Un romanzo che sa parlare all’anima
La voce del mare è un romanzo intenso e profondo, capace di catturare fin dalle prime pagine con la sua atmosfera intrisa di malinconia e speranza. Al centro della storia troviamo Thalia, una protagonista forte ma ferita, alle prese con un momento di crisi nella sua carriera e nella sua vita. Episodi dolorosi la spingono a fuggire, a tornare nei luoghi dell’infanzia, su quell’isola greca che conserva i ricordi di un tempo lontano.
Guidata dai sogni e dal bisogno di fare pace con il passato, Thalia si ritrova a Zante, circondata dal mare e dalla sua struggente bellezza. È qui che, tra ricordi sopiti e immagini oniriche, inizia un viaggio dentro di sé, sulle tracce di una donna che forse è sempre stata parte di lei.
«It’s okay?», mi chiede, con il suo spiccato accento inglese e un tono a dir poco severo. Annuisco, come intimidita dallo sguardo glaciale che mi rivolge. Entrambi siamo zuppi di pioggia.
Il suo arrivo, però, non è dei più semplici: un volo complicato, una pioggia battente, un blackout, e la fatica di ritrovare la casa dei nonni. L’aiuto arriva da un vicino burbero e riservato, Richard, anche lui in fuga da una realtà difficile. Ha perso molto, e fatica a ricostruire se stesso. L’incontro tra queste due anime spezzate, però, innesca un legame profondo, imprevedibile, forse necessario.
Ci fronteggiamo mentre una strana corrente scorre tra di noi, come fosse l’inizio di un qualcosa di indefinito.
Uno degli aspetti che ho più apprezzato è l’intreccio tra presente e passato: Thalia si ritrova a scoprire storie dimenticate, vite vissute in silenzio, piene di amore, dolore e sacrificio. Una storia nella storia, che mi ha toccato profondamente e che mi ha strappato più di una lacrima.
La scrittura è scorrevole, delicata e coinvolgente. L’autrice riesce a dipingere l’isola con sensibilità e poesia, rendendola quasi un personaggio vivo, che osserva e custodisce segreti.
Complimenti all’autrice per aver saputo raccontare con tanta intensità un viaggio di rinascita e memoria.
Una lettura che consiglio di cuore.
Buona lettura!
Richard ha uno sguardo penetrante e intenso: mi ritrovo a ricambiarlo per la prima volta, per un lungo istante. È uno sguardo profondo, luminoso, come se fosse pieno di stelle. Ma è anche uno sguardo che si cela, sfugge e si nasconde.
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