Serie: Gli uomini del nord #1
Editore: Queen Edizioni
Data d'uscita: 18 Maggio 2020
Pagine: 349
Prezzo: eBook 1,99
400 anni nel futuro, gli uomini sono pochi e le donne governano il mondo.
Eccetto per l’area conosciuta in passato come Canada e Alaska, che è abitata dagli Uomini delle Terre del Nord, un gruppo di uomini forti, che rifiutano il dominio femminile. Christina Sanders, un’archeologa e professoressa di storia, è affascinata dal passato. Come donna moderna dell’anno 2437 sa che le donne stanno meglio senza uomini, ma in cerca di avventura, prende una decisione impulsiva e si offre volontaria per un lavoro che nessun altro vuole. Dovrà condurre uno scavo archeologico nelle Terre del Nord, il posto più nascosto della terra, dove vivono quei mitici maschi che si dice siano brutali e pericolosi come gli uomini di cui Christina ha letto nei suoi libri di storia.
Cosa accadrà quando Christina entrerà nel territorio degli uomini? Le consentiranno di fare il suo lavoro? E c’è qualche possibilità che la lascino andar via illesa?
«Come saprete, al mondo è rimasto circa un miliardo e mezzo di persone. Viviamo tutti in pace e armonia, e i nostri soli avversari sono i discendenti di coloro che in origine si opposero all’esclusione degli uomini dalle posizioni di potere. Molti di loro avevano forti convinzioni che le donne fossero inferiori, e non erano d’accordo che il sistema monetario venisse rimpiazzato dal sistema di giustizia, o che il consiglio fosse formato di sole donne.
Alla fine, si radunarono al Nord, in quegli stati conosciuti come Alaska e Canada e, dopo tredici anni da loro passati a violare ogni legge e a causare problemi, il consiglio finalmente decise di lasciarli vivere come volevano e costruì un confine per proteggerci dal loro odio e dalla loro violenza.».
Corre l’anno 2437 e in un’aula universitaria della Vecchia San Francisco la professoressa Christina Sanders, storica e antropologa, tiene lezione ai suoi studenti. Proprio con le sue parole voglio iniziare a parlarvi di questo libro, Magnetici lettori, perché aprono lo spiraglio per conoscere un futuro distopico temporalmente non troppo lontano dal nostro attuale presente. Nel 2057, allo scoppiare della Terza Guerra Mondiale o Guerra Tossica, il mondo fino allora conosciuto è sull’orlo del baratro. A causa dell’uso improprio di armi chimiche e iper tecnologiche, dopo tre soli anni di conflitto un nuovo assetto geopolitico prende forma, con aree completamente devastate e continenti decimati. Senza togliere nulla alla narrazione, lascio a voi il compito di andare avanti e ricostruire i fatti, per entrare in quello che è lo schema portante del libro. La Madrepatria cui Christina appartiene, cui tutto il mondo tranne i Nuomini appartiene, si basa su saldi principi d’inclusione, equità e giustizia. Sulle basi di questo perfetto assioma, un miliardo e mezzo di persone conduce la propria esistenza, trovando conforto nella ripetitività, e disumanizzando al contempo quelle passioni che a lungo sono state causa di conflitti. La calma piatta che determina la vita di questo moderno matriarcato retto da un centinaio di consigliere è compagna fedele della protagonista fino a quando avviene il punto di rottura. Volontaria curiosa, sceglie di intraprendere un viaggio verso quel Nord vasto e selvaggio, pervaso di storie orribili e i cui abitanti sono considerati alla stregua di mostri. Al fine di seguire uno scavo archeologico in un sito riconducibile a un’antica università, la scelta di Christina, così avventata e inaspettata per i suoi cari, è un fulmine a ciel sereno anche per coloro che la devono accogliere. Di là dal confine, in terre meravigliose e aspre, tanto lussureggianti quanto sconosciute, i Nuomini sono agli antipodi rispetto a quello che lei conosce: sono tanto alti e imponenti quanto passionali e rozzi, lontani anni luce da quell’ideale maschile che ha imparato ad apprezzare, perché rassicurante, quasi effemminato, rispettoso dei limiti che le donne hanno imposto dalla loro posizione di potere e predominanza numerica. Il Sovrano Khan la tratta quasi con condiscendenza, ma, da esperto giocatore di scacchi, vede il potenziale di quell’ospite e usa le proprie capacità strategiche per condurla con l’inganno dove vuole. Tanto il fratello di lui, Magni, è violento e irascibile a seguito dell’abbandono della moglie, quanto Alexander, protettore del Nord e uomo di fiducia del sovrano, la guarda come se fosse luce in un’oscurità completa. Di tutte le regole che determinano la vita del Nord, ve n’è una incrollabile che mette la donna alle strette: non può essere libera di andare in giro, lavorare, semplicemente esistere, senza un guardiano al suo fianco. Poco importa che sia perfettamente in grado di muoversi all’interno delle dinamiche del palazzo: in un mondo abitato da uomini, dove le donne sono rarissime, la sua sola presenza può scatenare rivolte e spargimento di sangue.
