mercoledì 24 aprile 2024

Recensione a "La custode dei libri antichi e dimenticati" di Barbara Davis

 


Genere: Romance
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 26 Marzo 2024
Pagine: 440
Prezzo: eBook 5,99 - cartaceo 9,40

 
 
 
 
 
 Ashlyn Greer, commerciante di libri rari, ha un dono: percepisce l’eco dei vecchi proprietari dei volumi, un’impronta emotiva che solo lei è in grado di cogliere tra il profumo di carta, inchiostro e pelle antichi. Per questo quando scopre due testi gemelli rilegati ad arte all’apparenza mai pubblicati, non può che appassionarsi alla loro storia, tanto che quei libri diventano un’ossessione per lei. Non solo le dediche sono una sorta di accusa, ma gli autori, Hemi e Belle, raccontano versioni discordanti della stessa tragica storia d’amore. Senza avere idea alcuna di come quei volumi siano arrivati fino a lei, Ashlyn si ritrova immersa in un mistero letterario che risale a decenni prima, attirata da quei due cuori spezzati. Determinata a saperne di più sugli amanti sfortunati, si immerge nelle pagine consunte, seguendo un sentiero disseminato di promesse infrante e tradimenti imperdonabili. Più si avvicina al finale e più Ashlyn si rende conto che la vicenda di Hemi e Belle la coinvolge a un livello viscerale, profondo. E se quei capitoli scritti in un lontano passato potessero cambiare il suo presente per sempre?
 
 
 
 
 

 

Nei momenti più felici della vita ho cercato i miei libri. Nei momenti più tristi, i miei libri hanno cercato me. 

Ashlyn Greer, Cura e manutenzione dei libri antichi

 

«I libri sono come le persone, Ashlyn. Assorbono ciò che è nell’aria intorno a loro. Il fumo, la sporcizia, le spore della muffa. Perché non dovrebbero assorbire anche i sentimenti? Sono reali anche loro, come e più di tutto il resto. Non c’è niente di più personale di un libro, specialmente se ha avuto un ruolo importante nella vita di una persona». Lei lo aveva guardato incredula. «I libri hanno dei sentimenti?». «I libri sono sentimenti», aveva risposto lui serenamente. «Esistono proprio per farci provare emozioni. Ci mettono in contatto con ciò che abbiamo dentro, anche se a volte sono cose che nemmeno sappiamo di portare nel cuore. È naturale che un po’ di quello che proviamo mentre leggiamo possa… trasmettersi tramite il libro».

 

Oggi vi porto con me, Amici Magnetici, in un viaggio straordinario. Immaginatemi come una vostra vicina di poltrona su un treno che corre veloce in mezzo ai campi, con un orizzonte così lontano da non vederne la fine, di solito schiva, ma talmente entusiasta del libro che ha in mano che, purtroppo per voi, non riesce a fare a meno di parlarne. Ma come affrontare questo viaggio nel viaggio,  che si snoda su piani temporali diversi divisi da decine di anni, o di libri nel libro, in una prova brillante di meta letteratura che si aggrappa con ferocia a vite che non riescono a mettere la parola fine anche quando tutto il resto del mondo accarezza la sospensione del distacco?Andiamo con ordine, ma vi dico fin da subito che non sarà facile, anche perché l’opera vede quattro protagonisti principali ben distinti eppure connessi. Ashlyn gestisce una libreria specializzata in volumi rari e quando non è impegnata con le vendite si occupa di restaurare volumi attraverso le tecniche insegnatele dal precedente proprietario Frank. Non ancora trentenne, la giovane ha un bagaglio sulle spalle che l’ha condotta a una scelta molto semplice; alla morte di Frank, che le ha fatto quasi da padre, ha ereditato un lavoro, l’appartamento sopra il negozio, e ha reso l’amore per i libri la costante in una vita serena e isolata dal resto del mondo. Con una situazione familiare tragica, che l’ha vista diventare orfana poco più che bambina, e un matrimonio sbagliato e finito nel sangue, Ashlyn sa di potersi fidare solo dei volumi di cui si circonda, che le parlano attraverso quelli che lei, fin da piccola, chiama echi. La psicometria di Ashlyn, che per tutto il libro ricorre e porta alla luce le emozioni di coloro che hanno toccato e letto i volumi che le capitano tra le mani, è la sua caratteristica principale, quella che la rende diversa da chiunque abbia mai incrociato la sua strada. Non è un caso che solo Frank fosse a conoscenza di questo talento naturale, non legato a premonizioni o medianità, quanto connesso solo con un tipo specifico di oggetto inanimato. Tutto parla perché tutto ha una voce, e Ashlyn sente chiaramente quella dei libri. E qui entra in gioco il secondo protagonista della storia, anche se forse sarebbe più giusto utilizzare il plurale. I libri in generalema soprattutto due, dettano il ritmo della narrazione e lo fanno perché attraverso l’escamotage di un ritrovamento di volumi anonimi, Ashlyn si imbarca nella più grande avventura della sua vita, compiendo un salto oltre la paura che non avrebbe mai pensato di poter fare. Quando in uno scatolone trova Rimpiangendo Belle, splendidamente rilegato, ma anonimo e persino privo di colophon, la tranquillità della sua vita si infrange e si mettono in moto avvenimenti impensabili.

