venerdì 19 maggio 2023

Recensione a "AlterEgo-Il cuore del Grizzly" di Monica B.

 


Genere: Fantasy
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 4 Maggio 2023
Pagine: 391
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo flessibile 13,99
cartaceo rigido 19,24

 
 
 
 
Tanti segreti sono celati nell’ombra. Tanti sono i pericoli che possono aspettarti all’orizzonte. Tanti sono i momenti in cui si ha la convinzione che la propria vita stia per cambiare.
Lo sa bene il Governatore del Montana, Alec Peterson. Uomo, politico e mutaforma.
Un essere alieno che vive la sua esistenza come un semplice umano; tuttavia nessuno lo aveva messo in guardia da 
lei, l’insidia più grande: Samantha Groover, una donna tutto pepe con l’insana propensione a mettersi nei guai.
Colei che avrebbe potuto mandare all’aria tutto quanto.
Tra la differenza d’età che li separa e la minaccia che grava sulla testa del politico, Alec è più che deciso a restare lontano da Samantha. Quando, però, una grande minaccia raggiungerà la donna, il Governatore tenterà il tutto per tutto per tenerla al sicuro, anche rischiare di rivelarle la sua vera natura.


AlterEgo - Il Cuore del Grizzly è:
- Urban Fantasy
- Political Drama
- Military Romance
- Age Gap
Il romanco contiene sfumature spicy.
N.B. Romanzo autoconclusivo da poter leggere indipendentemente dagli altri che compongono la serie.

 
 
 
 
 
 
 
 

Avevo vinto lo stage presso il Montana State Capitol e subito ero stata posizionata tra la schiera di persone che servivano e riverivano il Governatore. Una bella botta di fortuna per una ragazza da poco laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali.

 
Samantha Groove ha poco più di vent’anni, capelli rossi, un’insana passione per la serie tv Friends e la limonata. Vive in un appartamentino a tre stati di distanza dalla famiglia e lavora come apprendista per Grace, l’assistente personale del Governatore Alec Peterson. Tutto quello che vuole è emergere nel lavoro, ma è davvero difficile quando la sua responsabile la relega a semplice galoppina e trascorre intere giornate nello stanzino delle fotocopie. Il mondo del Governatore, quello fatto di comunicati e pressione per le relazioni con i network, sembra inavvicinabile: il tempo scorre e Samantha vive con insofferenza il fatto di perdere occasioni su occasioni, moderna Cenerentola in un mondo di ineffabili opportunità che sembrano lontanissime. Chi di noi, cari Magnetici, non ha mai vissuto questo stato di insoddisfazione? Conoscere il proprio valore, magari vederlo frustrato da colleghi opportunisti e scaltri… Sam non è tanto interessata alla politica di per sé, quanto al mettersi alla prova, anche a causa dell’avversione della famiglia per la vita che sta conducendo.
 
Arabella e Gregor non erano mai stati felici della mia scelta di lanciarmi– seppur con un ruolo marginale– nel mondo della politica, avrebbero voluto vedermi laureata in scienze sociali per fare l’insegnante come mia sorella maggiore. Avevo litigato con loro svariate volte, con toni accesi e a volte con disperazione. Volevo tanto che mi capissero e mi appoggiassero nonostante tutto, ma erano di uno stampo diverso dal mio. Loro cercavano la sicurezza, io l’avventura. Loro volevano per me un futuro solido, io volevo semplicemente vivere la mia vita e vedere dove mi avrebbe portato. I capelli rossi che avevo ereditato da nonna Lillibet non rappresentavano solo uno stupido fattore genetico, ma avevano plasmato anche il mio temperamento focoso e spesso ribelle.
 
