lunedì 31 luglio 2023

Recensione a "Sentimenti imperfetti" di Charmaine Pauls

 


Genere: Dark Romance
Editore: Grey Eagle Publications
Data d'uscita: 27 Luglio 2023
Pagine: 363
Prezzo: eBook 7,99 - cartaceo 16,99
 
 
 
 
 

L’amore è per le persone a cui non dispiace essere ferite. Ho giurato a me stessa che non sarei mai caduta in quella trappola. Sono in guerra col mio affascinante, corrotto e pericoloso promesso sposo. Mi ha avvertita che è abituato a vincere. Mi ha detto che avrei perso, ma non volevo crederci perché la posta in gioco era troppo alta. Ciò che non mi ha detto è che il campo di battaglia sarebbe stato caotico e macchiato di sangue, e che sarebbe stato impossibile allontanarsene senza cicatrici.

Nota: Sentimenti imperfetti è il secondo volume della dilogia La bellezza nell’imperfezione e conclude la storia di Violet e Leon.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Meglio il diavolo che conosci piuttosto di quello che non conosci.” E diavolo è una descrizione accurata. Leon è la reincarnazione del diavolo se lo si prende per il verso sbagliato.
 
Dopo il cliffhanger con cui si è chiuso “Intenzioni Imperfette”, la narrazione riprende dal punto in cui si era interrotta: Leon, scoperto che Violet ha rubato il programma a cui stava lavorando cedendo al ricatto del fratello Elliot, è pronto ad attuare la propria rivalsa. Se il primo romanzo e il punto di vista alternato ci hanno fornito alcune informazioni sui protagonisti, adesso le loro voci si rincorrono in modo ancora più pressante spingendosi verso l’inevitabile. In parte sollevata per essersi liberata dall’obbligo di un matrimonio imposto, Violet sa che la scelta che ha compiuto per salvare la madre Gia è solo la prima in una girandola di legami in cui si è stretta da sola. La giovane adesso è allo sbando: Elliot ha ottenuto quello che voleva, assicurandosi il posto da socio nell’azienda di famiglia senza averne alcun merito, ma chi le assicura che non vi saranno altri ricatti cui dover cedere? La sua intera esistenza è trascorsa in punta di piedi, assoggettata a un destino che non ha scelto eppure Leon, quell’uomo così severo che adesso la guarda con odio, ancora una volta la sorprende decidendo di tenere fede al patto iniziale. La sposerà, compiendo a modo suo quella vendetta di cui non può fare a meno, rischiando di mettere in moto ulteriori catastrofi, ma assolutamente deciso a portare a fondo coloro che hanno approfittato del suo lavoro e della donna che ha scelto di avere al proprio fianco. I suoi motivi sono tutt’altro che nobili, ma non può prescindere dal senso di protezione che quella ragazzina gli scatena, fiamma fastidiosa di cui è impossibile liberarsi e al contempo fare a meno.
 
Le cose spregevoli che facciamo per denaro sono superate solo da quelle che facciamo per amore. Nel mio caso, si tratta più di un’ossessione, ma è pur sempre una maledizione. Violet aveva già riportato alla luce l’animale che c’è in me. Adesso, col suo crudele tradimento, mi ha trasformato in un mostro.
 
Violet è attanagliata dalla paura e al contempo dal sollievo per aver lasciato la casa in cui è cresciuta, ma è anche consapevole di aver traslocato in una nuova prigione dorata, in cui il carceriere combatte contro desiderio e ossessione.
Tanto è disarmata all’inizio, quanto a poco a poco riesce a riappropriarsi sia della luce che ha sempre dovuto reprimere, sia della curiosità che l’ha spinta a gettare su fogli bianchi desideri e frustrazioni, dando vita a un mondo di colori forti e immagini oscene dove ha potuto liberare la propria mente inquieta. Costretta da limitazioni fisiche e familiari a comportarsi come una bambolina accondiscendente, adesso, in quella nuova casa, può iniziare a spiegare le ali.
Bellissime le interazioni tra i due protagonisti, lontani a causa di incomprensioni all’apparenza insormontabili e dal perdono che Leon è così restio a concederle. I motivi per cui Violet ha fatto quello che ha dovuto sono celati come un tesoro prezioso: nel profondo sa che può fidarsi di quell’uomo distante ma non è sua la vita in gioco nel meccanismo di potere e prevaricazione che il patrigno ha sempre usato per frustrare la moglie oggetto e la figliastra disabile. È consapevole che ogni parola può essere un pugnale che le si può volgere contro, ma quanto è difficile non lasciarsi andare davanti a quegli occhi che la scrutano, perdendosi ogni giorno di più in una routine che ha dello sconvolgente?
Chi è davvero l’uomo che le ha comprato un abito da sposa trattandola come una donna di piacere e la paga ogni volta che trascorrono la notte insieme? È questo il distacco auspicabile perché nessun coinvolgimento avvenga, così da mantenere il loro rapporto al livello di una mera transazione di affari: Leon non conosce altro modo, dovrà essere lei ad insegnargli che nell’abbandono e nella fiducia risiedono le basi per costruire qualsiasi legame. Ma quanto è difficile quando entrambi sono lo specchio l’uno dell’altra, animati dagli stessi timori e dalla stessa diffidenza? Eppure quella forza che Leon ha intuito, sin da quando la osservava ogni giorno fare le pulizie negli uffici della società, preme per uscire, non paga di vivere come un’ombra sconfitta: se Violet non potrà avere una vita sentimentale felice, c’è altro che potrà fare per conquistare la propria indipendenza. La promessa che fa a se stessa è un punto di svolta dell’intero romanzo perché rappresenta il momento in cui decide di giocare al meglio con le carte che la vita le ha dato, non arrendendosi davanti ad una mano sfortunata.
 