 

Trattenendo il respiro, poggiò i palmi sulle pagine aperte. Adesso sapeva cosa aspettarsi. Ogni libro si manifestava in modo diverso. In molti casi, sotto forma di una sottile sensazione fisica: un tendersi della mascella, un guizzo improvviso allo stomaco. Altre volte, gli echi erano più intensi: un ronzio nelle orecchie o un pizzicore sulle guance, come quello che ti lascia uno schiaffo. Ogni tanto, si manifestavano come sapori o odori. Vaniglia, ciliegie mature, aceto, fumo. Ma questa sensazione era diversa, in qualche modo più profonda e viscerale. Era il sapore pungente della cenere sulla lingua, il bruciore delle lacrime che serrano la gola, un dolore lancinante al centro del petto. Un cuore a pezzi.

 

Quello che all’apparenza sembra un diario, in cui il protagonista si rivolge come in una lunga lettera alla destinataria Belle, diventa ben presto una spirale in cui Ashlyn non può esimersi dal precipitare. Chi è l’autore? È davvero esistito o si tratta solo di pura e semplice finzione? La storia narrata si svolge nei primi Anni Quaranta a New York e ruota intorno al rapporto tra la voce narrante e questa fantomatica esponente dell’alta borghesia appartenente ad una famiglia molto in vista della città. Hemi, così chiameremo il protagonista come fa Belle, è un giornalista che punta all’articolo del secolo, mentre cerca l’ispirazione che lo porti a diventare uno scrittore come il padre. L’immediata connessione con Belle, nonostante avvenga alla festa di fidanzamento di quest’ultima con un Teddy dal pedigree aureo, cresce in un sentimento che per mesi li lega, fino a un inevitabile epilogo. La minuziosa ricostruzione storica, la passione che trasuda dalle parole insieme alla rabbia per un abbandono mai accettato e mai compreso, escono dalle pagine e scivolano sulla pelle di chi legge per entrare dentro, a cercare i muscoli e i tendini più deboli dove poter affondare meglio. Noi, come Ashlyn, siamo partecipi di qualcosa di commovente, che vede protagonisti due personaggi straordinari, di cui non è possibile liberarsi. Al pari di lei, vogliamo comprendere, ci facciamo domande, rabbrividiamo innanzi al modo in cui Hemi descrive talvolta la donna dei suoi sogni. Proprio come Belle, austera e mordace nelle sue riposte, le parole di Hemi sono dure, spietate, straordinariamente lucide nonostante sia mosso da un sentimento che lo divora. Non c’è mai un cedimento nella sua prosa, mai una scusa, perché il suo fine è colpire più forte chi lo ha ferito, e per farlo non utilizza mezzi termini. Già il preambolo segna la fortuna delle carte in tavola, e ci dice che dobbiamo essere consapevoli che tutto quello che seguirà sarà tutt’altro che facile da leggere e  accettare.

