Editore: Hope Edizioni
Data d'uscita: 11 Giugno 2023
Pagine: 469
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 14,15
Un grido inumano scuote il cielo, il battito di immense ali e ogni cosa che era sicura si sgretola.
L’antico nemico è sveglio. Ha già avvelenato menti e cuori, sradicato legami, spezzato radici, ma il ciclo del tempo esige equilibrio. Non può esistere luce senza tenebra, né vita senza il tocco della morte.
Mab ha sempre saputo quale fosse il suo destino, ma nulla l’ha preparata a ciò che vede compiersi davanti alle mura bianche di Kouckma.
La guerra accartoccia ogni speranza, il dolore morde con ferocia e il desiderio di vendetta sfuma nel bisogno disperato di aggrapparsi a quanto di buono si è vissuto. A Mabliereen della Luce Ardente questo bisogno si imprime a fuoco nel cuore nel momento in cui Rainering Fiordineve sembra perduto per sempre.
Lui è vento, è tempesta.
Eterno che stenta a riconoscere il proprio passato.
Ha sciolto le catene, bruciato la gabbia che lo conteneva.
Richiamato dal sorgere di un’oscurità pronta a soffocare tutto, guarda il mondo con occhi spietati. Nulla sembra avere importanza. tranne lei.
Sull’orlo di un abisso pronto a inghiottire tutto, Mabliereen e i suoi alleati dovranno trovare la forza di combattere fino allo stremo per riportare l’equilibrio.
In un presente di distruzione e rovina, non c’è spazio per nessuna debolezza.
L’ultima battaglia incombe.
L’antico nemico è sveglio. Ha già avvelenato menti e cuori, sradicato legami, spezzato radici, ma il ciclo del tempo esige equilibrio. Non può esistere luce senza tenebra, né vita senza il tocco della morte.
Mab ha sempre saputo quale fosse il suo destino, ma nulla l’ha preparata a ciò che vede compiersi davanti alle mura bianche di Kouckma.
La guerra accartoccia ogni speranza, il dolore morde con ferocia e il desiderio di vendetta sfuma nel bisogno disperato di aggrapparsi a quanto di buono si è vissuto. A Mabliereen della Luce Ardente questo bisogno si imprime a fuoco nel cuore nel momento in cui Rainering Fiordineve sembra perduto per sempre.
Lui è vento, è tempesta.
Eterno che stenta a riconoscere il proprio passato.
Ha sciolto le catene, bruciato la gabbia che lo conteneva.
Richiamato dal sorgere di un’oscurità pronta a soffocare tutto, guarda il mondo con occhi spietati. Nulla sembra avere importanza. tranne lei.
Sull’orlo di un abisso pronto a inghiottire tutto, Mabliereen e i suoi alleati dovranno trovare la forza di combattere fino allo stremo per riportare l’equilibrio.
In un presente di distruzione e rovina, non c’è spazio per nessuna debolezza.
L’ultima battaglia incombe.
Il potere attira il potere, richiamando i frammenti sparsi sulla terra, invocando la potenza antica di furie celate nelle trame della storia. Mostri sopiti da ere remotissime, creature che traggono il loro potere dal furore nel nucleo stesso della terra. Dimenticati, persi nei ricordi di epoche troppo lontane perché qualcuno ne abbia memoria.
…
La natura pretende l’equilibrio. L’equilibrio è generato dal caos. Così era insegnato un tempo, così è che deve andare, affinché il mondo rinasca dalle proprie ceneri. Quella è la visione.
Archivio del Cerchio, Era corrente.
Archivio del Cerchio, Era corrente.
