Lui è il mercenario silenzioso e letale, l'autista di una delle cosche più potenti della città.
Lei, la figlia ribelle di un capo regime con un destino già tracciato: un matrimonio con un uomo ricco e potente, ma che non amerà mai.
Ma quando il freddo dell'inverno e le luci scintillanti delle feste fanno da sfondo al loro incontro proibito, ogni certezza vacilla. Tra sguardi rubati e incontri fuggevoli, Charon e Lucy si trovano a sfidare tutte le regole che li separano.
Tuttavia, qualcuno li osserva nell'ombra, pronto a rivelare la loro relazione clandestina e distruggere ogni speranza.
In un’avventura rocambolesca tra tradimenti e segreti, Charon e Lucy dovranno pagare un obolo, necessario per raggiungere la felicità che tanto desiderano.
Riusciranno a sfuggire al pericolo o il prezzo per il loro amore sarà troppo alto?
Fu come se non avessi mai fatto altro nella vita, come se fossimo stati plasmati apposta per incontrarci, per averci. Per trovarci lì, in quell’attimo assolutamente perfetto. Per amarci.
Nell’antichità una dracma era il prezzo dovuto al traghettatore per il passaggio attraverso l’Acheronte, ma qui in questa città fatta di luci e molte, moltissime ombre, qual è il prezzo che Charon chiede per i suoi servigi? Non oro, ma segreti, o gli occhi imploranti di qualcuno disposto a pagare il prezzo di una attrazione scellerata e del tutto incontrollabile. In mancanza dell’obolo dovuto, l’alternativa pare sia quella di barattare l’anima o il cuore in cambio del passaggio, o della libertà che solo la morte pare in grado di dare.
Forse non era del tutto consapevole dell’effetto che mi facevano, o forse sì. Fatto sta che quelle due schegge di cristallo appuntito che si ritrovava al posto degli occhi sapeva usarle davvero bene per rovistare nei resti putridi della mia anima.
Lucy conosce il suo destino, è una cosa che ha sempre saputo, a cui non ha mai potuto o voluto opporsi, docile e ubbidiente come solo chi è stato educato al silenzio e alla sottomissione sa essere. Ma ora la sua anima brucia dello stesso fuoco infernale che ha scorto negli occhi di un uomo che sa esserle proibito, ma che comunque rappresenta la sua unica via di fuga da un destino che altri hanno scritto per lei. E se questo significherà salire sulla barca del traghettatore sarà pronta a pagarne il prezzo.
Ero bravo a inquadrare le persone a prima vista. Ero un torturatore professionista, d’altronde: davo il peggio di me nell’affondare gli artigli proprio dove faceva più male, e la piccola Accardi aveva un cuore talmente trasparente che fu un gioco da ragazzi intravedere il filo giusto da spezzare. Il più doloroso, quello che accarezzava il suo dolce, piccolo ego femminile e che le aveva fatto credere che potessi volerla sul serio. Il ....... problema era che io la desideravo davvero, .....!
Charon è servo di un padrone crudele, soldato di una guerra che non ha dichiarato e da cui non sa se tornerà vivo, ma che ora ha una ragione in più per combattere e questa ragione sta negli occhi dell’unica donna che merita un posto nel suo cuore nero di assassino, la sola capace di fargli desiderare un’altra vita, un altro modo di vivere lontano dal mondo oscuro che condividono.
La tentazione di vivere questo sentimento è forte quasi come quella che lo spinge a volerne preservare la purezza, ma ormai è troppo tardi per entrambi, perché il mondo da cui provengono non lascerà loro altra scelta che imbracciare le armi e cercare di dominare il caos.
Dovevo aver violato una specie di confine sacro, entrando nell’unico posto che, con tutta probabilità, era davvero intimo per lui in tutta New York. Lì dentro non era l’autista dei Santacroce, né un criminale affiliato a Cosa Nostra, ma era semplicemente Charon. Quel ragazzo che suonava, vestiva le t-shirt rock, il chiodo, gli stivali da biker e che viveva alla giornata. E io ero semplicemente un nemico da cui proteggersi.
Charon è un personaggio che fin da subito ha attirato l’attenzione, non sminuito dal suo ruolo secondario ha saputo ritagliarsi un posto in questa storia, che di fatto non parla di lui, ma che non sarebbe la stessa senza la sua presenza. Irriverente, canzonatorio, a tratti crudele e quasi spietato ci lascia, bontà sua, a volte intravedere spiragli di altro, di un se stesso che ha dovuto nascondere dietro la facciata del freddo assassino. Charon è un uomo che non crede di meritare un sentimento puro come l’amore, ma al tempo stesso, dai suoi gesti verso Lucy si comprende quanto aneli a viverlo.
Il quadro che esce da questa novella conferma come, ancora una volta, i destini di tutti questi personaggi siano fittamente intrecciati a formare una trama i cui indizi, come in un poliziesco ben congeniato, convertono verso un unico e solo possibile colpevole, un angelo caduto e dannato che risponde al nome di Samael che, sono sicura, ci farà invocare il suo nome invano e non poche volte.
Io non meritavo la beatitudine eterna. Ero un mercenario, un torturatore. Un assassino. E in ogni caso non volevo certo vivere in un Paradiso privo della presenza di Lucy al mio fianco.
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