sabato 18 maggio 2019

Segnalazione a "Azzardo fatale", "Ancora due" e il "Il grido del cigno nero" di Delia Deliu



Genere: Erotico
Editore: Progetto Parole
Data d'uscita: 24 Marzo 2019
Pagine: 198
Prezzo: e-book 3,99 cartaceo flessibile 10,00




Una scommessa goliardica con un amico destinata a comprovare le sue capacità di seduttore, un azzardo forse all’apparenza banale, si trasforma per Davide Dama in qualcosa destinata a segnare in maniera indelebile tutta la sua vita.
Studente diciottenne affascinante con la passione per la chitarra, Davide riesce a vincere quella scommessa portandosi a letto Maria, una conturbante trentenne conosciuta per caso in un bar dove lei si è recata per annegare nell’alcol la sofferenza e l’umiliazione causate dalla rottura con quello che è appena diventato il suo ex. Dovrebbe essere l’avventura di una notte, nient’altro che un trofeo da esibire con orgoglio agli amici, invece bastano poche ore con lei per farla diventare l’ossessione della sua esistenza, un desiderio spasmodico e costante di rivederla. Ma dopo quell’unico incontro, lei sparisce. 
Passano gli anni. Davide, che non ha mai smesso di cercare Maria in tutte le donne che frequenta, ha accantonato le sue ambizioni di cantante e musicista ed è diventato un famoso avvocato. Un giorno, in circostanze del tutto casuali, conosce una bella quanto misteriosa ragazza dallo stile dark, Daria Conti, con la quale inizia una frequentazione problematica caratterizzata da una continua e destabilizzante alternanza di incontri di sesso travolgente e reiterate e lunghe sparizioni di lei, in un rapporto che, suo malgrado, lo vede sempre più coinvolto anche a livello sentimentale, al punto da fargli cambiare atteggiamento verso ciò a cui fino ad allora non aveva mai creduto: l’amore. E anche Daria sembra ricambiare.
Tutto farebbe pensare a un’evoluzione positiva della loro storia, ma un destino per certi versi crudele farà emergere dal passato un terribile segreto…

Perché un lettore dovrebbe leggere Azzardo fatale?
Azzardo fatale non è solamente un erotico, in questo libro c’è passione, tormento, sofferenza e amore. Un amore che supera le barriere e che ritrova la sua strada verso il cuore, distruggendo pregiudizi e menzogne. Un libro ispirato da una storia vera perché il destino, a volte, travolge l’animo delle persone in un vortice di eventi incontrollabili e inimmaginabili. Un romanzo che lascia un messaggio al lettore: “chi semina vento, raccoglie tempesta”.

La pioggia è arrivata come una benedizione in questo tardo pomeriggio di un venerdì autunnale. Il temporale è appena passato e adesso piccole nuvole grigie, sparse qua e là, sono isole perse nel ritrovato azzurro del cielo. Le gocce d’acqua baciano con avidità il suolo assetato come un innamorato la mano della sua amata.

Tic… tic… tic… è il sottofondo strumentale che le dita magiche della natura suonano accompagnando la canzone cantata da Madre Terra.
Soltanto mezz’ora prima, il grido irrequieto di un tuono aveva scosso la città. Il sole, che fino a quel momento abbracciava la terra, si era nascosto dietro nuvole nerastre apparse quasi per magia, come un attore alle spalle del sipario alla fine dell’esibizione. La natura aveva scatenato la tempesta in un attimo, sembrava l’ira di un tradimento. Come a un comando invisibile, un mare di ombrelli colorati aveva invaso il piazzale. La gente benedice la pioggia con le parole, però in pochi hanno il coraggio di accettarla sui loro corpi. Benedire e rifiutare allo stesso tempo, frequente paradosso per gli esseri umani.

Maria chiude gli occhi per imprigionare nella mente quei baci, gocce di vita. Davide la prende per i fianchi e la tira verso di sé. Lei guarda quelle iridi, ora più scure, che la spogliano da ogni convenzione morale e la rendono colpevole delle fantasie represse. Libera un lieve gemito, quel verso in più della sua eccitazione, come un vulcano la sua lava ardente.
Davide raccoglie con i cinque sensi quei baci: annusa i feromoni di femmina fervida, assaggia il sapore delle labbra di Maria con piccoli morsi. Dolce, elettrizzante dolore per entrambi. L’udito percepisce l’ansimare di lei, ogni secondo più avido, più forte. Musica come le canzoni dei Bon Jovi. Con lo sguardo la possiede in maniera brutale, irruente come la voglia che ha di lei. Non riesce a staccare le mani da quella pelle chiara, morbida, liscia come il velluto.

