A Sevierville, una cittadina a quattro ore da Nashville, il cadavere di un uomo vittima di omicidio è scomparso nel bel mezzo di un’indagine e in presenza della polizia. Nessuno ha la minima idea di dove sia finito. La Psy Agency viene chiamata dal distretto locale per interrogare la squadra investigativa e scagionarla dai fatti. Un lungo viaggio verso un luogo noto per essere infestato dagli spettri. No, nessuno di noi muore dalla voglia di andarci, ma è il nostro lavoro e siamo dei professionisti.
Tuttavia, appena arriviamo sulla scena del crimine e vedo con chi dovremo collaborare nell’indagine, il mio unico desiderio è quello di voltarmi e tornare a Nashville a gambe levate.
Questo caso strano e complicato riporta a galla molti fantasmi del passato. Nulla è come sembra all’apparenza e, nonostante la mia vista speciale, per arrivare alla verità occorreranno nervi saldi, molta ricerca e un briciolo di fortuna.
«L’inquietante enigma di un cadavere a Sevierville. E credimi, non è un caso per cui scalpito, te lo dico.»
Cari Magnetici, torniamo a seguire per la terza volta le indagini paranormali di Jon Bane, il sensitivo che collabora con la polizia di Nashville alla risoluzione dei casi più efferati. Questa volta lui e Donovan, suo partner nel lavoro e anche nella vita, si troveranno a risolvere il mistero di un cadavere scomparso dopo la morte e riapparso in altro luogo in circostanze misteriose.
Il retro della proprietà era caratteristico di quella zona. Dolci collinette di erba verde intervallate da fitti boschetti d’alberi. In quel periodo, con l’avvicinarsi dell’inverno, il paesaggio rifletteva le diverse sfumature dell’autunno, con le foglie di un vibrante mix di rosso, oro e arancione. Era pittoresco come una cartolina, o lo sarebbe stato se non fossimo stati lì per cercare un cadavere.
Sul luogo del delitto Jon dovrà non solo confrontarsi con il mistero del cadavere, ma anche con un problema di natura più privata e personale; infatti, il medico legale affidato al caso altri non è che Caleb Bane, il padre di cui Jon ha perso le tracce da anni, avendo questi abbandonato la famiglia senza alcuna spiegazione apparente. La natura di Jon lo spinge a leggere la figura che gli si para davanti, e il quadro che i suoi talenti psichici gli mostrano e ben diverso dall’immagine che si era prefigurato. Questo lo stimola a voler comprendere le cause dell’abbandono e la verità che gli sarà rivelata, avrà conseguenze dirompenti su di lui e sulla sua famiglia, in particolare sulla madre di Jon.
In momenti simili, avrei tanto voluto essere un telepatico. Non capivo ciò che vedevo. Una parte era colpa della mia rabbia, lo ammettevo; mi annebbiava il giudizio. Provai comunque a metterla da parte, perché se mi era stato concesso di rivedere quell’uomo di nuovo, perdio, avrei preteso risposte.
L’indagine sul misterioso omicidio, avvenuto in una casa considerata da sempre infestata, procede di pari passo con la riscoperta del legame di Jon con il padre e con la nuova famiglia che nel mentre questi ha creato.
Caleb è, come già detto, il medico legale che deve indagare sul cadavere, anzi cadaveri visto che la terrificante casa ha “partorito” nel mentre un secondo corpo mummificato e Neil, il marito di Caleb, è il detective di Sevierville incaricato del caso.
Jon e Donovan si ritroveranno a convivere con la coppia e questo cementerà ancora di più il neonato rapporto tra i quattro.
Come negli altri libri della serie, viene affiancato ad un caso di omicidio efferato un avvenimento che coinvolge la sfera privata del protagonista, in questo caso specifico con la figura del padre si decide di affrontare il tema dell’accettazione della propria identità sessuale. Il padre di Jon è l’esempio emblematico di un uomo che ha rinnegato o, meglio, accantonato volontariamente, la propria identità sessuale a favore di una vita ed una immagine a suo pensiero più socialmente accettabile, questo lo ha portato ad una vita coniugale che, sì lo gratificava per certi aspetti, ma che ne mortificava tanti altri. Quando finalmente Caleb trova la forza e la volontà di guardarsi veramente dentro, scopre tutta una vita di mancanze che alla lunga diventano insostenibili, e quindi decide di ammettere a sé stesso la verità. La vita che ora conduce con Neil è la libera espressione del vero sé stesso, anche se in sé reca il rimorso di aver abbandonato la sua famiglia e questo getta un’ombra sulla sua felicità. Ritrovare il rapporto con i figli e la ex moglie appianerà questo rimorso e gli consentirà di vivere finalmente libero.
Altro tema affrontato è quello del controllo e della manipolazione subiti dalla madre di Jon ad opera del patrigno, comportamento da lei accettato e quasi normalizzato fino a quando la ricomparsa dell’ex marito porterà alla luce molti punti oscuri.
Spesso il controllo viene esercitato nei modi più subdoli, facendolo passare come una forma di amore, tutela ed attenzione, ma chi ci ama non deve e non può permettersi di prendere decisioni al posto nostro, può solo supportarci nelle nostre scelte per giuste o sbagliate che siano.
Questi libri sono accattivanti perché in fondo narrano di storie poliziesche, con delitti da risolvere ed assassini da trovare, ma mentre si è impegnati in questo, offrono anche spunti per una riflessione più approfondita dei rapporti umani, e credo sia questo che aumenta il loro valore e li rende così interessanti.
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