venerdì 5 maggio 2023

Recensione a "Parole nascoste" di Arianna Montanari


 

Genere: Narrativa
Editore: Mondadori
Data d'uscita: 14 Marzo 2023
Pagine: 267
Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 17,10

 
 
 
 
Ogni famiglia è un pianeta governato da leggi tanto precise quanto misteriose. Il sole di questa famiglia è il padre, un sole nero, riottoso, che però quando decide di donarsi esprime un calore ineguagliabile. Malinconia, alcolismo, depressione, malattia sono le eclissi spaventose e inattese, i lacci che impediscono i movimenti, le parole impronunciabili. Parole che la figlia, diventata adulta, insegue e recupera nei labirinti della memoria. Perché nel gesto stesso di raccontare, nominare quel che è stato sempre taciuto, nascosto, è racchiuso un potenziale catartico, la possibilità di rifiutare quel che c'è di tossico nel nutrimento che ci ha cresciuti. Senza rancore, perché "non esistono torti, e in questo mio gesto di scrivere c'è tanto di mio padre e di quello che poteva essere, perché le parole non dette degli uomini messi a tacere risuonano nelle voci delle figlie che non hanno più vergogna".
 
 
 
 
 
 
 
 

Un padre e una figlia: un legame che le parole non bastano a descrivere, perché le parole sono difficili da comporre, da usare e spesso sono impronunciabili.
Parole che una figlia, una volta adulta insegue nei labirinti della memoria, perché nel ricercare e poi raccontarsi si realizzi una sorta di catarsi.
In questa intensa e personalissima storia autobiografica, Arianna Montanari ci racconta del suo tempo trascorso con il padre, prima da bambina e poi da adulta: lei, sua prima spettatrice, sua complice nella lettura, si lascia guidare nella sua infanzia, vivendo quei momenti come attraverso un filtro, con l’unico obiettivo di non deludere il padre. L’adolescenza, e poi la vita da adulta, cambieranno quelle parole e quei sentimenti, fino ad accettare tutto quanto successo nel mezzo.

«Passavamo un sacco di tempo insieme, io e lui. Ogni giorno si prendeva il mio sguardo e lo posava su di sé, ed era uno sguardo, il mio, tanto più prezioso degli altri perché era stato lui a educarlo a osservare solo certe cose ignorando tutto il resto.»
 
Tutto quello che farà Arianna sarà di essere sempre vicina a suo padre, nella depressione, che lui mostrerà in forme diverse, e nella malattia perché non vuole deluderlo, perché vuole allontanare la malinconia che oramai si è impossessata di lui.

«Non esistevano più i miei rimproveri o i suoi rimpianti, non c’era più il dolore e neanche stanchezza, non era stato più di un battito di ciglia. Restava la vita che mi aveva plasmato addosso, restavano l’amore e la memoria, e io sentivo, lì in quel momento, che non eravamo mai stati così vicini.»

In quei diari, come tracce della quotidianità, il padre appare quasi distaccato, perché lì nelle parole su carta è come se cercasse ancora più forte una fuga da se stesso e poi dalla malattia.
Un racconto intenso, partecipe, che ci mostra tanti aspetti del sentimento figlia-padre, ma anche tante emozioni che in cui ognuno di noi può riscontrarsi, accompagnati da una struttura narrativa fluida e priva di errori, sicuramente apprezzabile per l’esordio alla scrittura dell’autrice.


 

 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 

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