"Il mio cuore perse un battito. Stavo fissando il Primordiale della Morte. E per la prima volta in vita mia provavo autentico terrore. Lui non aveva ragione di sospettare che io fossi qualcosa di diverso da quello che sembravo. Non poteva sapere che, nei due secoli che aveva dovuto attendere per la mia nascita, avevamo scoperto come uccidere un Primordiale. L’amore.
Quello era il loro punto debole.
Fallo innamorare.
Diventa la sua debolezza.
E poi annientalo.
E questo era il mio destino."
Scelta ancor prima di nascere per salvare il suo popolo, Seraphena Mierel sa di non avere alcun controllo sulla propria vita. E ora deve lasciarsi tutto alle spalle e diventare la consorte del Primordiale della Morte.
Il suo vero destino è il segreto più gelosamente custodito di tutta Lasania: lei, in realtà, non è la Vergine promessa dai Fati, ma un’assassina con una missione da compiere. Deve far innamorare il Primordiale della Morte, diventare il suo punto debole, e poi… eliminarlo. Ed è una missione che non ammette il fallimento, perché condannerebbe l’intero Regno di Lasania alla rovina.
La serie Flesh and Fire rappresenta un prequel ambientato secoli prima rispetto alle vicende trattate nella serie principale. Vengono narrate le storie di quegli dei che così spesso abbiamo sentito nominare e che nel terzo libro: La Corona di Ossa abbiamo iniziato a conoscere di persona.
Protagonista femminile è Seraphena, ultima discendente della dinastia Mierel legata dalla nascita ad un patto che la promette in sposa al Primordiale Dio della Morte.
Sera viene addestrata all’uso delle armi e della seduzione, poiché si è convinti che, solo con l’uccisione del Dio, sarà possibile annullare la maledizione che colpisce il regno di Asania. Tutti i piani saltano però, quando, il giorno dell’offerta, il Primordiale la rifiuta come consorte. Per tutta la vita Sera ha condotto un'esistenza solitaria e priva dell'amore di quella famiglia che avrebbe dovuto sostenerla, ma che invece la sfrutta come assassina su commissione, attribuendole ora anche la colpa di un fallimento che in realtà non è affatto dipeso da lei.
La ragazza cerca tuttavia in ogni modo di alleviare le pene della popolazione colpita dalla Marcescenza, che uccide i raccolti condannando il popolo alla fame, ignorato dalle famiglie nobili come quella di Sera, che vivono arroccate nei loro castelli.
Mi sovvenne il pensiero più strano del mondo, qualcosa di cui avevo smesso da anni di meravigliarmi: quanto sarebbe stata diversa la mia vita se il mio antenato non avesse accettato un prezzo così caro? Se non fossi nata avvolta nel sudario, se non fossi stata una Vergine promessa al Primordiale della Morte, anche io avrei avuto compleanni con torte e dolciumi? Avrei ricevuto anche io come primo regalo una bambola o un gioiellino? Avrei conosciuto abbracci colmi di affetto e serate passate a spettegolare in una sala da tè? Sarei stata seduta accanto a mia madre durante i Riti… o magari persino accanto a mio padre? Mia madre sarebbe stata fiera di me, anziché delusa e disgustata da quel che ero diventata?
Ash è l’affascinate Dio che Sera continua a incontrare, le salva ripetutamente la vita e risveglia in lei sensazioni che non pensava di saper o poter provare. Sarà nel momento di massimo bisogno, in cui lui immancabilmente correrà in suo aiuto, che lei scoprirà che Ash non è altro che Nyktos, Dio della Morte, suo promesso Consorte, colui da cui è stata ripetutamente rifiutata e che lei è destinata ad uccidere.
