mercoledì 8 novembre 2017

Recensione a "Il bacio più breve della storia" di Mathias Malzieu



Genere: Narrativa
Casa Editrice: Feltrinelli Editore
Pagine: 128
Prezzo: 4.99 ebook
Data Uscita: 14 aprile 2016



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“I tuoi occhi sono troppo grandi, quando ridi, dentro ci si vede il cuore”

Parigi, una sera al Théâtre du Renard, l’orchestra suona It’s Now or Never. Una ragazza misteriosa e sfuggevole si aggira, lui la nota, cerca in ogni modo di avvicinarla e, quando ormai tutto sembra impossibile, si trovano faccia a faccia e si baciano. Un bacio minuscolo, il più breve mai registrato, e lei scompare. Invisibile, si allontana. Un mistero anche per un inventore come lui che, seppur di indole tendenzialmente depressa, è determinato a rivedere l’eterea e vulnerabile creatura che lo ha ammaliato. Inizia così una ricerca serrata in cui sarà affiancato da due bizzarri personaggi: un detective in pensione, che ha tutto l’aspetto di un orso polare, e il suo stravagante pappagallo. Le invenzioni si susseguono e qualcosa di molto goloso e originale aiuterà il protagonista nel suo scopo. Ormai è chiaro, fra i due è scoccata una scintilla, si è prodotto un cortocircuito. Ma in amore gli artifici non bastano, servono coraggio e temerarietà, doti che entrambi dovranno conquistare se vorranno trovarsi e abbandonarsi l’uno all’altra. Riusciranno i due a superare ostacoli e paure e a vivere il loro amore?



Può un bacio, seppur brevissimo, essere il più intenso, croccante, vibrante e potente della storia?
Theàtre du Renard, Parigi. Lui, un “Inventore depresso”, lei un “ragazza invisibile”, si scambiano un bacio sulle note di “It’s Now or Ever”, a seguito del quale, l’eterea fanciulla scompare nel nulla.
Da qui l’inizio di questa storia a metà tra la favola surrealista e il racconto di uno scontro di sentimenti, dove il protagonista cerca in tutti i modi di ritrovare la sua musa scomparsa e lo fa avvalendosi di due personaggi bizzarri: un detective in pensione dai capelli simili a “nuvolette di cotone” e un pappagallo a dir poco stravagante. Le mille peripezie del giovane verranno accompagnate da esperimenti “culinari” dolcissimi e gustosi e da momenti di intense riflessioni dai tratti fantasiosi:

“Esistono donne il cui mistero svanisce d’un tratto
quando scoppiano a ridere
come se qualcuno accendesse neon da bagno
in mezzo ad un bosco fiabesco
tu fai crescere boschi fiabeschi
in un bouquet di neon”

L’autore, avvalendosi di numerosi riferimenti onirici, cerca di calamitare il lettore verso la scoperta dell’epilogo della storia, nutrendolo di metafore e nonsense, che rendono il tutto estremamente evanescente.
Una scrittura colorata per raccontare di un cuore che muore e risorge come una fenice, di chi non vuole più amare troppo, per paura di “scomparire” e delle cose belle che fuggono via, se non si sa fermarle nel momento giusto.

“E a quel punto, toccava alle mie angosce risorgere. Ero sufficientemente armato per affrontare i miei demoni? Le stregormone potevano pure piantarmi i loro baci-freccia nel corpo, tanto il mio cuore era finito nel fossato di un castello cassaforte in cui avevo ingoiato la chiave. Alla fine mi addormentai sulla poltrona, con la testa trafitta di punti interrogativi”.  












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