venerdì 7 marzo 2025

Recensione a "Prometheus" di M. D. Ferres

 


Genere: Fantasy
Serie: La Stirpe del Caos #6
Editore: Self Publishing
Data d'uscita: 21 Novembre 2024
Pagine: 391
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo rigido 22,29
flessibile 17,01

 
 
 
 
 
 La resa dei conti è giunta. Hakon e Miriam, insieme al piccolo esercito composto da Guardiani e creature della notte, si preparano ad affrontare il rituale che secondo la profezia porterà il Regno del Caos sulla Terra. La telepate dovrà combattere contro la presenza insistente di Elon, sempre più vicina a prendere il controllo del suo corpo.
Aborym, il Fuoco Distruttore, ha reciso il patto che lo legava al negromante e, contro ogni aspettativa, è rimasto ad aiutare gli umani. Il motivo porta il nome di Ariela Jensen, l'archeologa che ha inconsapevolmente rinvenuto i megaliti magici di Göbekli Tepe.
La ragazza, tenuta sotto stretta sorveglianza e costretta a collaborare con i Guardiani, non sa che l’uomo da cui è attratta è uno dei demoni più potenti di tutto l’inferno.
Ma, quando ciò per cui hanno lottato va in pezzi, cosa saranno disposti a sacrificare per salvare il mondo dall’apocalisse?
 
 
 
 
 

«Un angelo…» Un angelo?! Sul serio? Era davvero ironico che l’avesse scambiato per una creatura che non esisteva davvero. Ma Rym conosceva il significato che gli umani davano a quelle figure e riuscì a stento a reprimere un mezzo sorriso. «Offriresti la tua anima a un angelo?» mormorò piano.

 

Cari Magnetici, se ogni cosa ha un inizio deve necessariamente avere una sua conclusione e questo si applica a tanti aspetti della vita… in questo caso parliamo della serie “La Stirpe del Caos” che trova in questo sesto libro il suo finale.

Il libro è dedicato alla storia di Rym e Ariela, ma è il canto del cigno di tutti i personaggi, il modo in cui decidono di congedarsi da noi.

Il mondo è alle soglie della distruzione eterna e solo un manipolo di immortali appartenenti alle varie razze si erge come ultima linea di difesa. Sono i personaggi che abbiamo conosciuto ed imparato ad amare nei libri precedenti a cui, appunto, si aggiunge anche la figura del demone Aborym, ormai totalmente sciolto da ogni legame, ma ancora intimamente coinvolto nella causa che sta coinvolgendo quelli che ha imparato nel tempo a chiamare amici.

Per un demone millenario che vive di distruzione niente dovrebbe essere più gratificante dell’annientamento che il caos può portare, eppure Rym ora ha qualcosa da difendere, ha compreso che, nonostante i millenni vissuti, la sua vita ha acquistato significato solo dal legame creato con la più improbabile delle creature, una umana. 

 

Era sempre stato solo. Non sarebbe stato possibile il contrario, giacché, quando non usava una forma fisica, era soltanto un’entità astratta. Un’idea, una volontà. Un vento di distruzione in grado di percorrere gli oceani, i deserti e gli animi umani. «E comunque» riprese lei, «che intendi con “corpo dalle sembianze umane”?» «Questo non è il mio vero aspetto.» Gli occhi della ragazza si allargarono. «Oh.» Un angolo della bocca si levò in alto. «Adesso capisco. Sei così bello per attirare noi sprovveduti e… ehm, cos’è che fai esattamente?» «Mi nutro di anime.» Doveva pur dirglielo a un certo punto. «Ah.» Ariela sembrava congelata sul posto. «Hai mai pensato di mangiare la mia?» «In continuazione.»

Rispetto ai due protagonisti devo dire che, loro malgrado, restano un po’ schiacciati dal resto della storia corale che deve necessariamente concludersi, hanno entrambi delle ottime potenzialità e mi sarebbe piaciuto vederli in un libro in cui il focus fosse totalmente su di loro, ma giocoforza sono capitati nell’ultimo volume di una saga che aveva molto da dire per potersi concludere. Ho apprezzato che comunque l’autrice si sia presa il tempo di parlarci un po’ di loro al presente e al passato prossimo per farci comprendere il loro legame, così come ho amato avere dei camei di tutte le altre coppie che hanno animato i volumi precedenti.

Ci sono tanti interrogativi che esigono una risposta, tante situazioni potenzialmente devastanti che devono essere comprese la situazione di Miriam e Haakon in primis, che, lo abbiamo capito, sarà l’ago della bilancia e determinerà il futuro del mondo. Il non aver ancora compreso la natura della loro nuova situazione è una incognita che ormai ci perseguita da molto tempo e che, lo sappiamo potrebbe essere la soluzione finale in più di una accezione. La consapevolezza è che, arriveremo ad un finale e questo è chiaro, ma non sapremo fino alla fine il prezzo che dovremo pagare.

E qui pare giusto parlare di scelte, sia in termini di quello che decideranno di fare i personaggi della loro storia, sia in termini di ciò che l’autore decide sia meglio per la sua opera. Possiamo essere d’accordo o meno, possiamo realisticamente cercare di capire come sia coerente la scelta fatta in relazione al personaggio, quello che non possiamo dire al nostro cuore cosa provare ed è giusto così.


«Cercami tra le fiamme, Ariela. Sarò sempre lì a riscaldarti, a illuminare le tue notti, a prendermi cura di te.»

 



 


 
 
 
 
 
 
Letto con KU
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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