Collana: Romance
Titolo: La figlia della morte
Titolo originale: Daughter of Death
Serie: Dark Provenance #1
Autore: Lexi C. Foss
Traduttore: Chiara Fazzi
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romance contemporaneo - Paranormal Romance
Lunghezza: 310 pagine
Prezzo: e-book 4,99 cartaceo flessibile 14,25
ISBN EBOOK: 979-12-207-0142-6
ISBN CARTACEO: 979-12-207-0144-0
Un cadavere. Una figlia scomparsa. Una lama d’argento. Tutti gli indizi conducono a una sola persona: me. Mi chiamo Evangeline e sono un’assassina a riposo, che non vuole avere più niente a che fare con gli inferi. Ma per ordine di un Lord Diabolico, sono costretta a tornare all’uomo e alla vita che mi sono lasciata alle spalle. Ho sette giorni per dimostrare la mia innocenza. Chiunque mi abbia incastrato, sta per morire. *Questa è una storia d’amore paranormale autoconclusiva, con un Lieto Fine ed elementi cupi/violenti.
Note/Disclaimer: numerose scene di combattimento e morte. Riferimento a prostituzione e violenza sessuale, non grafica.
Claim: Se state cercando un’eroina forte e indipendente che sembra caduta dal cielo la troverete in Evangeline, se aggiungete anche un protagonista sexy con un tocco di oscurità avrete una coppia che fa scintille. Un avvincente paranormal romance dai toni dark che si intreccia a una storia d’amore intensa e conclusiva!
«Eve, ho bisogno che mi aiuti con un cadavere. Di nuovo.» Lanciai un’occhiata all’orologio e mi accigliai. «Sono appena le nove.» «Già, il mio appuntamento è finito prima di quanto mi aspettassi.» Chiaro. Maledizione. Non avrei potuto chiudere il bar per almeno un’altra ora. Lo sceriffo Montgomery era soltanto al secondo dei suoi soliti quattro drink. Billy non era ancora svenuto, e Betsy era appena arrivata insieme alla sua inutile parodia di marito. Tutto indicava che sarebbe stato un tipico giovedì sera al Violet’s Bar, inclusa la chiamata appena ricevuta dalla mia migliore amica. Spinsi un bicchiere d’acqua verso Rosie, che sembrava sul punto di cadere giù dallo sgabello, continuando a tenere il cellulare in equilibrio tra orecchio e spalla. «Sarò a casa verso le undici.» «Argh, davvero? Ma ha cominciato a puzzare,» piagnucolò Gwen. «E a colare su tutto il tappeto.» «Tappeto? Quale tappeto?» E perché diavolo ci aveva avvolto dentro un cadavere, quando tenevo i teli di plastica in garage apposta? Non era la prima volta che un suo appuntamento finiva male.
*
Demoni. Almeno tre. Dilatai le narici. Un umano non sarebbe mai riuscito a sentire il loro odore, né a notare il sottile cambiamento avvenuto nell’aria, ma io sì. Appoggiai il drink di Betsy sul bancone con più forza del necessario e mi concentrai sulla porta. Quegli impostori inumani avevano scelto il bar sbagliato in cui venire a giocare quella notte, e stavano per ricevere una lezione fatale. Tre. Due. Ding. Lo sceriffo Montgomery si lanciò un’occhiata oltre la spalla e sorrise, come molti altri dei presenti, ma l’uomo che aveva fatto il suo ingresso non ricambiò quell’usanza tipica del Sud. Non degnò gli avventori di uno sguardo. Ma puntò gli occhi su di me e solo su di me. Cazzo. Non si trattava di un demone, ma di qualcosa di molto peggio. Il peccato, vestito di nero dalla testa ai piedi. E dannazione, se era bello. Lo era sempre. «Gin con ghiaccio,» la sua profonda voce baritonale evocò un diluvio di ricordi e sensazioni indesiderati, che si concentrarono tutti tra le mie cosce. Conoscevo quel corpo molto bene, ogni suo snello e muscoloso centimetro, e ricordavo ciò che era capace di fare. Dolore e piacere. La piccola sala si era fatta silenziosa, come sempre all’arrivo di uno sconosciuto. Quello era il bar del paese… non erano abituati agli estranei. E Xai aveva senz’altro l’aria di un forestiero, nel suo completo confezionato a mano. I capelli neri arruffati, gli occhi dello stesso colore, e la pelle baciata dal sole lo bollavano senz’ombra di dubbio come estraneo. Ma erano il suo accento e la sua gestualità a distinguerlo davvero. Spiccava sempre, ovunque andasse
*
«Che sta succedendo?» domandai, sentendomi travolgere dalla confusione e dallo shock. Zeb aveva in mano una delle mie lame originali. Era antica, con le mie iniziali incise nell’angolo, e il metallo non era ossidato. Notai che il Lord aveva il palmo ricoperto di irritazioni rossastre; ma anche se la sua pelle reagiva all’impugnatura arricchita d’argento, lui teneva il coltello come un utensile da cucina. «Dove lo hai trovato?» domandai, incuriosita. Xai si mosse per prendere posto accanto a Zeb. Aveva servito il Lord Diabolico in qualità di suo braccio destro fin dal giorno in cui ero Caduta, il che significava che erano entrambi molto vecchi. Entrambi mi fissarono con un’espressione imperscrutabile che mi fece accapponare la pelle delle braccia. Presi il fatto che lo yatch fosse ancora all’attracco come un segno positivo, tuttavia mi sentivo a disagio per la loro dimostrazione di solidarietà. Come sempre. «È stato ritrovato vicino a un cumulo di cenere,» spiegò Xai, in tono basso e uniforme. Ovvero, avevano rinvenuto il mio pugnale vicino al cadavere di un demone. Era l’effetto dell’argento: quando veniva conficcato nel cuore di un essere demoniaco, lo inceneriva dall’interno. Come faceva un forno crematorio con gli umani, solo senza seccature. Le scene del crimine infernali erano sempre le più facili da ripulire. «D’accordo,» avevano trovato il mio coltello su una scena sospetta. «Allora, chi devo uccidere?» Perché doveva essere quello il punto. Avuto un nome, avrei potuto dimostrare che sbagliavano e andarmene per la mia strada. I due uomini continuavano a studiarmi in modo inquietante. Fu Xai a spezzare il silenzio: «Il sangue sul coltello appartiene a Kalida.» Mi si fermò il cuore. O magari no, forse non sarei riuscita ad andarmene per la mia strada. Perché non si trattava di un nome qualunque. Apparteneva all’unica figlia di Zeb. Oh, merda
L’autrice bestseller di USA Today, Lexi C. Foss ama giocare con mondi oscuri, specialmente con quelli che mordono. Vive nella Carolina del Nord con suo marito e i suoi bambini pelosi. Quando non scrive, è impegnata a spuntare località dalla sua lista viaggi, o a inseguire eclissi in giro per il mondo. È bizzarra, consuma troppo caffè e adora nuotare. Volete informazioni più aggiornate su tutti i libri di Lexi? Iscrivetevi alla sua newsletter. A Lexi piace inoltre passare il tempo in compagnia dei propri lettori, nel suo esclusivo gruppo Facebook.
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