Cinque secondi.
Un’esplosione assordante. Dolore. Silenzio.
Questo è stato tutto ciò che è servito perché un ordigno esplosivo mettesse fine alla mia vita come la conoscevo. L’uomo che ero, era stato distrutto da un’ondata di suoni e detriti che piovevano su di me come la morte stessa.
E sei mesi dopo essermi svegliato in un inferno inevitabile, mi sono ritrovato a desiderare che la morte mi avesse trovato.
Fino a lei.
Miranda Jacobs è entrata nella mia vita come una brezza fresca in una giornata ardente.
Con intelligenza e qualche battuta ridicola mi ha riportato in vita un minuto alla volta.
Ma si è scoperto che il tempo non era dalla nostra parte.
Cinque secondi.
Urla. Lamiere accartocciate. Silenzio.
E avevo perso tutto di nuovo, solo che questa volta non avevo nessuno da incolpare se non me stesso.
Liste: le liste sono qualcosa in cui Miranda Jacobs non solo si rispecchia, ma da cui trae la forza per andare avanti.
Cresciuta con una madre che le ha sempre rinfacciato la sua nascita, Miranda ha trovato in quello scrivere le liste una sorta di conforto, che la aiuta, in una vita semplice, fatta del suo lavoro, dei suoi amici, della sua attività di volontariato.
Per questo non si riconosce quando letteralmente spia il suo vicino, fino al punto di quasi corrergli dietro.
Lei, con i suoi capelli rossi e i suoi occhi tondi e gentili, è come un pugno nello sterno di Holden Steel; ranger ferito in missione, soffre nel corpo e nell’anima, e quella strana ragazza amante delle ciambelle irrompe in quella sua realtà solitaria di dolore.
«Cosa mi stava succedendo? Se credevo nel destino? Un mese prima avrei risposto che erano solo ........., ma fissando quella donna, la pensai diversamente. Come altro avrei potuto chiamarlo? Quella sensazione che solo lei sapeva darmi? Quell’improvvisa voglia di vivere quando fino a poco tempo prima non volevo far altro che morire? L’emozione che provavo ogni volta che la vedevo, quando ero stato uno straccio per mesi? Quella donna poteva essere lì per una sola ragione e quella ragione dovevo essere io.»
Nonostante le difficoltà, Holden e Miranda riusciranno a costruire un legame tutto loro, donandosi il loro cuore, anche con grande paura, ma possiamo dire con coraggio, perché amare l’altro è anche questo.
«Quello era Holden. Quella ero io. Eravamo noi e nulla di noi mi faceva vergognare.»
La storia è a metà tra un military romance e un romance puro, riesce a trasmettere le emozioni dei due protagonisti, che da un avvicinamento casuale arrivano all’innamoramento, consapevoli di avere difetti, mancanze, vuoti, ma anche condividendoli per andare avanti.
«”Va bene sorridere, Hold. Nessun rimpianto. Solo felicità”.»
La parte “hot” è ben costruita, mai volgare e in linea con i vari passaggi della storia, rispecchiando lo stile dell’autrice già apprezzato nelle serie sport; ben inserito anche l’epilogo.
Molto carina la parte cross con un’altra nota scrittrice romance, e che trova il suo perché nei ringraziamenti finali.
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