«Io sono una persona emozionalmente forte e sono molto brava a determinare i miei limiti personali, » replicai con tutta la calma che riuscii a trovare. «.......... Sei fragile come vetro.» Si accigliò e si mosse più vicino. «Vorrei poterti proteggere, ma stanotte sarai in compagnia di un altro uomo e gli basteranno meno di dieci minuti per realizzare che può confonderti e sconvolgerti usando le giuste parole. Questo ti rende facile da manipolare, Christina.»
Pur non volendo, è proprio Alexander a mettere alla prova tutte le certezze su cui Christina ha costruito la propria esistenza. È forse lui il male peggiore? Può scendere a patti con un impegno, avendo la via d’uscita di un contratto a scadenza? Se i motivi addietro determinate scelte sono ostici da digerire per una donna moderna, le conseguenze sono impensabili. Il tempo scorre e, insieme a libri di immenso valore e testimonianze di un passato che è stato sepolto perché ritenuto pericoloso, la protagonista scava dentro di sé: la scoperta di racconti vietati e film di cui ha sentito parlare, di una rete internet obsoleta e mai più ripristinata in favore di una nuova comunicazione protetta, tutto contribuisce a scardinare il mondo di Christina. È la poesia in cui trova la propria ragion d’essere, accanto ad un uomo che all’apparenza non ha niente di interessante per una come lei, ma che la porta, con la sua forza e la sua straordinaria empatia, a mettere in crisi trent’anni di conoscenza.
Sono stata in altri tempi dove noi eravamo onorate e riverite. Dove il sangue delle nostre mestruazioni era considerato sacro, non vergognoso e nascosto come un segreto sporco.
Non visto come disgustoso, ma onorato nei rituali per la sua letterale forza vitale, energia e potenza. Non so come è successo, ma io sono qui e io combatterò. Con la pancia piena di fuoco e il cuore pieno di luce. Perché a me è permesso di essere una magnifica contrapposizione di compassione e rabbia. Vedi, tutti giochiamo la nostra parte, il nostro ruolo. E che io sia dannata se mi piegherò per entrare nel tuo stampo di ciò che dovrei sembrare. No, sono stata piegata e distorta, sono stata di nuovo indietro e mi sono fatta piccola, ho camminato sulle uova, e mi sono morsa la lingua. Ho tenuto per me le mie opinioni per troppo tempo. Io sto qui con le mie cicatrici e i miei arti infranti. Io sto qui col mio amore e con la mia rabbia. La mia voce può tremare e le mie mani possono scuotersi.
Ma mi rifiuto di stare in panchina ulteriormente. Sto qui come rappresentante dell’armata dei prescelti, qui per creare il cambiamento. L’enormità di ciò che sono stata chiamata a fare è abbastanza da inghiottirmi intera. E certi giorni lo fa. Ma non oggi.
Quando la poesia di Hera Bosley risuona nella sua potente originalità, le fratture si allargano per spaccarsi in modo definitivo. Solo per questo il libro meriterebbe di essere letto, ma io vi darò un motivo in più. Ancora una volta i temi del viaggio e della scoperta del Diverso, nascosti tra le righe di una storia d’amore, ci portano a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni. È possibile un mondo davvero inclusivo in cui gli opposti trovano la loro congruenza e la somma di due persone non è uno, ma sempre tre? Perché c’è qualcosa che nasce, sempre, dal loro incontro, e le anime finiranno inevitabilmente per respingersi e poi attrarsi in un gioco infinito. Le passioni, ritenute fuorvianti e pericolose, sono necessarie quando trovano il modo di incanalarsi in uno scopo più alto: Christina è una moderna eroina che piace a tutte noi perché non si arrende davanti all’evidenza ed è pronta, nonostante tutto, a demolire le convinzioni radicate di chi ha costruito muri laddove potrebbero esserci ponti e vuoti laddove può esserci speranza. È la Prescelta della poesia, destinata ad ascendere ad un compito più grande, che trova la propria benedizione, sono parole sue, accanto ad un uomo che non avrebbe mai nemmeno dovuto incontrare.
Benedizione per me era sentirmi viva, e nessuno mi aveva fatto sentire più viva di lui.
E quindi, cari Magnetici, buttate alle ortiche le reticenze e godetevi il viaggio in un mondo che vi riserverà delle sorprese, vi farà ridere, sospirare, e vi dimostrerà che tutto, tutto, è davvero possibile se fatto in nome dell’amore.
Libro letto con KU
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