venerdì 27 marzo 2020

Recensione a "Condannati" di Jane Harvey Berrick



Genere: Contemporary Romance
Editore: Hope Edizioni
Data d'uscita: 20 Gennaio 2020
Traduzione: Eleonora Motta
Progetto Grafico: Franlu
Prezzo: e-book 1,99 cartaceo flessibile 12,90

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Autoconclusivo


Dopo otto anni di prigione, il ventiquattrenne Jordan Kane è l’uomo che tutti odiano. Costretto a tornare nella sua città natale, durante la libertà vigilata, Jordan scopre che lì niente è cambiato da quando è stato rinchiuso in riformatorio. È un reietto, evitato da tutti, anche dai suoi stessi genitori. Ma la loro avversione non si avvicina nemmeno lontanamente al disprezzo che prova ogni volta che si guarda allo specchio.
Arrangiandosi con alcuni lavoretti per la chiesa locale, Jordan attende il momento opportuno per andarsene da quella arretrata città. Ma la distanza sarà in grado di cancellare i ricordi che lo perseguitano? Intrappolato nella prigione della mente, si domanda se lo strazio di vivere si placherà mai.
Torrey Delaney è nuova in città, è tornata per stare con sua madre, e non si comporta come gli abitanti si aspetterebbero dalla figlia di un pastore. La sua reputazione di ragazza facile è sulla bocca di tutti. Se poi a questo si aggiunge la sua nuova amicizia con il duro ex detenuto, ora uomo tuttofare, sua madre è tutt’altro che felice della brutta strada intrapresa dalla figlia.
L’amicizia tra i ragazzi diviene via via più profonda, ma due persone segnate dalla vita possono essere in grado di portare la loro relazione a un livello superiore? Torrey riuscirà a convivere con i demoni di Jordan, e Jordan sarà in grado di abbattere le difese di Torrey? Con la disapprovazione di una piccola città che grava pesantemente su di loro, troveranno il loro posto nel mondo? Avranno la forza di lottare contro le avversità o il loro mondo verrà brutalmente fatto a pezzi?
L’amore è una condanna a vita?




Ciao Magnetici, questa volta mi sono lasciata trascinare da “Condannati” di Jane Harvey Berrick, un libro che merita di essere letto. L’autrice ci parla di un ragazzo che nella sua vita ha già perso tanto per avere solo 24 anni.
Jordan è uscito da poco di prigione, dopo esserci stato per 6 anni e due in un riformatorio minorile. Aveva solo 16 anni quando per un errore ha perso in una sola notte tutto quello che amava. 

Grazie al reverendo Meredith che riesce a convincere i genitori di Jordan a prenderlo in casa e con qualche lavoretto che gli permette di guadagnare qualche dollaro al mese, riesce a scontare il resto della pena con la libertà vigilata.Per lui anche comprare un semplice caffè è complicato perché  tutti in quella cittadina lo trattano male. Nessuno vuole avere a che fare con lui e lo trattano come se fosse spazzatura. Lui è sempre con la testa bassa e l’aria afflitta e dopo otto lunghi anni non sa come ci si comporta tra la gente. L’unica cosa che vuole evitare a tutti i costi è non commettere neanche il minimo errore per non rischiare di essere rispedito in galera. Però non ha fatto i conti con la bellissima Torry che non sa nulla del suo passato. E mentre tutti lo tengono a distanza lei gli diventa amica. Lei è una ragazza curiosa e senza filtri. Gli pone domande sul suo passato e non ha paura di parlare del fatto che lui sia stato in prigione, mentre per tutti gli altri è un argomento taboo.
 

"Non riesco a starti dietro" strillò. "Solo perché le tue gambe sono infinite, non significa che lo siano anche le mie."

 "Secondo me le tue gambe vanno benissimo" replicai automaticamente.
Come se non avessi fantasticato su di loro ogni secondo di ogni giorno da quando l'avevo conosciuta.
"Hai dato una controllatina alle mie gambe, Jordan Kane?"



Come sempre mi fermo qui con il racconto del libro perché è veramente da leggere pagina dopo pagina, non voglio assolutamente rischiare di spoilerare qualcosa di importante. Questo romanzo ci porta a riflettere su come tutto può cambiare in ogni momento della nostra vita. È scritto molto bene e ciò ti fa provare quello che sta succedendo nell'anima dei protagonisti. Una trama molto profonda, in grado di farti capire come a volte c’è bisogno del perdono di noi stessi prima di quello delle persone che ci circondano. Complimenti all'autrice e grazie per avermi fatto provare emozioni così forti e diverse.



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