LibriMagnetici: Recensione a "L'ora della vendetta" di Josie Litton

Genere: Dark Romance

Serie: Catturata Vol. 2
Editore: Grey Eagle Publications
Data d'uscita: 21 Maggio 2020
Pagine: 428
Prezzo: e-book 5,29 cartaceo flessibile 14,50

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Mi chiamo Adam Falzon. Sono nato in una famiglia all’antica, erede di un impero spietato e di una storia cruenta. Quando avevo quindici anni, ho vendicato il brutale assassinio dei miei genitori, e mi sono guadagnato il mio trono. Sono un uomo da temere, e mi piace che sia così. Ho rapito la Principessa d’America, Grace Delaney, per usarla come leva nel tentativo di controllare la sua potente famiglia. Non avrebbe dovuto essere altro che una pedina, ma la mia bella prigioniera non è affatto come mi aspettavo. È impetuosa, coraggiosa e appassionata, e si rifiuta di piegarsi al mio volere. Eppure, sono determinato a domarla, in un modo o nell’altro. È l’unica maniera. Ma quando una pericolosa faida diventa letale, i miei segreti minacciano di dividerci. Grace avrebbe dovuto essere soltanto il mezzo per raggiungere un fine, ma adesso è l’unica che può salvarmi. In cambio, farò tutto il necessario per tenermela.

Ciao amici Magnetici! Torno a parlarvi dopo poco tempo di un’autrice conosciuta da poco, Josie Litton, e del 2° capitolo della sua duologia dark “Catturata”. Avevamo lasciato Grace ancora tra le grinfie di Adam, nonostante la forza dei sentimenti che aveva sviluppato per il suo rapitore, con la promessa di una terribile ed esemplare punizione chiudeva il libro lasciandoci con il fiato sospeso. All'inizio de “L’ora della vendetta “ ritroviamo Grace che cerca di adattarsi alle novità, i suoi problemi sono ben più radicati e profondi di quanto si pensi. Il bisogno di Adam è impossibile da estirpare, la speranza di andare avanti in futuro con la propria vita e dimenticarlo difficile da immaginare. Nonostante tutto, lei continua a proteggere colui che continua a tormentarla anche nei sogni. Ma anche per Adam non è semplice lei non è solo la sua prigioniera, un mezzo per raggiungere uno scopo, ma molto di più. Per Grace la delusione di poter essere stata solo una merce di scambio per lui è un dolore troppo grande da sopportare. Adam l'ha torturata, usata, posseduta nel corpo ma soprattutto nell'anima facendole conoscere un mondo oscuro fatto di desiderio e passione da cui ormai la giovane principessa d’America non può più liberarsi.

Non avrei saputo dire cosa fosse peggio, la rabbia che provavo per le sue azioni o la profondità dei miei sentimenti per lui. Per quanto detestassi ciò che aveva fatto (a me, o addirittura a noi, come sosteneva), aveva agito per un senso del dovere profondamente radicato e per la determinazione a estorcere giustizia da un mondo ingiusto. Se questo lo rendeva un mostro, allora alcuni aspetti della mia stessa natura erano altrettanto oscuri e imperfetti.

Ciò che Grace non sa è che queste catene di bisogno e appartenenza imprigionano ormai anche il suo rapitore. Ma i pericoli sono dietro l'angolo, entrambe le loro famiglie pericolose e difendersi l'un l'altro a tutti i costi la loro missione.

Non vedevo l’ora di scoprire come la storia di Grace e Adam sarebbe stata impostata in questa seconda parte, e viste le premesse della fine del 1° libro, le mie aspettative erano davvero alte. Ero sicura inoltre che ci sarebbero stati dei risvolti dark più marcati. Beh non è stato proprio così. A mio avviso, dopo il 30% circa, il libro diventa piuttosto piatto e noioso, il lato romance viene messo da parte per dare maggiore spazio a quello suspense (scadendo anche nello splatter in determinate scene che personalmente mi hanno fatto storcere il naso), poco convincente anche il plot twist sulle motivazioni che avevano spinto Adam a cercare vendetta contro la famiglia di Grace. Davvero un peccato perché il 1° libro mi aveva colpito in maniera molto positiva, aveva tutte le carte in regola per una duologia dark di tutto rispetto. Ma forse le idee brillanti dell'autrice si sono esaurite lì appunto. Peccato perché Adam e Grace avrebbero meritato dei risvolti più interessanti nel loro rapporto, ho avuto la sensazione che mancasse un pezzo di storia e probabilmente questo mi ha condizionato durante tutta la lettura.

“Hai dimenticato così in fretta, Grace? La cella di Malta, la torre, essere incatenata a quel letto, tutto ciò che è successo in seguito. Hai bisogno che ti ricordi fino a dove mi spingerò?”

Tuttavia, il personaggio di Adam rimane dotato di innegabile magnetismo mentre quello di Grace piuttosto convincente nella sua evoluzione da semplice prigioniera a compagna del “mostro“ capace di macchiarsi di ignobili crimini pur di tenere al sicuro le persone che ama. Rimane un romanzo ben scritto e ben curato nella traduzione ed è per questo che il mio personale voto è abbastanza positivo, ma non posso annoverarlo tra le mie letture indimenticabili. Alla prossima!