 

In questa vita ci sono perdite che non possono essere previste. Dolori che ti assalgono all’improvviso. Colpi che si abbattono su di te con tale rapidità e precisione che non c’è modo di prepararsi. Qualche volta, però, riesci a prevedere la bastonata. La vedi arrivare e rimani lì, lasciando che ti butti giù. E poi– dopo anni– ti chiedi ancora come hai potuto essere così stupido. Tu sei stata proprio questo. Perché quella prima sera ti ho vista arrivare e ho lasciato comunque che mi buttassi giù. Il ricordo di quell’incontro è ancora impresso nella mia memoria, come un cancro che il tempo non ha potuto debellare, e sebbene riviverlo ora non mi dia alcuna gioia, potrebbe almeno portarmi un po’ di pace. Devo dunque iniziare facendo un passo indietro nel tempo. Tornando alla notte in cui tutto ha avuto inizio.  

 

Ed ecco che così, forse lo avrete già intuito, andiamo a conoscere gli altri due protagonisti. Hemi e Belle sono il lato oscuro della Luna quando il Sole si volta dall’altra parte, un connubio di forza, speranza e angoscia che mi ha toccato in modo profondo mentre leggevo e non mi ha permesso di abbandonare le pagine fino all’epilogo. Perché non solo Hemi ha voce, anzi urla attraverso il suo libro, ma anche Belle ne rivendica una nel momento in cui Ashlyn trova un altro volume, anch’esso anonimo, ma scritto da lei in risposta a Rimpiangendo Belle. L’eco del primo era stata dirompente, con la rabbia che era la nota di testa, l’impressione iniziale. Poi veniva la nota di cuore, più profonda e morbida: ecco il tradimento, che le scavò un vuoto nello stomaco. E infine si percepiva la nota di fondo, lo strato più intenso di tutti: il dolore. 

 

 Non un barlume di luce rischiara la sensazione che prova Ashlyn quando si avvicina al libro, anzi l’angoscia mescolata con la curiosità la divora. Il libro di Hemi diventa l’evasione dalla monotonia rassicurante che ha creato una prigione volontaria dove la giovane si è accomodata. Non pensiate che il mio sia un tono di critica nei suoi confronti, anzi, Ashlyn è uno dei personaggi femminili che rimarranno a lungo impressi nella memoria, non solo per il suo dono quanto per il modo che ha di lasciarsi trasportare con la consapevolezza di essere comunque al sicuro, oltre a una caratterizzazione complessa e feroce al tempo stesso nella sua semplicità. Mentre centellina il racconto, il caso vuole che chi si è disfatto del libro non abbia ancora finito di consegnare scatoloni al rigattiere, e che dentro uno di questi vi sia la stessa storia, ma dal punto di vista della controparte. Il volume scritto da Belle, Per Sempre e altre Bugie, ha un’eco diversa, ma non per questo meno toccante. 

 

L’intensità aumentò e Ashlyn fece un profondo sospiro. Le sensazioni trasmesse dal libro non assomigliavano affatto a quelle di Rimpiangendo Belle, che con la sua ostilità dilagante e il suo dolore represso le aveva quasi bruciato le dita. Anzi, qui si trattava dell’esperienza opposta: un’eco fredda e pungente come il vento di gennaio, e inoltre stranamente esangue.

 

