Tennessee Turner è talmente abituata a essere l’oggetto dei pettegolezzi e il bersaglio delle occhiatacce delle malelingue della piccola città di Fairhope da essersi costruita una corazza. Dietro il trucco deciso e la succinta divisa del diner in cui serve ai tavoli, infatti Nessy va avanti con la sua vita consapevole che nessuno, la sua famiglia in prima linea, ha intenzione di dimenticare gli errori che lei ha commesso né di credere che sia diversa dalla sexy svampita che appare.
Il dottor Cruz Costello, dal canto suo, ha ben altri problemi. Considerato da tutto il paese il meglio che Fairhope possa offrire, ha trascorso la vita saltando da un successo all'altro, riempiendo di orgoglio la sua famiglia e assecondando ogni aspettativa riposta sulle sue spalle - anche se incarnare la perfezione non è sempre facile o divertente.
Quando la sorella di Tennessee si fidanza col fratello di Cruz, le loro due famiglie organizzano una crociera prematrimoniale per conoscersi meglio e trascorrere del tempo insieme. Peccato che Nessy, senza smentire la sua pessima reputazione, combini un guaio enorme e finisca bloccata sulla nave da crociera sbagliata, in una cabina per due… con Cruz. Per di più, il premuroso e gentile dottore tira fuori il suo lato antipatico solo con lei. Ma quando l’alcol comincia a scorrere e i segreti a venire a galla, dieci orribili giorni in mare con l’uomo che Tennessee ha sempre destato (e anche sempre sognato) possono prendere una piega impensabile. Di certo, tra una pecora nera e un ragazzo prodigio si accenderanno strabilianti fuochi d'artificio, ma saranno le premesse per navigare felici verso l'orizzonte o per un naufragio assicurato?Cari Magnetici, se c’è una lezione che dovete imparare è questa: mai e poi mai lasciar prenotare la vostra crociera da Tennessee Turner, in fondo se i suoi concittadini l’hanno soprannominata Casinessy, un motivo ci sarà. Lo impara a sue spese l’integerrimo dott. Cruz Costello che si ritrova sulla nave da crociera sbagliata in compagnia della donna più casinista di Fairhope.
Quella che doveva essere una rilassante vacanza in famiglia per festeggiare il prossimo matrimonio tra il fratello di Cruz e la sorella di Tennesse si trasforma nel più improbabile dei viaggi.
Sotto sotto, mi piaceva il suo spirito combattivo. Il modo in cui si prendeva gioco di Fairhope, il fatto che non si arrendesse, che non se ne andasse e non si affannasse a convincere tutto e tutti di non essere la persona che pensavano fosse.
Tennesse Turner indossa da tutta la vita la maschera della bionda svampita, quella scelta per lei dai concittadini della piccola città di provincia, e come si dice: piccola la città, piccole le menti.
Lei non ha mai fatto nulla per smentire le voci circolanti sul suo conto, che le attribuiscono i vizi più mirabolanti e le abitudini più stravaganti, per Tennessee niente è più importante del crescere il figlio Bear, e quindi il recitare la parte della bionda oca per compiacere i suoi compaesani fa parte del pacchetto. È così abituata a nascondere la vera sé stessa al mondo che quasi non sa più chi o cosa è, totalmente impegnata a non essere fonte di imbarazzo per la sua famiglia o la città.
Sembrava in tutto e per tutto più santo dell’acqua su cui aveva camminato Gesù Cristo, più virtuoso di Madre Teresa e, cosa che mi faceva infuriare più di tutto il resto, più sexy di Ryan Gosling. In Drive. Alto, slanciato, agile e in possesso di un paio di zigomi che, francamente, avrebbero dovuto essere messi fuori legge.
Cruz Costello è il figlio che ogni madre di Fairhope vorrebbe aver partorito, il ragazzo d’oro della città, il dottore eroe della sua comunità, la sua vita scorre su binari predefiniti che lui stesso ha disegnato, fino a quando la sua tranquilla esistenza non viene sconvolta da un ben noto tornado biondo. Lei è il contrario del suo prototipo di donna, è irriverente, spiritosa e soprattutto assolutamente non affascinata da lui e dalla sua fama di golden boy, oltretutto Cruz scopre anche di non aver affatto archiviato la sua cotta da liceale per lei.
Avevo amato Tennessee Turner dal momento in cui avevo posato gli occhi su di lei. Dal primo momento in cui l’avevo vista all’asilo. Perché brillava semplicemente più di tutti gli altri. La cosa peggiore, forse, era il fatto che sapevo che Tennessee non era perfetta. Era debole. Non aveva minimamente spina dorsale quando si trattava della sua famiglia. Era una vera e propria pappamolle. … Eppure la amavo lo stesso. Nonostante le sue debolezze. Dannazione, anche per quelle sue debolezze.
Potremmo suddividere questo libro in due parti, la prima più leggera e dal sapore vacanziero in cui i due protagonisti si scontrano a colpi di battute e doppi sensi. Agevolati dal clima della crociera e svincolati dai loro ruoli abituali, Cruz e Nessy sono liberi di dar fondo al lato più nascoso di loro. Per lei è il liberarsi del ruolo di svampita mangia uomini e godersi finalmente un momento di relax dalla sua vita di madre, per lui l’abbandonare tutte le sue sovrastrutture di ragazzo perfetto e riscoprire la parte più ludica di sé. È in questo punto che si comprende quanto siano totalmente complementari e come i loro pregi e difetti vadano a colmare le mancanze dell’altro.
Nella seconda parte del libro, più seria, per i due protagonisti viene il momento di fronteggiare il giudizio e pregiudizio altrui. Soprattutto per Tennessee abituata da sempre ad una compiacente passività, arriverà il momento di prendere coscienza di sé stessa e del come non subire sempre e comunque qualsiasi etichetta le venga appiccicata addosso.
Te, pensai amareggiato. Voglio te. Ma non avevo abbastanza alcol in circolo per dirlo ad alta voce, e non ero neanche sicurissimo che fosse davvero così. Insomma, sì, la volevo, ma nello stesso modo in cui volevo quattro girelle alla cannella. Qualcosa che ti faceva sentire bene sul momento, ma che avrebbe potuto ucciderti subito dopo.
Un plauso anche ai personaggi secondari, per essere stati magnificamente odiosi, entrambe le famiglie dei protagonisti nel loro egoismo e ristrettezza di pensiero rappresentano benissimo la mentalità di una piccola cittadina di provincia, sempre pronta a giudicare ed additare, ma scarsamente incline alla comprensione o al perdono. Tra tutti spicca il personaggio di Bear che invece ho amato moltissimo, con la sua maturità e il suo amore incondizionato per la madre che l’ha cresciuto ha contribuito a bilanciare la situazione di Tennessee, essendo voce fuori dal coro sempre e comunque. Lui vede davvero la madre per quello che è: una donna che ha saputo crescerlo da sola, che si sacrifica ogni giorno in prima persona mettendo lui e le sue esigenze al primo posto.
In definitiva, cari Magnetici un romanzo scorrevole e divertente che saprà anche farvi riflettere.
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