È con grande emozione, amici Magnetici, che sfogliamo le pagine dell’ultimo capitolo di questo immenso viaggio, che ci ha condotto infine sul campo di battaglia di Kouckma, dove un grido inumano ha lacerato l’aria alla fine del secondo libro. Perché finalmente la triade è completa e un altro protagonista reclama il proprio posto sul palco e il dominio del cielo. Abbiamo lasciato tutti i nostri amati personaggi in una situazione di pericolo imminente, con la consapevolezza che il male si è risvegliato e una nuova Morrigan sta tornando per reclamare il suo regno di morte e caos. Manlindon, schiavo del Vetronero e profondo conoscitore delle storie, è vicino al raggiungimento del proprio scopo: nuovi rovi sorgono nel palazzo della Luce Ardente, mentre vittime e prigionieri assistono impotenti allo scempio di un Trono ormai vuoto. A Pietrabuia, regno di antichi amici da troppo tempo lontani, Mabliereen e i suoi soldati trovano un rifugio e il luogo ideale dove preparare l’avanzata. Schierati per la battaglia non ci sono soltanto Nair, Alice, Alistair e Mo con i loro doni straordinari, ma anche colui che adesso ha assunto una nuova forma, liberando un antico potere che i più pensavano smarrito per sempre. L’Equilibrio, sconvolto dall’avanzata dell’Ombra, ha risvegliato il mostro che Rain ha custodito gelosamente dentro di sé, quell’Aebrok maestoso, un regale e immenso rapace bianco come ghiaccio e con occhi di fuoco, il cui solo grido raggela i cuori di coloro condannati a udirlo. Se la forma umana è simile a quella conosciuta, quella animale scatena tutta la potenza repressa di chi ormai non ha più alcun limite. La stirpe degli uccelli venuti dal cielo è sopita da decenni, ma Mab conosce la loro storia di guerrieri che in passato sono scesi a decidere le sorti delle battaglie del suolo.
Se nei libri precedenti abbiamo vissuto la trasformazione dei protagonisti in ciò che erano destinati a diventare, adesso Rain spezza il ritmo, sovvertendo le leggi non scritte di un mondo che pareva perduto, anche se molti sono i punti in comune con Alistair e Nair. Questi ultimi, nella relazione con le proprie anime gemelle, hanno plasmato i loro esseri immensi e distruttivi, capaci di creare e curare le ferite del mondo al tempo stesso. Rain invece è violentemente consapevole di aver lasciato spazio al puro istinto e alla lacerazione che ne consegue, perché la sua coscienza, all’apparenza snaturata, è comunque intatta.
Era come convivere con tre parti distinte di se stesso: l’uomo che era stato, la furia rapace che poteva scaturire dal suo corpo e la sua forma di uomo presente.
Quando Mab lo guarda negli occhi cerca ancora l’ombra di quell’uomo che ama da sempre e che ha allontanato nel momento in cui ha contribuito a metterla su un trono che lei non ha desiderato; non ha mai compreso il suo ruolo fino in fondo, dedita a costruire se stessa come un’arma e mai come regina, ed in questo è l’antitesi di Mo, il Grigio che la accoglie come fosse una sorella, alleato prezioso e irrinunciabile in una guerra che coinvolge tutti, fae, mannari, berserker e creature straordinarie. Lontani sono gli umani, ignari di essere uno dei motivi per cui il Cerchio vuole distruggere per poi ricostruire, in una nuova Era di purezza che implica lo sterminio di tutto quello che è considerato non all’altezza dell’equilibrio che intendono instaurare. E se le motivazioni addietro sono pericolosissime, la lucida forza dei protagonisti si rivela quando è chiaro che non vi sia più alcuna scelta: combattere o soccombere. In entrambi i casi vi saranno vittime, ma dinanzi all’inevitabile le corazze si rinforzano e i cuori si scaldano, inondati dalla speranza e dalla luce che il Regno non vuol veder soccombere. L’orologio ha già iniziato a scandire il tempo in modo feroce: noi corriamo insieme ad Alice dietro ad un Bianconiglio che non fa altro che ripeterci “È tardi! È tardi!” eppure, nonostante il ritmo serrato, ogni elemento trova il proprio posto in una narrazione perfetta. I tempi accelerati delle battaglie e quelli più lenti e malinconici durante i quali ci intrufoliamo nelle vicende personali dei protagonisti si mescolano in una musica armoniosa, seppur cadenzata e prepotente come il battito d’ali dell’Aebrok. Le dinamiche tra Rain e Mab hanno rappresentato l’ennesima incursione in un passato in cui, amici legatissimi, non possono più riconoscersi. Al pari del rapporto doloroso tra Mo e Nair, che hanno trovato adesso la loro felicità e risoluzione, quello tra loro è macchiato dal rancore: se Rain al principio non ricorda, inizierà ben presto a prendere coscienza che la donna che ha davanti è sempre stata conficcata come un pugnale nel suo cuore. Entrambi sono combattenti, schierati su campi opposti nonostante siano uno accanto all’altra, contrari perfetti che si risolvono nel Vento e nel Fuoco: per loro stessa natura se combinati diventano letali.