Fin da subito intravediamo una personalità molto forte in lei. Nonostante le cattiverie di Grace, si autoimpone di lavorare con professionalità. Sarà proprio questo che la condurrà un venerdì sera, fuori orario, a intrufolarsi in casa del Governatore per fare delle fotocopie che ha dimenticato. E sarà proprio questa imprecisione a mettere in moto tutta la storia perché, appena sorpresa da Alec, una bomba esplode distruggendo quasi completamente l’ala Sud ferendoli.
Immediatamente la macchina della sicurezza si mette in moto e lo scenario cambia: costretti a ritirarsi in una tenuta sul lago di Hebgen, nel parco di Yellowstone, e scortati dagli uomini di fiducia di Alec, il temperamento dei due a poco a poco si mostra. Se da una parte Samantha si mette in gioco iniziando subito a lavorare a comunicati stampa che non ha mai scritto mentre Alec cerca di contenere la crisi su più fronti, scopriamo presto che la realtà è molto diversa dall’apparenza. Grazie al punto di vista alternato entriamo nella testa dei due protagonisti: tanto Samantha è diretta, schietta e davvero lucida per la sua giovane età, quanto Alec è riflessivo, ombroso, a volte cupo. E non passa molto prima che ci sia rivelato il motivo: Alec non è completamente umano. Appartiene ad una razza aliena di mutaforma e la sua specifica sembianza animale è quella del Grizzly. Imponente, carismatico, talvolta spaventoso, racchiude in sé forza e consapevolezza di stare svolgendo un compito importante per il proprio paese, quegli Stati Uniti che sono la sua casa, e per la sua specie, in quanto appartenente ad una casta di Illuminati. Le sue riflessioni sulla propria identità segreta ci svelano un uomo sicuro e all’apparenza privo di dubbi: è Samantha a far crollare questa sicurezza perché per prima va a cozzare contro quelle che sono certezze assodate. Gli umani non sarebbero pronti per conoscere verità così scomode e di certo non c’è bisogno di aggiungere questo carico a quello già pesante legato agli attacchi terroristici.
 
A livello politico era il leader ideale, attento ai cittadini e molto sensibile verso i bisognosi. Era un uomo giovane, nel fiore degli anni, con tante idee innovative e un vero senso patriottico. Si vociferava che avesse molte amicizie ai piani alti, che andasse spesso a pranzo con il Presidente degli Stati Uniti e fosse immischiato con molti dei più importanti leader politici del mondo. Io, però, riuscivo a pensare solo a come mi guardava quando ci trovavamo nella stessa stanza. Il cipiglio perenne che contornava i suoi occhi. Il suo sguardo dorato che veniva spesso inghiottito da un mare di nero. Il ghigno stirato in cui si trasformava la sua bocca quando qualcosa non andava come voleva, oppure il modo in cui la stessa si arricciava quando qualcosa lo faceva felice.
 
Oltretutto quanto è rassicurante una vita perfettamente incanalata nei doveri e in un’agenda che non prevede variazioni? Moltissimo, fino a quando non fai i conti con parte della tua natura e con una ventenne più donna che ragazzina.
 
Avrei dovuto sentirmi soddisfatto e in un certo senso lo ero. Tuttavia, dentro di me continuava a regnare la sensazione che qualcosa mancasse. Il mio spirito animale, colui che albergava nella parte più profonda di me, si stiracchiò. Era teso come me, annoiato dalla mia continua immobilità e dai miei momenti di reclusione. C’erano dei momenti in cui lo sentivo di più, quando la voglia di uscire alla luce diventava troppo forte e non riuscivo ad arginarla. Era in quegli istanti che mi lasciavo andare, mi ritiravo nella mia casa nei pressi del Parco di Yellowstone e lasciavo che il mio grizzly scorrazzasse indisturbato.
Non erano molte le occasioni in cui mi lasciavo completamente andare, ma era imperativo per un mutaforma come me convivere pacificamente con la sua parte animale. Al contrario di molti della mia specie, però, non sentivo l’esigenza di lasciare troppo libera la mia componente aliena. Preferivo vestire i panni dell’umano, del politico e dimenticare che non ero totalmente terrestre come mi piaceva credere. Il mio popolo era giunto sul pianeta Terra più di un milione di anni prima con sembianze prettamente animali. La capacità di ogni essere di poter assumere un’altra forma aveva fatto sì che fosse possibile l’accoppiamento tra razze diverse: in quel caso mortali e alieni. Era in quel momento che erano nati i mutaforma, esseri animali in grado di assumere le sembianze umane. Lentamente questa capacità si era invertita e la parte animale era rimasta sempre più nascosta per permettere ai miei antenati di confondersi con gli abitanti del pianeta Terra.
 