Lo stile di Belle è freddo e lucido come lei, ma ci offre il punto di vista opposto a quello di Hemi; in alcuni momenti sembra che abbiano vissuto due storie completamente diverse, soprattutto per il modo in cui narrano i fatti che li vedono protagonisti insieme. Sono separati da talmente tanti anni che pare quasi impossibile che i dettagli coincidano, eppure dopo decenni le versioni trovano il modo di incastrarsi, anche se non essendovi interazione diretta tra i due non è possibile avere una controffensiva immediata. I due libri sembrano combattere l’uno contro l’altro, come se gli spiriti di entrambi vi fossero entrati e non fossero ancora pronti a lasciar andare quel passato così feroce. Se la narrazione in terza persona racconta il presente di Ashlyn e tutto quello che lei pensa mentre cerca di ricostruire il mistero dei volumi, la prima persona utilizzata nei racconti di Belle e Hemi ci travolge. Non siamo semplici spettatori distratti, perché ogni parola utilizzata cade come un maglio pesante e impietoso che ci ferisce anche se, come Ashlyn, siamo solo invadenti curiosi in merito a qualcosa che non ci appartiene e che è stato scritto come mero sfogo. Il dono che ci fanno con le loro lettere costruisce davanti ai nostri occhi un passato grandioso e difficile, con una guerra sullo sfondo che ha colpito la società americana e con un retaggio pesante dovuto alla questione ebraica. Hemi e Belle si arroccano sulle loro posizioni e facendolo creano la storia, creano i loro personaggi, in uno scambio continuo da cui loro stessi non possono nascondersi. Diventano essi stessi parola e immagine, rabbia e rimpianto, in un susseguirsi di avvenimenti in un arco temporale breve se paragonato all’impatto che avrà sulle loro vite. Se Hemi talvolta è compassionevole, Belle affonda sempre la lama, giudice e carnefice che si ammanta di vittimismo. Sempre lui usa la parola “amore”, dichiarando i propri sentimenti più liberamente rispetto a lei, stretta in un tormento sordo che ha radici molto più profonde e più antiche di cui lui non può sapere. La gabbia l’ha indurita, mentre il dolore è diventato un mero palliativo, quasi una cura per l’indifferenza che la circonda e da cui vuole essere salvata nonostante tutto.

 

Ci sono così tante cose che non so di te, così tante cose che non sai di me. Tutti quei piccoli momenti di intimità che si creano nel tempo, che formano un legame indissolubile tra chi si ama, non fanno parte del nostro rapporto. In effetti, per molti versi siamo ancora due estranei, due persone che si sono imbattute per caso nell’amore senza mai immaginare una vita felice insieme.

 

Così come accade a loro, anche per noi, per Ashlyn, per Ethan e qualsiasi altro lettore, non ci sono sconti possibili. La strada è tortuosa e impervia, disseminata di pietre lucide e acuminate che feriscono i passanti senza alcun riguardo. Solo il coraggio può cambiare il destino dei protagonisti e di chi legge, perché non vi è un solo momento in cui non speriamo che vi possa essere un’opzione diversa dal finale che incombe come una spada di Damocle. E quindi è tutto qui, Amici Magnetici. Non sapevo cosa mi sarei trovata davanti quando ho scelto questo volume, attratta dal fatto che parlasse di libri e che dunque solo per questo meritasse attenzione. Se avessi immaginato la verità lo avrei scelto altre mille volte e ancora, perché è impossibile staccarsi dalla sua prosa elegante, sincopata, arricchita da una magistrale traduzione che di per sé meriterebbe una recensione a parte. Quindi prendete questo piccolo gioiello e immergetevi nella storia, dove echi lontani di bombe e campi di sterminio vi terranno col fiato sospeso mentre il profumo e il chiacchiericcio dei salotti svelerà ancora una volta il volto fatuo del genere umano. Leggetelo e troverete la crudeltà così ben mascherata nelle persone più care, mentre l’inaspettato attende dietro l’angolo che una folata di vento fresco spazzi via tutto il rumore inutile e le sovrastrutture che non servono. Ma soprattutto leggetelo se credete che nonostante tutto, anche dopo decenni di attese e sofferenze, anche dopo tutto quello che è stato fatto per allontanarvi, vi sia un’unica persona per voi, un’unica strada da percorrere perché il cuore trovi finalmente pace e il passato si chiuda come un cerchio pietoso. 

 

Ethan alzò gli occhi al cielo. «Hai mai conosciuto due persone che si sono separate e non sono convinte entrambe di essere le vittime? Secondo me hanno entrambi omesso qualcosa». «Io non credo», ribatté Ashlyn. «Non credo che il loro obiettivo fosse creare una versione alternativa della storia. Erano convinti di ogni singola parola che hanno scritto». «Solo perché vuoi che una cosa sia vera non significa che lo sia, Ashlyn». «Questo lo so». «Ah sì?». «Sì. Ma non sono io che voglio che le storie siano vere. Sono vere e basta. Ne sono sicura».



 

 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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