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Era l’unica ragazza che non avevo mai voluto.
Finché non è stata mia.
Una notte.
Un errore.
Qualcosa che entrambi volevamo dimenticare.
Mi sono sbarazzato delle prove. Dell’unica prova che potrebbe ricordarlo a entrambi.
Almeno, pensavo di averlo fatto.
Quando appare sul Buzzfeed dell’università, le voci circolano in fretta. Le amicizie vengono messe alla prova e i sentimenti diventano reali.
Non ho relazioni amorose. Non apro il mio cuore.
Soprattutto non alla ragazza che odio tanto quanto lei odia me.
Ciò che accade durante le vacanze di primavera resta nelle vacanze di primavera.
Finché non ti segue a casa.
Ivy non era mia. Non la volevo. Ma quella sera... quella sera sì. Quella sera era mia.
Cari Magnetici, ritorniamo sui banchi della Alpha University non più per seguire le vicende di Romeo e Rimmel, di cui tanto si è parlato nei volumi precedenti, bensì per conoscere meglio altri due personaggi che già avevano fatto molto parlare di loro e mi riferisco a Braeden, miglior amico di Romeo nonché fratello di adozione, ma non di sangue di Rimmel e Ivy che con quest’ultima condivide la stanza al campus.
Due personalità senza dubbio ingombranti e dominanti, che non perdono occasione per stuzzicarsi in ogni situazione possibile fino ad una fatidica sera, quando, complice una vacanza al mare si ritrovano improvvisamente fin troppo vicini.
Eravamo come due lati di velcro che si fondono insieme per creare un legame indissolubile. Io ero il lato ruvido e lei quello morbido. In altre circostanze, non avrei mai pensato che Ivy Forrester avesse qualcosa di tenero, ma quella sera c’era qualcosa di diverso. Quella sera, fu l’unica cosa che percepii. Non c’era una sola parte ruvida nella ragazza tra le mie braccia. Tutti gli insulti, gli sguardi sprezzanti e l’antipatia a malapena contenuta che ci eravamo rivolti l’un l’altra in continuazione per mesi si erano accumulati. Avevano creato una pila di legna, un cumulo da ardere che fino a quel momento era rimasto freddo e asciutto. Ma ora non più.
Ivy mai avrebbe pensato che una notte potesse cambiare completamente la sua visione di Braeden, ma nonostante questo è determinata a tenersene alla larga, cosa non facile quando si hanno amici comuni che amano uscire e divertirsi insieme. Ivy sente di dover dare precedenza alla lealtà verso una amica piuttosto che cedere all’attrazione che sente di provare per Braeden. Lui di contro inizialmente non vuole o non riesce a riconoscere il sentimento che inizia a legarlo a Ivy, quindi, tende ad assumere atteggiamenti contradditori che mandano la ragazza anche più in confusione.
Ivy è tutto fuorché l’immagine che vogliono attribuirle, soffre molto per gli errori commessi nel passato recente, che hanno messo in pericolo una delle sue migliori amiche oltre che a minare ulteriormente la sua autostima.
Preferivo che la gente pensasse che ero superficiale e piena di me piuttosto che insicura e vulnerabile. Preferivo ribattere con una risposta spiritosa piuttosto che lasciare che qualcuno avesse la meglio su di me. Nel corso degli anni, mi ero costruita una pesante corazza per difendere la fragilità che avevo dentro, tanto che ormai faceva parte del mio essere. A volte, persino io dimenticavo la debolezza che tenevo nascosta nel profondo, così quando la percepivo, quando faceva capolino per ricordarmi che era lì, mi spaventavo.
In questo libro, come nei precedenti, si sceglie di dare alla storia un taglio particolare, introducendo il tema della violenza nella declinazione della mancanza di consenso. Quello che sappiamo capitare a Ivy è purtroppo una triste realtà anche fuori dal mondo di carta dove una donna deve sempre e comunque prestare attenzione, anche durante un momento di relax come può essere una serata tra amici.
Se da un lato vivere costantemente all’erta rispetto al mondo che ci circonda può risultare stancante, dall’altro purtroppo è vero che sempre più donne cadono vittime di violenza nel momento in cui allentano la sorveglianza o cedono il controllo ad altri. Non sempre troviamo un Braeden pronto a correre in nostro aiuto sfortunatamente.
In questo libro si rivela finalmente la vera identità del famigerato BuzzBoss, e devo dire che la soluzione del mistero è stata una sorpresa, ma solo fino ad un certo punto. Sicuramente c’erano indizi da cogliere e, a mio parere, le motivazioni erano un po’ risibili, considero spropositato il gesto fatto nei confronti di chi reputavi una amica paragonandolo alla dimensione del presunto torto ricevuto. In fondo preferire Ivy ad altro è una scelta che non dipendeva dalla ragazza stessa, ma da chi, appunto la scelta l’ha compiuta. Quindi punire pesantemente Ivy l’ho considerato un gesto abbastanza gratuito in realtà.
Nei prossimi libri comunque sentiremo ancora parlare di questi due protagonisti quindi, non resta che attendere l’evoluzione della storia.
Avevo sentito dire che le persone più pericolose sono quelle che non hanno nulla da perdere. Come la pensavo io? La persona più pericolosa è un uomo che pensava di non avere nulla e poi ha trovato tutto. Non sarei mai più tornato a non avere nulla. Avrei protetto ciò che era mio fino all’ultimo respiro. E Ivy era mia.
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