sabato 10 ottobre 2020

Recensione a "Inganniamo il destino" di Lorena Nigro


Genere: Contemporary Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 1 Ottobre 2020
Pagine: 220
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 11,24



“Sei stata l’unica a vedere oltre, a non giudicare, nonostante tu abbia visto il peggio di me.”
Passione, dolore, tormento... questo è Thomas Stewart. Arroganza, supponenza è ciò che mostra di sé.
Nessun legame, nessun sentimento per chi è abituato ad avere ai propri piedi qualsiasi ragazza. Solo sesso spiccio e senza impegno perché l’amore è per i perdenti, l’affetto per pochi. Thomas è un ribelle fatto di muscoli e tatuaggi che, all’improvviso, si trova a dover rivedere qualche regola, perché a giocare non è più da solo. Il destino gli si è messo di traverso ancora una volta e il bisogno di prendersela con qualcuno diventa impellente, non ci sono eccezioni che tengano, a meno che… A meno che scontrarsi con Megan non possa ridare speranza alla sua anima perduta. Ma non tutto è come sembra: tra dispetti, litigi e attrazione i due si ritrovano a condividere lo stesso tetto e sfuggire alla sorte diventa impossibile. Ma c’è di più per Thomas, che ha un debito con il passato. Stavolta il viaggio da compiere è di sola andata: DESTINAZIONE INFERNO. Questa è la sua storia: prendere o lasciare!




«È la mia punizione vivere all'inferno. Questa stessa Terra lo è, e io ci sono già, purtroppo più vivo che mai.»

È così che conosciamo Thomas appena iniziamo il romanzo, con una consapevolezza di sé e del dolore che porta dentro in maniera totale. È un ragazzo che ha già perso molto nella sua vita e l’incontro con Megan lo destabilizza, perché lo rende capace di provare ancora dei sentimenti positivi. Questo è un romanzo che ha una sua buona quantità di dolore, violenza, morte ma l’autrice non calca mai la mano in modo forte: per questo, la lettura risulta quasi facile in alcuni passaggi e riesce a catturare l’attenzione del lettore. Sia Thomas che Megan sono due personaggi ben delineati, che si incontrano casualmente e il destino li metterà più volte davanti a delle scelte dolorose. In molti passaggi è Thomas a rubare la scena, con tutto il suo carico di dolore, la sua rabbia repressa, il suo sentirsi sempre inadeguato; Megan è la sua bilancia, il punto di equilibrio che lo spinge a essere migliore.

«”Sei l’unica certezza che ho. Aiutami a vivere, Megan, e pretendere di più da questa vita”.»

Anche i loro scontri lo rendono consapevole della sua solitudine e il suo continuo cercarla è solo inseguire quella calma, quella pace che non ha mai avuto. Megan è un personaggio femminile che non mi è piaciuto molto: troppo debole, indecisa, troppo ragazzina nel suo modo di vivere rispetto a Thomas. Anche quando decide di fare un piercing nello studio dove lui lavora, non lo fa perché ci crede davvero, ma solo per una sfida verso di lui. È un young adult che da un lato mi ha ricordato un po' le storie di L. A. Casey, con i suoi ragazzi sboccati e cattivi solo all'apparenza, ma capaci poi di provare un amore totale e assoluto. Anche il PLOT è ben inserito e concluso poi nell'epilogo, per cui la lettura complessivamente scorre abbastanza veloce. Non ci sono ridondanze lessicali o errori: purtroppo, però, come per altre scrittrici italiane che ambientano in USA, c’è poca descrizione dei luoghi esterni e qualche imprecisione (tipo le tazze da caffè che diventano tazzine).
Tre petali e mezzo per un young adult da leggere.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook











 

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