Tanto tempo fa venni ingannata da un Arcangelo.
Non sono più la donna che ero una volta.
Ora è il mio turno di impartire giustizia.
Ezra
Tanto tempo fa sedussi un demone mezzosangue perché mi aiutasse a preservare l’equilibrio.
Strinsi un legame sacro.
Non sono più l’Arcangelo che ero una volta.
Ora sta tornando per me, con in pugno una lama assetata di sangue.
Non mi inginocchierò per te, Principessa di Bael.
Nota dell’Autore: La Principessa di Bael è una storia d’amore paranormale e autoconclusiva ambientata nel mondo di Dark Provenance, una serie di libri che può essere letta in qualsiasi ordine. In questo romanzo sono presenti contenuti violenti e a sfondo sessuale.
Era un mondo con un futuro in cui volevo credere. Un posto in cui avrei potuto davvero essere felice. Tra le braccia di un Arcangelo. Il mio compagno. Colui che volevo odiare. E che invece stavo cominciando ad amare.
Confinata per un tempo lunghissimo all’Inferno Kayla, principessa figlia dell’arcidiavolo Bael, ha giurato vendetta nei confronti dell’arcangelo che l’ha ingannata e abbandonata. Ora che finalmente se lo ritrova davanti, il suo unico desiderio è piantargli un pugnale nel cuore e lasciarlo morire lentamente tra atroci sofferenze, facendogli rimpiangere sia l’abbandono, sia il fatto di averle imposto un legame che lei non desiderava… o forse si?
Peccato non fosse più la docile Mezzosangue che avevo manipolato senza alcuno sforzo in passato. Era una donna con una brama di vendetta millenaria, in pieno potere delle sue abilità demoniache. Va bene, mia dolce metà, pensai con sguardo vigile, mentre lei si metteva in posizione da combattimento. Si balla.
Ezra a stento riconosce la donna che ha davanti e che rappresenta quella metà del suo mondo che si è lasciato alle spalle per perseguire il suo dovere di arcangelo e tutelare l’equilibrio.
L’aver rinnegato Kayla lo ha reso menomato nello spirito, venendo a mancare quel legame che avrebbe dovuto unire le loro essenze e che invece lui ha deciso di recidere.
L’odio che il demone prova nei suoi confronti, ne è consapevole, è più che giustificato ed è proprio la voglia di vendetta di Kayla che li riporterà vicini, vittime di una serie di eventi non innescati da loro, ma in cui saranno loro malgrado coinvolti.
La vicinanza forzata a cui saranno obbligati li costringerà a prendere atto che il legame tra loro è vivo e vegeto e che entrambi ne dovranno trarre forza per affrontare il prossimo futuro.
Volevo che sanguinasse. Volevo divorarlo. Volevo che mi implorasse di risparmiarlo. Tanto quanto volevo provocargli un profondo gemito di piacere. Le sue iridi dorate danzavano con le stesse emozioni e amplificavano la tensione tra i nostri corpi. Un’ombra scura si proiettò sul momento. Volevamo ........ o ucciderci? Baciarci o lottare? Assaporarci o farci sanguinare a vicenda? Una mescolanza perversa di tutte le cose assieme. Volevo fargli del male e allo stesso tempo accudirlo.
Questo quarto capitolo della serie Dark Provenance, oltre ad entrare nel dettaglio della storia di Ezra e Kayla, prosegue la linea generale del racconto che vede creature angeliche e demoniache a volte scontrarsi e a volte cooperare per mantenere il tanto agognato equilibrio tra bene e male. Ritroviamo, nominati o in cameo tanti protagonisti conosciuti nei libri precedenti che vanno di volta in volta ad unirsi all’esercito.
I confini tra Paradiso e Inferno non più così netti, e scopriamo che il bene e l’amore può nascondersi in creature demoniache, quanto il male e la cattiveria può risiedere in ciò che consideriamo angelico.
Il tutto viene intervallato, come già l’autrice ci ha abituato, da momenti di intimità sensuale tra i due protagonisti che fanno letteralmente scintille tra loro, prima odiandosi cordialmente e dopo cedendo ad una passione senza freni, come ci si aspetta da due creature ultraterrene che poco sanno di pudore o morale.
Una cosa che devo dire mi è mancata è l’inizio della storia tra questi due protagonisti che, spero di non sbagliare, dovrebbe essere contenuta in una novella inedita qui in Italia. Di entrambi si fa qualche cenno nei libri precedenti, più di Kayla per la verità, ma manca la storia del loro legame e questo forse finisce per penalizzare un po’ la lettura perché rende difficile al lettore, almeno in un primo momento, orientarsi.
Puntualizzazione a parte, ho ancora una volta apprezzato come questa autrice sia in grado di costruire e gestire un universo popolato da creature che rappresentano creature ultraterrene, ma assolutamente schiave di sentimenti e passioni prettamente umane. Un connubio, a mio giudizio, molto azzeccato.
Lei mi faceva sentire così dannatamente bene. I suoi brevi tocchi erano sufficienti a farmi respirare meglio. Mi alleggerivano il cuore e mi liberavano la mente. Era… inebriante. Una dipendenza. Una follia.
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