martedì 10 maggio 2022

Recensione a "Sound of absence" di Daria Torresan


Genere: New Adult
Categorie: Sport Romance - Hate to Love - Enemies to Lovers
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 29 Aprile 2022
Pagine: 331
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 13,99

Autoconclusivo


Autumn
Quattro anni prima, avevo scoperto cos’era l’odio. Avevo visto mia sorella soffrire a causa del branco di bulli che l’aveva sbeffeggiata per la sua diversità, costringendola a trasferirsi in una scuola adeguata alle sue esigenze. Li avevo detestati per quello. E continuavo a detestarli, sebbene lei li avesse perdonati. Perché io non ero come lei. Ero orgogliosa, rancorosa, a tratti vendicativa. Più di tutti, odiavo Drake Sullivan, il playmaker titolare della squadra universitaria di basket. La sua fama di bello e dannato risuonava anche al liceo, in cui frequentavo l’ultimo anno. I tifosi lo avevano soprannominato Metal Storm. Io lo chiamavo l’Anticristo. Insolente e superbo, era convinto che il mondo girasse intorno a lui. Era abituato a prendere tutto ciò che voleva, senza chiedere. Non che mi importasse, fintanto che la sua strada non incrociava la mia. Solo che poi decise di prendersi me. Non aveva idea contro chi stava per scontrarsi. Non lo avrei mai perdonato, ne ero certa. Tuttavia, non avevo messo in conto ciò che Drake Sullivan nascondeva a tutti dietro la sua faccia da schiaffi. Un qualcosa che avrebbe potuto trasformare il mio odio in un impulso molto più pericoloso: l’attrazione.
Drake
Autumn Rylance non somigliava per nulla alla sorella timida ed empatica. Aveva una lingua tagliente come un nakiri e dei modi sferzanti. Nulla che io non potessi gestire, comunque. Era una di quelle persone che reputavo stimolanti. Forse ero strano di mio, ma più era complessa la mente e astioso il carattere di chi mi trovavo davanti, più ne ero attratto. Mi piaceva giocare con le loro teste come fossero cubi di Rubik: studiarle, comprenderle, manipolarle.




Chi è Drake Sullivan? Lo abbiamo conosciuto, odiato, disprezzato nella storia di Emma Sue e Joshua: è lui l’ideatore, il sobillatore degli atti di bullismo su Emma Sue dapprima al liceo e poi all’Università. Non un lettore ha provato un briciolo di simpatia per lui, anzi: eppure, tutti abbiamo chiesto, o forse dovrei dire, abbiamo tormentato l’autrice perché ci desse una storia su di lui. E tante volte succede che poi questa sorta di secondo volume non sia quello che ci aspettiamo, soprattutto dopo che il precedente ha trattato temi così forti come bullismo e abilità differenziate. Ma Daria Torresan, con la sua scrittura precisa, profonda, priva di ridondanze e profusioni inutili è riuscita a darci non solo un altro libro, ma una storia piena di riflessioni e considerazioni su un personaggio che davvero non aveva un briciolo di stima letteraria da parte nostra. E così scopriamo che lui per primo è stato oggetto non solo di bullismo, ma di una solitudine costante dopo la morte della mamma: il disprezzo di suo padre lo ha spinto quasi a indossare quel rancore e quella diffidenza, nascondendo la terribile paura di perdere anche l’amicizia di Joshua. Nulla conta per lui se non essere sempre al centro di tutto e tutti, per sentirsi invincibile, mai solo e sempre circondato da qualcuno, indossando quella maschera peggiore di cattiveria e indifferenza. E così lo tratta anche Autumn, la sorella minore di Emma Sue, definendolo addirittura l’Anticristo, ma che costretta a passare del tempo con lui, scopre piccolissimi sprazzi della vera persona.

«Nessuno mi obbligava a entrare in empatia con la persona che più detestavo al mondo. Perché io lo detestavo. Sì. Era così. Lo detestavo. Allora perché quando ripenso alla sua espressione ferita e orgogliosa di quel pomeriggio al campetto, sento una morsa al petto?»

E così, in occasione di un fine settimana nella casa un tempo della madre di Derek, tutto cambia tra loro: a Derek inizia a interessare cosa davvero Autumn pensi, perché ha un giudizio così negativo su di lui; lei inizia a scoprire una persona diversa, anche indecisa, ma che le mostra pienamente le sue debolezze.

«Era dovunque. Era in quei capelli che odoravano di miele, in quella pelle che sapeva di zucchero e petali, in quella voce che avrei riascoltato all’infinito se fosse stata una canzone. Ma, soprattutto, era dentro di me. Nel bisogno di non deluderla, di non ferirla. Di averla accanto di continuo. Solo io, lei e nessun altro.»

Mentre il personaggio di Drake cresce nelle pagine del libro, con tutte le sue paure e lasciando entrare Autumn in lui, abbiamo un lieve calo in quello femminile, che mostra tutta la sua giovane età in diversi passaggi, incluso quello nel rapporto con la sua amica Charlize. I dialoghi restano comunque molto fluidi e scorrevoli non solo grazie ai POV alternati, ma soprattutto grazie alla capacità dell’autrice di analizzare sentimenti, idee, sensazioni con la giusta dose di profondità e attenzione. Indovinatissima la cover che fa riferimento ai fiori tanto amati dalla madre di Drake, sottolineando come non sia sempre necessario mettere la persona fisica in primo piano.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook





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