Si sentiva integro solo quando era il mostro dentro di lui a prendere il sopravvento. Forse avrebbe dovuto lasciar perdere quella forma così piccola e nuda, e restare falco per sempre. Eppure, c’era qualcosa a cui non poteva rinunciare. Qualcuno che lo guardava come il mare in tempesta.
Appena i gemelli hanno fatto la loro comparsa nel primo romanzo, confesso di aver provato un’immediata connessione con Rain: il suo essere composto e pacato in confronto a Nair, quegli occhi di pece e i lunghi capelli color neve, hanno subito stretto in un pugno il mio cuore. Sentivo dal profondo che dietro quella spietata calma un intero mondo stava aspettando per emergere, ma mai avrei pensato che il suo dono fosse così arcaico e potenzialmente distruttivo. Se Nair è creatore di vita, Rain è tendenzialmente un portatore di Morte, aspetti sintetizzati in modo superbo in quella fata vampira che è Alice, cardine dell’intera storia, ma mai protagonista assoluta e solitaria su un palco illuminato da un’unica luce. Uno dei meriti più alti dell’intera trilogia è di non aver mai relegato a comprimari personaggi che hanno sempre trovato la loro ragion d’essere e il coraggio per perseguire il cambiamento. L’autrice ci ha regalato un intero mondo in cui leggende prendono vita insieme ad una natura che pare ormai morta, per condurci attraverso un’esplosione di fiamme e di colori tali da ferire gli occhi. Ogni personaggio si lega all’altro, svelandoci ricordi e insegnandoci il valore dell’accettazione: in uno dei momenti per me più toccanti Alice, incurante delle occhiate spaventose di Alistair, affronta di petto Rain dicendogli che non le interessa affatto che cosa sia diventato, perché lui è e sarà sempre parte di loro, qualcuno da amare. Questo terzo libro, epilogo che si presterebbe a molteplici spin-off in cui spero di cuore, eleva dunque alla massima potenza il rispetto per l’Altro, tema cardine anche nei romanzi precedenti. La battaglia contro i pregiudizi legati al sangue, il coraggio estremo di coloro che hanno saputo vedere oltre il dolore del passato e il tradimento, il salto nel vuoto che è necessario compiere perché la prospettiva si allarghi e si possa finalmente comprendere che luce e tenebra sono interconnesse, tutto contribuisce a rinsaldare un’impalcatura solida come le rocce governate da Mojheardean. Così come non possiamo sciogliere i legami d’acciaio forgiati dalle coppie che abbiamo imparato ad amare, non è possibile separare i contrari, e non sarebbe nemmeno giusto farlo perché su questo si regge il destino del mondo intero. Mab è chiamata a una scelta che ha il sapore del riscatto e si erge come una fiamma sulle ceneri di un passato di cui si sente responsabile. È Rain a servirla ancora una volta, quando le pone la domanda dalla cui risposta dipendono la comprensione di se stessa e il destino del conflitto.
«Decidi cosa vuoi essere, Mabliereen. Regina o la figlia di un padre assassinato. »
La possibilità di scegliere risuona dentro le mura del palazzo e sui campi di battaglia, incastonandosi come una gemma luminosa nell’elsa di una spada da troppo tempo dimenticata. Ha il sapore del ferro e del sangue e si forgia dell’imprescindibile certezza che la persona a te destinata, qualsiasi sia la strada che decidi di intraprendere, la rispetterà e combatterà affinché tu possa vedere un’altra alba.
«Sono come morto e sono tornato al mondo come un essere di pura furia e mero istinto. Anche allora ero tuo, ma ancora non lo sapevo, forse l’avevo dimenticato, anche se solo per un attimo. Sono bastate poche ore per scoprire che dove saresti stata tu, sarei stato io. Colui che ero ti apparteneva. L’essere che sono adesso ti appartiene. Sono tuo da sempre.»
«Mio. »
«Fino all’ultima goccia di sangue. »
«Mio. »
«Fino all’ultima goccia di sangue. »
Un’ultima cosa prima di lasciarvi andare, amici Magnetici! Dopo l’epilogo, come nei libri precedenti, troverete una manciata di capitoli apparentemente slegati dal contesto. Leggeteli, assaporateli, cullatevi in un sogno che forse non lo è, e troverete qualcuno di cui spero ardentemente leggeremo in futuro: merita di certo un libro tutto per sé, anche solo per l’impertinenza con cui ci ha deliziato fino ad ora!
Grazie alla CE per averci fornito l'Ebook
Nessun commento:
Posta un commento