 Davide si siede sul divano vicino alla Gibson SJ 200, un modello vintage con il corpo in abete massello e intarsi in acero. Sfiora con l’indice le corde che corrono dal ponte lungo il manico, fino a inserirsi con precisione artigiana negli incavi del capotasto. Essenze tenere o dure, come le donne che ha avuto. Vari colori, dalla sfumatura chiara del manico al rosso del corpo principale, fino al nero corvino degli intarsi. Sfumature che gli ricordano le chiome, lunghe o corte, che ha accarezzato, ammirato, adorato per un giorno o poco più.
Appoggia il prezioso strumento sulle gambe e pizzica le corde, dando origine a un suono dolce, armonioso, pieno di grazia e delicatezza, come il seno di una donna. Si abbandona a un arpeggio e la melodia a note ribattute si diffonde nella stanza, simile alla voce dell’orgasmo. Colpisce le corde con l’indice, il medio e l’anulare della mano destra, le dita ben tese, come se stesse schiaffeggiando un gluteo sodo. Chiude la mano a pugno per aprirla a ventaglio un attimo dopo, in modo che le unghie eseguano strappate sulle corde in rapida successione. Il rasgueado, la tecnica flamenco, gli permette di sfogare le emozioni in un linguaggio intimo e privato, come quando fa all’amore. La Gibson risponde al suo tocco in un modo che gli provoca un piacere intenso, ma anche cattivi ricordi che lo riportano a quella mattina infelice, all’abbandono avvilente, alla sofferenza inaspettata, ma non solo, gli ritornano alla memoria anche i giorni successivi, e poi le settimane passate a rimuginare, a soffrire, a torcersi nel rimpianto…



Genere: Romance
Editore: Pav Editore
Pagine: 228
Prezzo: cartaceo flessibile 12,75

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E se un giorno ti accorgessi che tutto ciò che possiedi vale meno di una manciata di polvere nel vento? È questo l’inquietante interrogativo con il quale deve fare i conti Max Castellani, un chirurgo affermato, libero da vincoli sentimentali e appassionato di pittura che decide di mollare tutto e trascorrere il suo tempo facendo quello che ha sempre sognato al di fuori della professione: dipingere. Si rifugia in Alto Adige con tela, pennelli e un pensiero persistente che lo tormenta.
   Nell’incantevole Val Senales, sotto la Cima dell’Ortles, Max incontra una donna particolare, diversa a causa di un’anomalia genetica, l’albinismo totale, che le dona un aspetto quasi fiabesco. La diafana Greta e il suo inseparabile cane bernese sapranno portargli speranza, seppur l’ingovernabile forza che li attrae sarà contrastata da paure passate, richiedendo a entrambi il coraggio di superare le prove del presente.
Una storia dove protagonista è l’amore, con tutte le sue sfumature. Un inno all’amicizia e alle emozioni che tutti vogliamo e possiamo vivere. Cosa sarebbe la vita senza tutto ciò? Semplicemente non sarebbe vita.

Perché il lettore deve leggere Ancora due?

Ancora due è una storia che fa riflettere sulla diversità e sui risvolti psicologici a essa legati, ma anche sulla speranza come sull’accettazione della vita in sé e di quel che porta. Cosa troverà il lettore in questo libro? Scorci limpidi di montagna, perché ci avviciniamo sempre un po’ ai cieli quando la vita ci ferisce, paesaggi suggestivi, acque gelide e cristalline, la vita semplice di un paese ad alta quota, uno chalet abitato dal ricordo e, infine, la solitudine necessaria a riaprire il dialogo con l’Anima.

Max ha davanti un viso ovale, bianco-cereo, quasi spettrale, come l’incarnazione di uno spirito etereo, incorniciato da lunghi capelli lisci, setosi, che le avvolgono le spalle come una nuvola. Le sopracciglia sottili sono una scia di fiocchi di neve e ogni battito delle ciglia bianche rivelano uno sguardo limpido, schietto, attraverso le iridi di un colore blu spettacolare che inchiodano la mente di Max a un paio di pensieri.
“Albinismo totale, un’anomalia genetica piuttosto rara, che dà un aspetto fiabesco a Greta. Un ritratto dove Dio ha dipinto la bellezza femminile usando il bianco come unico colore.”