Suppongo che sia proprio questo che voleva Leon quando ha pianificato la sua vendetta: trasformarmi in un’accompagnatrice, in una persona di cui non importa a nessuno. L’ho sottovalutato. Il suo cuore è persino più freddo di quanto pensassi. Che stupida sono stata. È molto peggio di come pensavo sarebbe stato. Non siamo legati solo dall’odio reciproco, ma anche dal silenzio. Io non posso parlare del fatto che ieri sera si è ubriacato e lui non può parlare di stamattina, di quando ho tentato di baciarlo. Invecchieremo in silenzio, ignorando le questioni importanti e fingendo che non facciano male.
L’unico modo per sopravvivere è costruirmi una vita fuori da queste mura, una vita in cui Leon non possa toccarmi. Il lavoro dovrà diventare la mia via di fuga.

 
Il modo in cui Violet si riappropria della propria autostima, pur dovendo combattere con la preoccupazione per la madre e i sentimenti che stanno nascendo in lei, ne fanno un’eroina moderna a tutti gli effetti. Ha sempre desiderato volare, perché tutte le persone con un handicap fisico sognano più delle altre di diventare supereroi, e trova il modo di farlo trasformando la propria arte in arma, non solo in luogo di fuga. Uno dei momenti più toccanti del libro è proprio quando questo si svela, davanti agli occhi di un uomo ignaro del potenziale di quella giovane così spaventata da nascondere i propri disegni in soffitta. Su quei fogli, nelle immagini violente ricche di erotismo e angoscia, i desideri di Violet sono portati allo scoperto, puri, cristallini e assolutamente impossibili da ignorare.
 
Violet ha ordinatamente catalogato i sentimenti che prova per me in un fumetto composto da immagini sorprendentemente espressive. Ci ha messo tutto il cuore. Sono il mostro rappresentato in quei disegni, l’alieno che imprigiona la ragazza una scena dopo l’altra, sottoponendola a vari tipi di umiliazioni e aperte torture. Non mi piace il ritratto che ha fatto di me. La Violet sensuale dai gusti sessuali violenti è presente in ogni immagine.
In passato, deve averle vendute a una bella cifra, perché sono crude, oneste e dannatamente potenti. Ha una mente strabiliante.

 
Fedele alla promessa di non farle mancare niente, Leon la sprona a inseguire i propri sogni, anche se questo significa allentare il guinzaglio di protezione ossessiva che le ha messo al collo. Perché se Violet è inconsapevole, i meccanismi della malavita di cui Leon fa parte lo rendono cauto e attento ad ogni minimo dettaglio che la circonda e che, in qualche modo, le potrebbe nuocere. Sposandolo è diventata un bersaglio e Gus rappresenta solo uno dei tanti possibili problemi da affrontare. Ma in questo matrimonio contorto in cui gli schieramenti provano a disarmarsi pur combattendo strenuamente, spiragli di luce danzano sulle polveri di due anime distrutte e distaccate. Brilla come una pistola carica lo sguardo di Violet quando prende finalmente in mano le redini della propria vita, quando decide di compiere quel salto che la deve liberare dal giogo della paura che fin da piccola le hanno fatto provare. Le sue ali si srotolano potenti e leggere, forti nella loro trasparenza, quando comprende che il legame di sangue può essere indebolito se si accettano le imperfezioni che vi si celano, alimentate dalla prevaricazione e dal giudizio. Cosa accade se un abbraccio diventa un rifugio e non una prigione, se la pelle sembra esplodere per la voglia di scoprire tutte le sfumature di un mondo fino ad allora sconosciuto? Le pulsazioni accelerano, le parole fluiscono e i fantasmi perdono il loro potere sulla mente: ogni violenza subìta non è dimenticata, ma può essere trasformata in uno strumento di precisione. Ecco, amici Magnetici, penso che soprattutto in questo risieda la bellezza del romanzo. Non solo dà respiro a due cuori costretti dal passato e dalle scelte a ingoiare rancori e soprusi, ma ci mostra in modo deciso e con una narrazione accattivante che è possibile rendere perfetta un’esistenza piena di imperfezioni, dove a un inizio tutt’altro che promettente può seguire uno svolgimento per niente scontato, verso un finale che sa di gioia e rivalsa nei confronti di tutti coloro che hanno cercato in ogni modo di sopprimere le potenzialità straordinarie di chi aspettava solo una carezza per potersi liberare. Con le sue sfumature dark, il libro parla al lettore di un modo assolutamente coerente di vivere l’amore: Leon e Violet sono compagni schierati dalla stessa parte della barricata adesso e come scelgono di vivere il proprio sentimento non è affar nostro. Noi dobbiamo solo apprezzare la loro forza nel combattere limitazioni e paure ed essere felici di vedere i loro occhi brillare in un mondo che li voleva spegnere e che, per fortuna, non ci è riuscito.

Voglio la vita che sto vivendo con lui, anche se è imperfetta. Anche se non si tratta d’amore. Perché a volte c’è bellezza nell’imperfezione. A volte, l’imperfezione è perfetta, anche se in modo contorto. E a volte è abbastanza.



 
 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE  per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento