lunedì 20 gennaio 2025

Recensione a "Riflessi di Ragnarok" di Alessandra Toti

 


Genere: Nordic Mythology
Editore: Triskell Edizioni
Data d'uscita: 20 Gennaio 2025
Pagine: 262
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 15,90

 
 
 
 
 
 Fenrir, il lupo titano, figlio del dio Loki, è stato maledetto da Odino e trasformato in un essere umano. Esiliato su Midgard, la terra degli uomini, deve trovare una strega e mangiarle il cuore, solo così potrà riacquistare le sue vere sembianze.

Frida è una giovane barmaid, figlia di una divinatrice e uno stregone oscuro, scomparsi in circostanze misteriose. Lavora al Glacier Sjel, un pub nella periferia di Oslo. Da qualche tempo ha notato un affascinante giovane che siede solitario a un tavolo. Il suo nome è Fenrir…

Un’appassionante storia d’amore in cui uomini e dèi della mitologia norrena combattono contro un destino prestabilito e un’apocalisse sempre più vicina: il Ragnarok.
 
 
 
 
 

 

Dovevo ucciderla. Dovevo prendere il suo cuore. Ma mentre correvo verso il fiordo un pensiero terrificante dilagò nella mia mente: era stata lei a prendere il mio, senza divorarlo.

Nella mitologia norrena il Ragnarok è lapocalisse destinata a determinare la fine dei nove mondi, tutti gli dei saranno coinvolti in un'epica battaglia finale in cui buona parte di essi perderanno la vita, determinando la fine dei tempi. È proprio questo evento o, meglio, lattesa che esso si compia, il fulcro di questo racconto. Con un esito quantomeno scontato cosa succederebbe con un cambio di variabili in campo? Se Fenrir il colossale lupo della brughiera fosse condannato a lasciare le sue sembianze bestiali e a camminare tra gli uomini, condividendone per una volta sentimenti e destino, questo potrebbe cambiare le sorti della guerra?

Ebbi l’impressione che l’atmosfera del locale fosse mutata con il suo arrivo. Avevo, come sempre, una sensazione inspiegabile quando lo vedevo, quasi mi sentissi una sua rivale per una guerra che non ci eravamo mai dichiarati. Ero una strega e possedevo una certa sensibilità in situazioni simili.

Frida è una strega che per tutta la vita è stata a contatto con il mondo ultraterreno, le rune le hanno consentito di sondare il destino degli dei e degli uomini e da nessuna delle due categorie pare intimidita.

Lavorare in un bar di Oslo la mette a contatto con ogni tipo di umanità, ma nemmeno lei è preparata a scoprire che uno dei clienti abituali del locale è un dio sotto mentite spoglie.

E prende anche insolitamente bene la notizia che, per tornare alla sua forma originale e scatenare finalmente il Ragnarok a Fenrir, serva il cuore di una strega.

 

Ripensai allo sguardo che mi aveva rivolto Frida: un sorriso. Avevo trascorso generazioni a sentirmi chiamare “mostro”, “bastardo di Asgard”, e adesso arrivava quella donna e mi sorrideva, senza mostrare paura. Come osava quella strega comportarsi così con me? Con me, Fenrir, l’emissario del Ragnarok, portatore di caos, sventura e distruzione. Come aveva osato non temermi? Forse nemmeno si era resa conto di chi aveva davanti. Credeva che scherzassi? Le avrei aperto gli occhi! Le avrei fatto vedere con chi aveva a che fare! Me l’avrebbe pagata cara.

Una visione inedita di figure mitologiche che molti conoscono solo per sentito dire o dai film della Marvel, ma che nascondono in realtà un mondo fantastico che vale sicuramente la pena di approfondire perché ricco di miti e leggende. Sebbene appartenenti ad un passato lontano, con i loro ideali di giustizia, amore e comprensione tra i popoli questi miti sono in realtà di una attualità straordinaria. Figli di una cultura molto lontana da quella moderna, nati per dare spiegazione ad eventi e fenomeni a quel tempo inspiegabili, gli dei e le dee, sia quelli con caratteristiche positive che i loro antagonisti, rappresentano ed esaltano aspetti dellanimo umano, dai più beceri ai più nobili e sono facilmente sovrapponibili ad ogni tempo e cultura.

Mi ripromisi di non scatenare mai più nulla. Se da tutto ciò ogni cosa fosse rinata, dèi, umani, titani e io compreso, avrei rinunciato per sempre al mio ruolo di emissario del caos, perché era una veste che, ormai, mi andava stretta. Se il Ragnarok avesse spezzato ogni legame, allora avrei spezzato la connessione tra il mio nome, Fenrir, e il nome dell’apocalisse, Ragnarok. Così decisi e così sarebbe stato.

Nel libro assistiamo al riscatto di Fenrir, un personaggio da sempre incasellato nel gruppo dei cattivi portatori di caos e distruzione. La sua “condanna ad un corpo mortale lo mette in contatto con emozioni prettamente umane quali lamore, lamicizia e il perdono di  stesso. La sua voglia di riscatto lo porterà a scelte diverse e inedite rispetto al passato, dando quindi una connotazione diversa anche al suo futuro.

Una storia appassionante che coniuga magia, avventura e amore alla scoperta di un mondo, quello della mitologia norrena, ancora poco sconosciuto e tantomeno sfruttato.

 



 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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