domenica 14 maggio 2023

Recensione a "Ma l'amore è un'altra cosa" di Antonella B.

 


Genere: Romance
Editore: Land Editore
Data d'uscita: 11 Maggio 2023
Pagine: 250
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 14,00

 
 
 
 

 Lori è un'insegnante con un solo difetto: preferisce gli aitanti protagonisti delle serie tv turche agli uomini reali. Quando il suo editore la incarica di scrivere una guida di viaggio dedicata a
Istanbul, la ragazza è al settimo cielo: quale migliore occasione per conoscere meglio il Paese dei suoi sogni?
Ad accompagnarla Darek, ex soldato dall'aria ombrosa e tutt'altro che amichevole, un uomo ben diverso dagli eroi romantici delle sue amate serie tv. Eppure sarà proprio lui a offrirsi di guidarla in un viaggio alla scoperta delle bellezze della Turchia.Piano piano, quella che doveva essere una vacanza studio si trasforma in qualcosa di molto più profondo.
I baci di Darek la confondono, il suo atteggiamento scostante rischia di farla fuggire per sempre... se non fosse che, improvvisa come un fulmine, la sfida più importante di sempre irromperà nella vita di Lori, scombussolando entrambi.
 
 
 
 
 
 
 

Amici Magnetici, avete le valigie pronte? Stavolta partiamo da Ancona alla volta della Sardegna, per poi prendere un volo per Olbia e infine arrivare ad Istanbul… Che dite? Vi ho già raccontato tutto il romanzo?
Non è così, tranquilli, perché ogni tappa è un punto centrale della storia e ci porta a conoscere la protagonista, Addolorata Flores, un pezzettino alla volta. A partire dal nome, tiro mancino del padre che l’ha registrata all’anagrafe, e che grazie all’amica Olivia diventerà, una volta e per sempre, Lori. Il gioco sul nome sembra banale, ma non lo è: Lori è una trentenne che lavora come insegnante d’italiano in un istituto superiore nella periferia di Ancona. Insoddisfatta del proprio ruolo, vuole chiedere il trasferimento alla scuola primaria e dedicarsi al contempo ad un progetto editoriale molto importante: la creazione di una serie di guide interattive sulla città di Istanbul. Il romanzo si svolge in un preciso momento storico, triste e recente, tuttora attuale: quando Lori sta per chiedere un anno di aspettativa per dedicarsi al progetto con conseguente trasferimento per nove mesi in Turchia, il dirigente scolastico le dà un consiglio che sblocca l’intero racconto, punto di partenza per tutti gli eventi successivi. Da lì a pochi giorni l’Italia chiuderà i confini tra le regioni, con il rischio che non si possa neanche più uscire di casa: la pandemia, così lontana, adesso è reale, e Lori decide di volare verso casa, in Sardegna, dove vivono sia i genitori che Olivia col compagno Alex, in attesa di un figlio. Sarà proprio Olivia a chiederle di trascorrere il tempo con loro, nella grande proprietà che hanno acquistato: viste le premesse di chiusura minacciate ogni giorno al telegiornale, gli enormi spazi aperti della tenuta sono troppo allettanti per Lori che decide di accettare.

« (…) ho bisogno di un’altra presenza femminile: tra Alex e Andrea mi sento in minoranza.».
«Andrea sta vivendo con voi?».
«In realtà abita nella dépendance della proprietà. Non ho voluto che si cercasse una casa indipendente, non ancora. Abbiamo passato tanti anni separati, dobbiamo ricucire il nostro rapporto. ».
 
E così viene introdotto Andrea, gemello di Olivia, rapito a sette anni durante una vacanza al mare, dai servizi segreti, allevato come un bambino turco, e sopravvissuto ad un attentato dal cui coma si è svegliato con frammentati ricordi di quei primi anni italiani della sua vita. Tornato a casa, deve recuperare la parte mancante di sé, quella che lo rende non del tutto turco e non del tutto italiano, perché troppo forte è l’influenza del modo in cui è stato cresciuto e addestrato. Nei silenzi e nei colori scuri, l’uomo è diviso a metà. La parte che sente di dover amare è sconosciuta, mentre ciò che conosce lo ha quasi condotto alla morte. Come far convivere due lati inconciliabili se ogni volta che si sfiorano creano ferite?

Purtroppo, a causa della sua accondiscendenza, sarebbe stato costretto a trascorrere del tempo insieme a lei. Non che non fosse capace di stare con una donna, ma le sue frequentazioni passate non includevano amiche di Olivia, assolutamente off-limits a meno che non le trattasse a loro volta come sorelle. Allora come mai, quando la vedeva, le stava troppo vicino o sentiva il suo profumo, gli venivano dei pensieri che di fraterno non avevano proprio nulla? Lori era intoccabile, doveva togliersela dalla testa. Eppure, più si allontanava e cercava di ignorarla, più lei s’inventava queste trovate che la avvicinavano pericolosamente a lui. Darek era deciso a stabilire le distanze tra loro, perché il suo mondo e quello di lei erano agli antipodi.
 
