venerdì 17 novembre 2017

Recensione a "Una nuova vita" di J.S. Parker



Genere: Contemporaneo M/M
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 24 Aprile 2017
Pagine: 550
Prezzo: eBook 2,99

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Sam è un ventunenne timido ed impacciato, che ha da poco fatto i conti con la sua omosessualità. Trasferitosi a Milano per lavoro, Sam si vedrà catapultato in un mondo fatto di lusso, eleganza e buone maniere. "Il Cavaliere" è uno dei più antichi e rinomati ristoranti della città, luogo di ritrovo del mondo della finanzia e della ricca borghesia milanese. Qui Sam, assunto inizialmente come aiuto cameriere, si troverà presto a diventare commis dell’affascinante e tenebroso Marco, il primo sommelier del ristorante. Da subito Sam percepisce una strana attrazione per quel ragazzo scontroso e taciturno, dall’aria apparentemente impenetrabile. Lo ammira da lontano, ne studia gli atteggiamenti e inizia ad essere inconsciamente affascinato dal suo mondo. Pian piano, tra Marco e Sam nasce una strana amicizia che, col passare del tempo, si trasformerà in qualcosa di più profondo. Senza neppure accorgersene, Sam finisce nel baratro di una relazione malata – la voragine oscura – permeata di misteri ed ombre. Chi è realmente Marco? Quale segreto nasconde? E soprattutto, che legame esiste tra lui e i Plincher, la potente famiglia milanese, cliente affezionata del ristorante?




Buongiorno lettrici e lettori, oggi vi parlerò della mia nuova lettura, “Una nuova vita” di J.S.Parker, un m.m. che vi farà vorticare in un turbinio di emozioni. Per la maggior parte del libro sarete arrabbiati con Marco, ma io devo dire che, in certi, punti una “testata nei denti” l’avrei data anche a Sam.
Sam è di origini siciliane trasferitosi a sei anni in Brianza, e io sono della Brianza e questo mi è piaciuto molto.
Sam ha ventuno anni e vuole lasciare il paesino in cui abita e iniziare una nuova vita e grazie al suo datore di lavoro, riesce a trovare un impiego a Milano in uno dei più importanti ristoranti: “Cavaliere”. Dimenticavo di dirvi che Sam è da diversi anni che fa il cameriere ed è proprio bravo. L’unica persona importante della sua vita è sua mamma, che, anche se con un dispiacere immenso, lascerà andare suo figlio, perché sa che se lo merita.
L’arrivo a Milano è già organizzato, lui avrà il suo appartamento dove alloggiare, e alla stazione troverà ad aspettarlo Alberto, il maître del Cavaliere, che lo seguirà in tutto il percorso di apprendimento. Sarà il suo mentore e Sam dovrà essere la sua ombra e imparare velocemente.
Tutto è diverso dal modo di lavorare che aveva imparato, tutto deve essere impeccabile: il vestito che deve indossare, il modo di rapportarsi con il cliente, sì, perché sono tutte persone molto importanti e molto, ma molto, ricche e devono essere servite e riverite. Un nuovo mondo si aprie davanti a lui e con la sua timidezza, la paura aumenta. Ogni sua mossa è seguita dal titolare, il signor Giorgio che sorveglia anche tutto il personale. Niente deve essere lasciato al caso, tutto deve funzionare come una macchina ben collaudata. Sam fa subito amicizia con Paolo e con Sophie nonché cugina di Alberto e vicina di casa. L’unica persona che lo mette in soggezione è Marco, il Sommelier, persona molto importante e molto stimata dal titolare. Lui è l’unico che può gestire la cantina dei vini pregiati e molto costosi, nessuno può entrare nel suo regno. Tutti quelli che lo hanno affiancato nel lavoro sono stati licenziati o sono scappati. Marco sa di essere una persona importante, lo dimostra anche la venerazione che i clienti hanno nei suoi riguardi. I camerieri cercano di stargli lontano, solo Sophie riesce a punzecchiarlo, ma lui è impassibile e insensibile.

