A dire il vero, non ero abituata a essere amata. Avevo preso i pezzi rotti della mia vita e avevo rimesso insieme il mio mondo, tutto da sola. Non avevo nessuno che tifava per me. Non ho mai avuto un complice. Non c’era nessuno da cui potessi correre quando la vita diventava dura.
Di Chelsie Combs possiamo dire che non abbia avuto una vita facile, anzi è stata decisamente dura per lei: anche ora, che pare aver in parte ricostruito una sua integrità, con un nuovo lavoro e nuove amicizie porta su di se gli strascichi di un passato che ancora non molla la sua presa forte su di lei. Chelsie, seppur inconsciamente, cerca e necessitadell’approvazione degli altri, ricerca amore come una piantina lasciata a lungo sotto il sole ricercherebbe un po’ di acqua rischiando però di confondere questo tipo di sentimento con una dipendenza non troppo dissimile a quella di una droga. L’amore è un sentimento che ha imparato a temere, perché per lei significa violenza, possesso e paura e ora che il destino le pone davanti un nuovo capitolo dovrà capire come gestirlo in maniera corretta. Una sera nel locale dove lavora come cameriera si imbatte nel gruppo dei Freeze Frame e se con il cantante, Devon, scatta una immediata attrazione, con il chitarrista Noah è subito scontro aperto, se da un lato la storia con il primo pare decollare da subito, dell’altro invece la conoscenza del secondo si rivela un processo lento e costante. La storia con Devon è un fuoco che divampa da subito mentre la neonata amicizia con Noah è una piccola fiamma che si alimenta della reciproca volontà di conoscersi, della sintonia che i due provano anche mediata dalla conoscenza del figlio di cui lui si occupa da solo e per il quale la ragazza prova da subito un immediato attaccamento.
Chelsie Combs era molto più di quanto credesse. Era un campo di vivaci fiori di campo. Era una bambina che giocava in una giornata soleggiata. Era un fulmine al crepuscolo. Era una limonata. Era magica. Era ogni piccola gioia della vita, tutta intrecciata nel suo sorriso perfetto.
Noah sa di non potersi permettere nulla, la sua vita è equamente divisa tra la musica e suo figlio, eppure in quella “ragazza dell’acqua” lui trova da subito un qualcosa, una corda che risuona di una melodia che lui pare l’unico a saper leggere, ma che rimarrà per sempre celata nel cuore poiché lei lo vede come un amico, poiché lei ha scelto un altro. Eppure,in ogni momento di bisogno lui è lì, per lei e con lei ad ascoltarne le paure, a condividerne i segreti a pacificarne il cuore.
Questo è un libro che parla d’amore in tante accezioni diverse: l’amore tra due persone, l’amore di un padre per un figlio, l’amore tra due amici, ma anche di amore sbagliato, di amore che ferisce, che fa male e non solo in senso figurato. Chelsie è una vittima di quella che, noi definiamo violenza di genere ma soprattutto è vittima della se stessa che ha subito l’abuso, che porta sulla pelle i segni di una violenza che non ha chiesto, in nome di un amore che non è amore. Anche liberata dal suo aguzzino ricade nello stesso schema ma in maniera diversa…perché in fondo non ha mai smesso di essere vittima. Ci sono processi di perdono e accettazione di se stessi che impiegano anni a concretizzarsi, perché perdonare gli altri è spesso molto più facile che perdonare se stessi. Non ho mai creduto alle coincidenze e scrivere di questo libro oggi, 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza femminile non è stato sicuramente un caso. L’amore è libero quando non significa codipendenza, quando non è possessivo, quando non ferisce l’altro sia fisicamente che psicologicamente, quando lo stare insieme è un modo per crescere in due e non uno a discapito dell’altro. Questo libro ci mostra la partenza di un cammino di rinascita, che a volte dura anni ma che a volte, purtroppo nemmeno inizia e tante, troppe donne subiscono, anche in maniera tragica gli effetti di questo non amore.






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