Genere: Thriller
Editore: DM Edizioni
Data d'uscita: 9 Marzo 2020
Pagine: 236
Prezzo: e-book 4,90 cartaceo flessibile 14,36
C’è chi di fronte al male ricevuto reagisce fortificandosi, chi invece
diventa malvagio.
Ore 21.40, ha da poco smesso di piovere. Una Clio nera imbocca il viale brecciato e
procede a rilento verso il casale Quercus Cerris, ma dopo alcuni chilometri, i
quattro a bordo si accorgono di aver sbagliato strada. Nessun problema, si torna
indietro. Ma il loro destino è già stato segnato. L’auto improvvisamente si spegne.
Non c’è verso di farla ripartire. Impossibile chiamare il soccorso stradale. L’unica
alternativa è dirigersi verso le luci che si scorgono giù nella valle. Giunti in
prossimità dell’abitazione, Ambra riconosce il posto. Si tratta della fattoria dei
Montorsi, che ha conosciuto quattro anni prima. La scoperta la rincuora. È certa che
Ivan e Carlotta saranno ben felici di aiutarli e dar loro ospitalità per una notte. Ma
non sa che in quattro anni molte cose sono cambiate. I Montorsi sono diventati dei
solitari e non amano avere attorno gente ficcanaso. Hanno un folle e orribile
segreto da nascondere.
«Che vuoi fare»? chiese terrorizzata.
«Ssshhh, non temere. È solo piacere.»
Lui le si fece più vicino e le sfiorò il dorso dei piedi con la punta
fredda delle lame.
Sissi aveva smesso di respirare. La pelle sudata aveva l’odore del
terrore. Cominciò a piagnucolare. «Ti prego, che vuoi fare?»
«Nulla, non aver paura. Sarà solo piacere.»
«Lasciami andare, ti supplico. Non li voglio i cinquecento euro. Non
voglio niente, ma lasciami andare via».
La forbice risalì lungo le cosce fino all’orlo della gonna. Sissi sentì la
stoffa che veniva tagliata fino alla cintura. In quel punto Ivan dovette
fare forza a causa della resistenza del tessuto e, dopo alcuni tentativi, i
lembi dell’indumento si aprirono lasciandola esposta, col piccolo
perizoma in cotone del colore delle scarpe.
La punta della forbice indugiò ancora e poi la stessa sorte toccò alle
mutandine. Vennero tagliate sui fianchi. Poi Ivan le afferrò nella parte
inferiore e le tirò via gettandole a terra.
«Cosa vuoi farmi?» Sissi tremava. «Lasciami andare via, ti prego.»
Stava per scoppiare a piangere. Le lacrime iniziarono a scorrerle
bagnandole le guance. E all’improvviso iniziò a urlare e ad agitarsi,
incurante degli anelli che le segavano la carne. Poi tacque di botto,
quando avvertì la punta della forbice premere contro la carotide.
«Sta’ zitta. Altrimenti ti sgozzo come un maiale.»
Sissi si raggelò. Iniziò a pregare, lei che non era nemmeno credente,
ma nella vita arriva sempre quel momento in cui, consapevoli che si sta
per lasciare il mondo, ci si appella a qualcuno o a qualcosa affinché ci
venga concessa una proroga. E quel momento, per lei, era arrivato.
Ivan le rivolse un ghigno malevolo e spostò la forbice, facendola
scendere fino a tagliarle la camicetta e il push up.
Si fermò ancora ad ammirarla, poi si allontanò.
Lei lo sentì armeggiare sul pavimento. Cercò di sollevarsi con il capo
ma non riuscì a vedere cosa stesse facendo accovacciato a terra.
«E ora ci divertiremo» lo sentì dire mentre si stava rialzando.
Quando si accorse di ciò che aveva tra le mani, Sissi spalancò gli
occhi e urlò, urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Non era pronta a
sopportare l’orrore e lo schifo a cui stava assistendo.
Per farla tacere, Ivan raccolse dal pavimento le mutandine tagliate. Le
appallottolò e gliele ficcò in bocca. Sissi, però, continuò a emettere forti
versi gutturali e a dibattersi con forza. Sottili rivoli di sangue iniziarono
a scorrerle lungo i polsi e le caviglie. Gli anelli le stavano lacerando la
pelle, ma non si curava del dolore. Ciò che le importava era riuscire a
sfuggire dalle mani di quel pazzo.
Ivan sorrise. Terrorizzare le persone lo faceva sentire potente e sicuro
di sé. Gli tornò in mente il giorno in cui aveva cominciato a farlo, molti
anni prima, quando era solo un bambino.
Nata in un paesino sulle colline ciociare, noto per il buon vino, ma romana di
adozione. Da piccola sognava di fare l’astronoma e l’archeologa, invece è diventata
una psicoterapeuta con la passione della scrittura. La componente essenziale dei suoi
romanzi è l’eros. Può cambiare genere (dal comico al thriller, dal giallo all’horror e al
rosa) ma nelle sue storie troverete sempre l’erotismo.
La sua prima pubblicazione risale al 2015, “Il fuoco dentro” un romanzo
erotico cui hanno fatto seguito: “La maschera. Il lato oscuro di Clara”, “My Bull
Boy”, “Il desiderio di Emma”, “Gioco carnale” (pubblicato anche il lingua spagnola),
“Un cuore nuovo”, “Volevo essere Mr. Grey”. A questi si aggiungono due racconti:
un horror, dal titolo “Apatia mortale” e un thriller: “Blind”. Tutti scritti sotto lo
pseudonimo di A.S.Twinblack.
“La notte dello scorpione” è il suo ultimo romanzo.
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