti. Claudia e Sean è come se riuscissero a prendere la forza l’uno dall’altra per andare avanti e lottare, nonostante le problematiche da risolvere. E questo bisogno di appartenersi li confonde e li scombussola fin nel profondo.

“Non so chi sono quando sono con te. Non mi piace chi sono quando sono con te.”

La loro passione esplode a tal punto da travolgermi completamente e ho trovato la descrizione dei loro momenti intimi molto bella, mai volgare.
La tensione, per tutto ciò che fa da sfondo ai sentimenti di entrambi, cresce di pari passo con la storia, che prende pieghe inaspettate e che evito di raccontare per non togliere piacere al lettore.
La trama mescola diversi generi, alcuni a mio avviso ben approfonditi, altri invece non mi hanno pienamente soddisfatta. In tutta la prima parte del testo, le lunghe introspezioni intervallate da pochissimi dialoghi, mi hanno reso la lettura un po’ pesante, aspetto che però si modifica completamente nella seconda metà del romanzo e mi ha reso la lettura più fluida e leggera e, inoltre, mi ha dato modo di immaginare meglio i momenti che i personaggi stavano vivendo. Un altro aspetto che ha penalizzato il mio giudizio deriva dalla ripetizione di scene che ho trovato superflua. Per fare un esempio senza spoilerare, se uno dei personaggio vive qualcosa, non è necessario, a mio avviso, farglielo ripetere nel capitolo successivo solo perché lo sta raccontando a un altro personaggio. Quantomeno non in modo dettagliato come quando l’ha vissuto. 
Nonostante tutti i miei appunti, ribadisco prettamente soggettivi, è un libro che consiglio di leggere.




Nessun commento:

Posta un commento