Ci sono delle similitudini tra questo libro e la saga di Sangue e Cenere? Sì e no. La caratterizzazione dei personaggi principali inevitabilmente rimanda alle figure di Poppy e Casteel, d’altra parte il contesto è lo stesso sebbene spostato indietro nel tempo. Rispetto a Poppy, che acquista consapevolezza di sé nel corso della storia, Sera parte già da una situazione diversa: conosce il destino che la attende, è addestrata ad esso e pronta a morire per portare a termine il suo compito. È più determinata, più centrata sul suo obiettivo visto che ne conosce da sempre la natura. Anche lei come Poppy avrà delle rivelazioni che sconvolgeranno la sua vita. Nella Corona di Ossa proprio Nyktos aveva citato questa somiglianza quando parlando con Poppy la paragona a quella consorte senza nome che ora sappiamo essere Sera. Il Nyktos che troviamo in questo libro non è ancora il re degli dei , qui ricopre ancora l’incarico di Primordiale della Morte, ha ancora tratti molto “umani” che ritroviamo sia nella sua gestione del rapporto con Sera sia nel modo in cui si approccia alla suo funzione di Dio della Morte. È una divinità capace di polverizzare i nemici con uno sguardo eppure cade vittima di quella che, almeno apparentemente, è una comune mortale.
«Impressionante» mormorò Ash. Lo guardai fisso. «Cosa?» «Tu.» Arricciai le labbra. L’adulazione spicciola era l’ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento. «Tu non… non saresti mai venuto a prendermi di tua iniziativa.»
Già lo sapevo, ma avere da lui la conferma faceva tutto un altro effetto. «Non è vero?» «Quel che ho detto tre anni fa non è cambiato» rispose lui con voce incolore. «Ma è cambiata la situazione. Adesso sono qui per adempiere al patto e prenderti come mia Consorte.» Alzai le sopracciglia. «Si vede proprio che scoppi di entusiasmo al pensiero.»
La cosa che riesce sempre a stupirmi di questa autrice è la sua bravura nel creare e poi saper gestire in maniera magistrale un world building veramente impressionante. Ogni dettaglio ha una sua motivazione, ogni luogo una sua connotazione caratteristica, non è facile soprattutto in libri così corposi perdersi in pagine di descrizione senza mai far scemare l’attenzione del lettore, senza annoiarlo.
L’angst tra i due protagonisti è quasi esso stesso un personaggio, c’è un crescendo dal loro primo incontro fino al finale che viene costruito pagina dopo pagina in maniera precisa, mai eccessiva, sempre perfettamente adatto a sottolineare i vari momenti.
A questo però si alternano anche momenti di ilarità sia tra i personaggi principali che tra i secondari, è un tratto distintivo di questa autrice inserire, anche in un momento drammatico come una battaglia cruenta, una battuta che spezza la tensione del momento.
Qualcosa stava crescendo tra di noi, e andava al di là dell’attrazione fisica. C’era del rispetto, e forse un certo livello di comprensione reciproca: Ash poteva anche essere un Primordiale, ma in certe cose stranamente ci somigliavamo.
C’era tra noi una connessione che non nasceva dal patto stretto da suo padre. Sentii un calore che mi dilagava nel petto, simile a quello che provavo quando usavo il mio dono, ma anche diverso. Più intenso. Era una sensazione esaltante e nuova e…Terrificante. Perché sembrava troppo calda, troppo reale, troppo desiderabile. Non me lo potevo permettere. Forse avrei potuto meritarmi dei brevi momenti in cui semplicemente vivere ed essere me stessa, ma non troppo a lungo. Non potevo rilassarmi e concedermi di essere felice, troppe cose dipendevano dalla mia missione. Il mio dovere era più importante di me. E più importante di Ash.
Il valore aggiunto di questo libro sono i personaggi secondari, alcuni li abbiamo già conosciuti, molto marginalmente quando Poppy si reca nell’Iliseum in cerca di Nyktos. Vengono svelati dettagli sulla natura dei draken, conosciamo finalmente l’altra forma di Nektas, che dal poco lasciato intravedere, qui promette di avere un grandissimo potenziale.
Questi libri hanno il pregio sia di fornire al lettore risposte a domande suscitate leggendo la serie principale, ma rappresentano anche una storia totalmente a sé che può essere letta in maniera indipendente.
Quando ho saputo dell'uscita di questo spin-off mi sono fatta la domanda se effettivamente ce ne fosse davvero bisogno, al termine della lettura posso dirvi che decisamente la storia di Sera e Nyktos meritava di essere raccontata, e basandomi su quanto ho letto finora credo che i prossimi due volumi saranno decisamente interessanti, non saprei davvero dirvi cari Magnetici se attendo con più ansia il secondo volume di questa serie oppure il quarto della serie principale, in entrambi i casi però, spero che l'attesa non sia troppo lunga.
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