Lori si trova davanti a quello che all’apparenza è l’uomo ideale. Appassionata di serie turche, non fa mistero della sua predilezione per le storie sullo schermo rispetto ad una realtà, dura e cruda, condita di rapporti tiepidi e senza spessore. Le farfalle nello stomaco, espressione che trova oltremodo fuorviante, non le ha mai provate se non a causa della fame. Al contrario, quando si emoziona, un forte dolore le assale il braccio destro: da subito Andrea, che a lei chiede di essere chiamato Darek, le provoca fitte lancinanti ogni volta che interagiscono. Lori è decisa sia a conoscere i lati oscuri di quell’uomo silenzioso sia Istanbul attraverso i suoi racconti: in piena pandemia, ormai può alternare la didattica a distanza e proseguire col progetto delle guide, mai del tutto abbandonato. Chi meglio di chi ha vissuto la città può farle vedere i tramonti del Bosforo e la bellezza della Moschea Blu, trasportandola al di là del mare con le proprie parole? Se la Sardegna è casa, la Turchia chiama come una sirena. Ne ha sentito i racconti fin da piccola e, anche se non è la stessa cosa, la guida di Darek e dei suoi stessi sogni è chiara: davanti all’opportunità di trascorrere l’estate con lui ad Istanbul non si tira indietro. Nonostante la rassicurante bellezza della Sardegna, l’aereo li aspetta e insieme, sfidando il parere contrario di Olivia, partono.

La psicologa che lo segue ci ha parlato della sua dissociazione emotiva: a causa di tutto ciò che ha passato non è in grado di socializzare, né ha mai avuto nessun legame vero e proprio. Forse avrà avuto qualche storia, ma la mancanza di una famiglia e di esempi a cui aspirare hanno fatto sì che non riuscisse a intrattenere alcuna relazione sana con qualsiasi altra persona.
 
Anche se i presupposti non sono dei migliori, Lori vuole andare avanti e capisce che così come la città turca sta aspettando lei per rivelarsi in tutta la sua complessità e bellezza, anche Darek ne ha bisogno per fare pace col passato.

Per quanto immenso fosse quel luogo e per quanto piccola le sembrava di essere in quel momento, per la prima volta da quando aveva messo piede a Istanbul si sentiva parte di ciò che aveva intorno. Non percepiva l’estraneità, al contrario, le pareva di essere tornata a casa dopo tanto tempo.
 
Non saranno nove mesi, ma un’intera estate basterà a rivelare sentimenti e atroci verità. La città chiama e respinge, soprattutto Lori quando si troverà a dover compiere scelte dolorose. Quanto è lontana la fantasia delle telenovele adesso, quando il braccio ti fa talmente male e al tempo stesso ti si spezza il respiro?
Quando ogni sguardo a quella che diventa sempre più una casa è allontanamento da ciò che hai sempre conosciuto? Bella la sicurezza di Lori che, sempre più, acquista coscienza di sé come donna e come feroce combattente. Avremmo potuto aspettarci un lungo e travagliato racconto sul modo in cui Darek affronta i propri demoni a causa del disturbo da stress postraumatico ad esordio ritardato, e invece ci troviamo di fronte ad una kizi che prende in mano le redini della propria esistenza e inizia un cammino di lotta consapevole. Lori combatte su fronti molteplici e, come una moderna eroina, non ha bisogno di un principe, turco o azzurro che sia, per trovare un posto nel mondo, affacciata su un mare che è specchio della quiete di una famiglia allargata che le sta sempre vicino. Uno degli aspetti che ho apprezzato di più, oltre all’ambientazione italiana nel contesto storico della pandemia come già citato, è stato sicuramente il modo in cui Istanbul viene descritta: ci accoglie e con essa viviamo le emozioni dei colori e dei sapori di una società multietnica, moderna e antica al contempo, degna della vibrante energia del crocevia del mondo orientale. I personaggi secondari sono ben descritti e si stringono come una squadra protettiva intorno ai protagonisti: quando è Lori ad aver bisogno di uno scudo, prima per un motivo, poi per un altro, la avvolgono in un abbraccio che è come il mare delle sue due case, colorato, rassicurante e bellissimo. Temi importanti come le dissociazioni mentali e la malattia sono affrontati in modo delicato ed ho apprezzato il fatto di non risolvere in poche pagine argomenti per cui è necessario utilizzare sia tatto che empatia. È un insieme armonico questo libro, dove esilaranti battute e improbabili incidenti si mescolano in una storia multistrato, in cui la perdita della propria identità, il distacco dal conosciuto e la lotta contro quello che pare un destino segnato si legano, creando un connubio piacevole e, soprattutto, profumato di speranza.
 
 

 


 
 
 
 
 
 
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 

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