martedì 17 ottobre 2017

Recension a "Dream walker - La ragazza che camminava nei sogni" di Mariachiara Cabrini




Genere: Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 31 Maggio 2017
Pagine: 373
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 11,50




Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi e scoprissi che gli ultimi cinque anni della tua vita sono stati solo un sogno? Che il ragazzo che hai amato e perduto non è mai esistito? Se non ti puoi fidare dei tuoi stessi sensi per capire ciò che è reale e ciò che non lo è, come potrai mai avere un’esistenza anche solo apparentemente normale?

Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l'assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l'ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.






Ciao a tutti, rieccomi qui con voi a parlarvi della mia nuova lettura. “Dream walker” La ragazza che camminava nei sogni, scritto da Mariachiara Cabrini.
Diana è una ragazza che ha vissuto cinque anni molto intensi pieni di momenti dolorosi e in preda ai sensi di colpa. Ma quando un giorno si sveglia in un letto di una clinica privata di Milano, tutto cambia: la sua vita, quella che credeva di aver vissuto in questi cinque anni, non è reale, ma non solo, infatti si troverà anche a dover affrontare qualcosa che la stravolgerà. Il Dottor Licata le sarà vicino e insieme ai suoi genitori, creduti spariti, intraprenderà un lungo percorso di guarigione, anche se non sarebbe giusto dire guarigione perché Diana dovrà convivere con questo suo “nuovo compagno” per tutta la vita. Cosa succede quando tutto quello che credevi reale diventa irreale e si scontra con la vita vera e reale?


“Le voci che sentivo… Pensavo di stare impazzendo. Invece ciò che credevo immaginario, era reale, e ciò che credevo reale, immaginario.”


Difficile per Diana tenere tutto sotto controllo, ma la sua forza è grande e le permetterà di ritornare all’università e recuperare il tempo perduto. La sua passione per la cucina, soprattutto per i dolci, la farà amare dalla sua coinquilina e da tutto lo stabile dove abita. Nel frattempo corre e frequenta anche la palestra dove Marzio, il suo personal trainer che la sprona sempre a dare di più, insegna diverse discipline.
Ma cosa succede quando incontra all’università un uomo che le ricorda fisicamente la persona che ha amato nei cinque anni di vita irreale?
Una bellissima storia d’amore dove i sentimenti sono la cosa principale, e un gran uomo, Sebastiano, una persona che non si ferma davanti alle difficoltà che la vita gli mette davanti. Troveremo anche altri personaggi: Elisa, la sua coinquilina; i due vicini simpatici e golosi di dolci, Marzio e Barbara, Federico, persone molto speciali che hanno dato molto. Ci saranno anche i cattivi in questa storia, perché un po’ di brivido ci vuole. Dimenticavo: ho amato il dottor Licata!

"Ridete dei vostri errori ma imparate da essi, scherzate sui vostri problemi ma traetene forza, fatevi beffe delle difficoltà ma superatele"

Cosa ne penso del libro? Bello! Una tematica importante e una bella storia d’amore, quelle che ancora danno speranza, ma, perché un ma c’è sempre, in certi punti era troppo descrittivo, va bene per le ricette dei dolci, ma per altre cose secondo me era troppo e ha reso la lettura lenta.




 


1 commento:

  1. L'ho letto anch'io, ma credo sia una grossa occasione sprecata. La storia merita, lo stile di Maria Chiara è fresco, ma si perde troppo, troppo. Le ricette le avrei relegate a un'appendice, come avrei cassato quei passi eccessivamente didascalici su letteratura giapponese o lingua inglese.
    Con uno sforzo in più sarebbe stato molto più godibile e scorrevole. Peccato.

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