La vera felicità, come la fiducia, richiede tempo per essere costruita. Dopo un divorzio che l’ha profondamente ferita, Rayne decide di dedicarsi alla sua grande passione, i cavalli, per dimenticare l’ex marito. Promette a se stessa di non farsi più affascinare dalla falsità di complimenti inutili e di sorrisi maliziosi ed è determinata a riprendere le redini della sua vita. Ma i suoi propositi vanno in fumo quando alle scuderie Southland arriva il nuovo maestro di equitazione, Trent Newbury. Affascinato da Rayne, l’uomo tenterà in ogni modo di guadagnarsi la sua fiducia, ma quando sembra che tra loro stia nascendo un sentimento profondo, accade l’impensabile, e Rayne si ritrova al punto di partenza. Trent riuscirà a conquistarla oppure vincerà la diffidenza?
Ed eccoci nel torrido Texas, con una coppia che vi piacerà. Reyne è una donna reduce da un matrimonio con un uomo non solo molto ricco ma anche molto più vecchio di lei e che le ha tolto ogni fiducia in se stessa. La sua vita familiare, piena di dolore per la morte del padre e della sorella e una madre alcolista per questa perdita, le ha fatto credere di poter trovare la sicurezza in un uomo così diverso da lei. Gli anni passati con lui, però, l’hanno spezzata dentro, da tutti i punti di vista; non ha fiducia né in se stessa né negli altri e si è rifugiata nel suo amore smisurato per i cavalli. Al maneggio dove lavora arriva appunto Trent (il titolo originale del romanzo è proprio “Il dominatore dei cavalli”), che con la sua determinazione riuscirà a farla innamorare di nuovo.
«Stava per dirgli di non chiamare, ma qualcosa la fermò; in realtà una parte di lei voleva parlargli di nuovo. Era tentata di non pensare più a difendersi, ma di lasciar cadere il muro che alzava di solito. Le piaceva quel rapporto tra loro e ogni minuto di più non capiva perché avrebbe dovuto privarsi di questo.»
Anche se non c’è il suo POV, riusciamo a capire bene l’evolversi dei sentimenti di Trent; l’autrice riesce a renderlo comunque un protagonista maschile accattivante.
«”Perché hai scelto proprio me? Nel poco tempo che siamo stai insieme, ti sei sforzato di farmi sentire…..” Lasciò la frase in sospeso e cercò di trovare le parole giuste. “È come se il tuo obiettivo fosse stato da sempre quello di corteggiarmi”. Sono competitivo, determinato, e ottengo sempre quello che voglio. E quello che voglio sei tu”. Sollevò un sopracciglio scuro e si avvicinò a lei.»
Questa credo sia l’unica evidente differenza rispetto al romanzo precedente, in cui i due protagonisti erano entrambi molto forti e che ho ritrovato inseriti in questa nuovo romanzo in poche pagine in modo assolutamente perfetto. Alexandrea Weis ritorna in Italia con una bella storia, questa volta tutta incentrata su una donna. La sua scrittura lieve e sensibile e approfondita allo stesso tempo, riesce ad accattivarci pagina dopo pagina in una storia di amore per i cavalli (forse gli animali più belli in natura), di sentimenti che rinascono e dell’alta società texana. Leggere questa storia ci fa capire quanto un matrimonio possa segnarci, anche senza violenze fisiche e quanto possa essere difficile ricominciare semplicemente a vivere di nuovo.
Quattro petali per un romanzo che ci porterà sotto il caldo sole del Texas per la rinascita di una donna.
Grazie Mille!!
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