"Il mio sguardo timoroso e incerto incrociò, per un brevissimo frammento di secondo, due paia di occhi dello stesso grigio delle nuvole del cielo. Erano freddi e profondi. La scia d'aria messa in moto dal rapido passaggio di quella sagoma indistinta, al mio fianco, mi fece irrigidire senza volerlo."

Diciamo che il lavoro è impegnativo e che qualche sbaglio Sam lo fa, ma è bravo e ha del potenziale. La cosa che però non si aspetta è di dover affiancare Marco, visto che anche l’ultima persona che gli era stata affiancata è stata licenziata.
E con Marco è quasi impossibile lavorare, Sam lo sa, l’unica maniera per farlo è ingoiare il rospo e abbassare la testa. Dopo un quasi incidente nella sala con le signore Plincher, Sam viene insultato e trattato veramente male dalle stesse, ma la serata deve continuare e lui deve seguire le direttive di Marco, cosa veramente difficile perché è astemio e sa distinguere solo il vino rosso da quello bianco.
Inaspettatamente, verrà chiesto espressamente dal signor Plincher la presenza di Sam insieme a Marco nella propria villa per la cena di beneficienza, ovviamente tutte e due dovranno lavorare e servire ai partecipanti vini di ogni qualità e saper perfettamente tutto su ciò che si versa nei bicchieri, cosa che Marco sa fare alla perfezione, ma Sam…
Ma parliamo un attimo della famiglia Plincher: Lisa, la figlia. Si spettegola che sia stata, e forse lo è ancora, una fiamma di Marco, mentre il signor Erman Plincher è un uomo molto strano che non sono riuscita ad inquadrare, secondo me c’è ancora qualcosa da scoprire nel seguito del libro. Il figlio Cristian è molto particolare, molto strano e per ultimo la mamma, donna direi abbastanza insignificante. Ma ritorniamo a parlare dei protagonisti.
Per questa giornata, Sam dovrà decidere se veramente vuole affiancare Marco diventando aiuto sommelier oppure continuare a lavorare al fianco di Alberto. Marco ovviamente non lo vuole perché è inesperto, goffo e lui non può fare brutta figura, ma Sam ormai l’ha presa come sfida personale e accetta. Ne vedremo delle belle, sì, perché Marco ha un carattere instabile e spesso e volentieri è violento con le parole ma non solo, questa storia di alti e bassi vi farà tenere il fiato sospeso fino alla fine. La famiglia Plincher sarà molto presente e la motivazione la scoprirete solo leggendo. Marco ho già detto che è pazzo, infatti se in un primo momento sembra provare qualcosa per Sam, subito dopo lo umilia e lo rifiuta deridendolo e allontanandolo, ma lavorando insieme tutto è più difficile e Sam è sempre più triste perché i momenti di dolcezza con Marco, vengono subito cancellati dalla cattiveria immotivata.

"Se fossi stato in piedi, credo che le mie gambe avrebbero ceduto. Iniziai a tremare. Non riuscivo a respirare. Cercai le sue mani, quando sentii l’eccitazione salire nel suo respiro confuso. Avrei voluto che quel bacio durasse per sempre. Ma …"
Cosa c’entra Marco con la famiglia Plincher? Veramente ha una relazione con Lisa, anche se lei è già promessa sposa di un altro? E Sam?  Che intenzioni ha con lui? Rivelazioni inaspettate e decisioni importanti da prendere, vi faranno infuriare, o perlomeno io mi sono abbastanza alterata, se poi ci mettiamo quella passeggiatrice di marciapiedi (per non dire altro) di Lisa, direi che sono stata vicino all’esplosione.
Incontreremo anche altri personaggi che si intrecceranno in questa storia: ho riso con Michele per la sua intraprendenza e spero che l’autrice trovi un fidanzato a Sophie così si rilassa un po’.
Piccola nota mia personale: mi sarebbe piaciuto leggere cosa pensasse Marco perché è un enigma e qualche suo pensiero sarebbe stato d’aiuto.  Il libro mi è piaciuto molto, aspetto il seguito. Vi lascio con un ultima frase.

"Dimmi che mi ami. In quel momento, quelle due parole sarebbero state le uniche che avrebbero potuto farmi tornare sui miei passi."

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