venerdì 15 maggio 2020

Segnalazione a "Il filo rosso fra le costellazioni" di Freya Ballada




Genere: Romance - New Adult
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 12 Maggio 2020
Pagine: 526
Prezzo: e-book 1,99 cartaceo flessibile 12,89

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Claudie Bonnet è una giovane donna un po' goffa, paffuta e con due grandi occhi grigi che ha sempre detestato a causa delle continue prese in giro che subiva per via del loro colore. Vive in una civiltà nella quale, al suo venticinquesimo compleanno, insieme ai suoi coetanei, parteciperà ad una cerimonia durante la quale gli astri riveleranno l’identità delle loro anime gemelle, creando così quel filo che li legherà per sempre. Ma avrà un’amara sorpresa quando scoprirà che il suo compagno predestinato è Ivan Volkov. E’ solo uno scherzo del destino, oppure gli astri le hanno riservato un futuro infausto insieme al suo demone personale che le ha rovinato l’infanzia? Ivan è un uomo crudele ma bellissimo con uno sguardo magnetico a cui tutte le donne non sanno resistere. Alla ricerca spasmodica di una via d’uscita da questo legame che nessuno dei due vuole, sarà il loro odio reciproco più forte del destino? Oppure sarà quest’ultimo a prevalere? Solo nel momento in cui saranno pronti ad ascoltare ciò che si cela nel profondo dei loro cuori avranno la risposta tanto cercata.



«Ho voglia di divertirmi un po' e penso che tu possa fare al caso mio.» sogghignò trascinandomi nello stretto vicolo che separava la mia casa da quella della mia vicina. Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata, il respiro si fece più affannoso tanto che temetti che, da un momento all’altro, avrei avuto un mancamento. «Lasciami andare…ti prego.» balbettai impaurita più che mai. Conoscevo Ivan da sempre ma, mai e dico mai, si era spinto così oltre. «Mi stai facendo paura.» sussurrai con le lacrime agli occhi. «Non averne.» disse passando una mano sulla mia guancia, la accarezzò con dolcezza, stupendomi. «Chissà se le tue labbra sono davvero così morbide come ho sempre pensato.» Mi osservava con uno sguardo che mai nessuno mi aveva rivolto e ne rimasi imbambolata. «Ivan.» sussurrai il suo nome sorpresa che, proprio lui, volesse me. Un secondo dopo, la sua bocca fu sulla mia. Delicatamente mi assaporò. In un primo momento, il mio istinto fu quello di allontanarlo da me ma, l’istante dopo, mi abbandonai a quella dolce sensazione. Aprii la bocca per sapere che sapore avesse, la sua lingua si infilò dentro di me e cominciò ad assaporarmi. Fece passare una mano sui miei capelli neri per attirarmi di più a lui. Il mio primo bacio! Realizzai tutto ad un tratto e, con quel pensiero, allontanai immediatamente Ivan da me. «Perché mi hai baciata?» gli chiesi senza cercare di nascondere il rossore del mio viso. Mi resi conto di avere il respiro affannato, proprio come lui, ma non mi importava, volevo solo sapere per quale motivo mi avesse baciata. Ivan chiuse gli occhi mentre scuoteva il capo. «Dannazione.» mormorò a voce così bassa che quasi non lo sentii. Aprì gli occhi e mi guardò mentre si passava una mano fra i capelli. «Mi sembra ovvio topolina.» disse con uno sguardo che prometteva solo cattiverie. «Ho fatto una scommessa che, a quanto pare, ho vinto.» aggiunse con un sorrisino vittorioso. Rimasi senza parole. «Una scommessa?» domandai con le lacrime che sentivo nascere nei miei occhi, pronte a scendere sul mio viso. «Cosa credevi? Che ti avessi baciata perché mi piaci? Ma per favore! Come potrebbe piacermi una ragazzina bassa come te e con quegli occhi grigi che ricordano il colore di un topo?» mi sbeffeggiò, rideva di me e della mia ingenuità. Lacrime amare scesero lungo le mie guance, lo fecero silenziosamente. Agii d’istinto e gli tirai uno schiaffo in faccia. «Ma cosa?» mormorò Ivan confuso. Si poggiò una mano sulla guancia rossa, stupito dal mio comportamento. «Ho sempre saputo che eri uno stronzo ma, con questo sei andato oltre.» dissi stringendo la mano che pulsava per lo schiaffo appena dato. «Ti odio.» affermai guardandolo dritto negli occhi verde acqua. Poi scappai per paura che potesse restituirmi lo schiaffo. «Claudie.» urlò una voce maschile. Non mi girai perché sapevo già a chi appartenesse. Corsi più velocemente che potevo verso i rampicanti che erano sotto la mia finestra. Mi arrampicai su di essi fino ad arrivare alla finestra della mia camera che avevo lasciato aperta. Entrai e la chiusi subito per paura che potesse venirmi dietro. «Sono salva.» Tirai un sospiro di sollievo prima di sprofondare nella vergogna e nella tristezza. «Che stupida sono.» mormorai sdraiandomi sul letto e coprendomi con la coperta, volevo nascondermi dal mondo intero. «Perché a me? Cosa ho fatto per meritarmi il suo odio?» mi domandai stringendo con forza il cuscino mentre cercavo di trattenere le lacrime che volevano uscire ancora. «Mai più.» mormorai. «Non mi farò più abbindolare da Ivan Volkov.» Promisi a me stessa chiudendo gli occhi e assopendomi in una gelida notte d’inverno.



Freya Ballada è una sognatrice. Ha frequentato l’Istituto d’Istruzione Superiore “Azuni” di Cagliari. E’ amante degli animali e ha con se due bellissimi gatti e una cagnolina. Scrivere è la sua vita. La sera si addormenta sognando una nuova avventura per il suo romanzo successivo e si sveglia con la determinazione di scrivere quanto vissuto nei sogni. E' dislessica ma, nonostante questo suo problema, non si è mai arresa e ha continuato ad impegnarsi per realizzare il suo sogno di diventare una scrittrice. Ha già pubblicato: La duologia “The Curse” (The love of a Demon, The love of an Angel) e Sun Moon. E ce ne saranno molti altri.



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