In un crescendo di tensione, gli attacchi ad Alec e al suo entourage si fanno più intensi e il romanzo si snoda con ritmo piacevole tra cambi di scenario e nuovi incontri. Samantha ha la possibilità di vedere oltre quello che è visibile ai più: non solo l’uomo dietro ai riflettori e al personaggio pubblico, ma anche Alec all’interno delle dinamiche di branco, attento alle relazioni con le persone più vicine, come Dylan, Carson, Rhys e Blake, legate a lui ben più che da un rapporto di lavoro. Mentre lei non ha paura, nonostante tutto, di trovarsi in mezzo a sconosciuti a fare un lavoro che la mette alla prova e soprattutto di iniziare a provare sentimenti contrastanti verso un uomo di sedici anni più grande, Alec la osserva. Con lui l’orso, che l’ha voluta fin dall’inizio e che sa farsi sentire nella testa, in modo prepotente e chiarissimo: lei non è come le altre, non è interessata alla superficiale apparenza di una vita di copertina e di agi, non le importa niente di seguire le regole, tiene solo a non mentire a se stessa.
 
Averla evitata per mesi non mi aveva permesso di notare alcune sfaccettature del suo carattere. L’indipendenza, la caparbietà e lo spirito ribelle. Da un esame esterno, Samantha sembrava fragile e dimessa. Non avrei mai pensato ci fosse un fuoco vivo dentro di lei.
Peccato che Samantha Groover non facesse per noi. Troppo piccola, troppo legata al mio lavoro e soprattutto troppo innocente per mischiarsi con un essere che non era nemmeno al cento per cento umano.

 
Oltre ai rapporti con i guardiani e quanto emerge soprattutto da quello con Rhys, assegnatole come scorta personale, il fulcro del romanzo è il modo delicato in cui si snoda la storia tra i protagonisti. Quella del mutaforma è una strategia come un’altra, seppure più esotica, per narrare del rapporto col “diverso”. In un mondo in cui a malapena riusciamo ad alzare gli occhi dallo schermo per confrontarci con gli altri e con noi stessi, le dinamiche tra due persone agli antipodi aprono uno spiraglio su come comportarsi con chi appartiene ad un altro pianeta nel senso più lato del termine. Soprattutto Samantha, con la sua forza e tenera determinazione, si fa amare immediatamente: quanti avrebbero il coraggio di muoversi nell’ignoto con tale sensibile noncuranza, soprattutto quando l’ignoto ti mette di fronte a realtà impossibili e a pericoli estremi? Cosa pensare del fatto che, alla fine, devi fare i conti con i tuoi sentimenti, col tuo cuore, e soprattutto col rispetto che esigi per entrambi? Samantha si muove con fresca innocenza su molti piani nascosti: Alec la studia, spesso da lontano, ma non può spingersi troppo oltre perché sono molti i dubbi che lo frenano. L’uomo e l’orso devono stare attenti.
 
Non ero mai stato un tipo troppo estroverso, ma con lei sembrava così facile parlare. Inoltre, era una ragazza che sapeva apprezzare l’assenza di suoni. Non sentiva la necessità di riempire ogni silenzio con delle parole. Erano tantissime le volte in cui avevamo trascorso il tempo semplicemente l’uno tra le braccia dell’altro a guardare un film o a leggere un libro. Eravamo spontanei, naturali. E per me quello aveva un valore inestimabile.
 
Ho trovato davvero piacevole questo libro e sono felice che sia il primo di una serie: la scelta del protagonista del secondo volume, quel Blake così misterioso che ha un ruolo rilevante nel primo, è di sicuro azzeccata per stimolare l’interesse dei lettori. E nonostante questo, una dolente nota ha purtroppo abbassato il punteggio che questa storia, a mio avviso, avrebbe meritato: il numero di refusi e di imprecisioni ha appesantito la lettura in modo considerevole. A mio modesto avviso, il lavoro appassionato dell’autrice avrebbe di certo meritato una maggiore accuratezza nella revisione e correzione del testo. 
 

 

 

 
 
 
 
 
Libro letto con KindleUnlimited
 
 
 
 
 

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