Vede Greta con occhi diversi. La dolcezza di quel volto, la dolce follia, diventano piccoli serpenti che gli si infilano sotto la pelle, strusciano nel sangue, arrivano dritto al cuore iniettando il veleno di un sentimento, quello che gli fa così tanta paura. Però come in trance si lascia trasportare dalle emozioni che suscitano in lui la dualità: voglio-non voglio. Si avvicina ancora di più e sfiora con le labbra quelle di Greta, un tocco quasi impercettibile, si ritira ma solo per poter leggere il volto che ha di fronte. Lei abbassa un po’ la testa, socchiude le labbra, tuffa lo sguardo in quello di Max. Un’espressione di fresca innocenza mescolata all’insolenza.
Su un fondo blu come il mare, il nero delle pupille dilatate di Greta sono la prova inconfondibile della sua forte eccitazione. Le labbra rosa sono una splendida cornice che circonda, colora e rende sensuale la bocca, labbra che ricordano la culla delle fate. Max accoglie il permesso muto che Greta gli concede. Un altro bacio e lei risponde con un altro bacio, poi un altro ancora. Le dita di Max sfiorano la chioma di neve di Greta, le cui mani si perdono nelle ciocche castane. Insieme ballano la danza delle loro labbra.

Max sta dormendo sul divano nel soggiorno, ma l’aria fredda che entra dalla finestra aperta lo sveglia di scatto. Trema, batte i denti e con difficoltà riesce a camminare. Chiude la finestra, accende la stufa e si avvicina per scaldarsi. Il profumo di resina si sparge nella stanza. Si inginocchia per guardare il fuoco, la danza delle fiamme l’ha sempre affascinato fin da quando era bambino. Vita e morte.
Riesco a rovinare ogni cosa bella della mia vita. Cosa c’è di sbagliato in me? Perché è tutto così complicato anche qui?”
«Vaffanculo! Vaffanculo! Ho il diritto almeno a un po’ di felicità prima di morire!» Grida le parole alzando la testa, con lo sguardo rimprovera Dio per le sue disgrazie, «Se ci sei davvero, vedi di spargere sul mio capo un po’ di quella tua famosa misericordia, perché fin qui mi hai fottuto alla grande.»
    Getta un pezzo di legno nella stufa che dalla bocca aperta gli sputa addosso una nuvola di scintille, farfalle di calore.



Genere: Narrativa generale
Editore: Createspace Independent Pub
Data d'uscita: 1 Febbraio 2016
Pagine: 188
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 4,99

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   Xenia è un’infermiera, votata interamente alla famiglia e al lavoro, che vive oramai una vita rassegnata dal punto di vista dell’amore, l’uomo che ha sposato non è mai riuscito a conquistarla e ora, dopo anni di matrimonio, è tutto finito. Ha un rapporto molto confidenziale con i due figli, al punto che un bel giorno, vista l’apatia della madre, a sua insaputa la iscrivono su un sito di incontri.
   La titubanza iniziale viene vinta dalla sua innata curiosità e dal desiderio di capire cosa il mondo maschile le possa ancora riservare. Il romanzo mette anche in evidenza la sua vita professionale, con parecchi aneddoti e racconti su pazienti e colleghi, descrivendo situazioni a volte dolorose, a volte esilaranti. La storia si alterna tra la vita familiare, il lavoro e queste conversazioni in un mondo virtuale.
   Xenia è una donna inconsapevole del suo fascino, che non sa affrontare il mondo maschile, ma osserva e impara. È alla ricerca dell’amore, anche se inconsciamente; ha voglia di assaporare questo sentimento e, allo stesso tempo, ha il terrore che questo succeda e le faccia perdere la lucidità e il controllo della sua vita. Le sembra di aver incontrato l’uomo in grado di colorare la sua vita troppo grigia, ma questa felicità subisce un’imprevista svolta. Il suo grido di donna verso il mondo maschile, è come il grido del cigno, può esprimere il dolore o la felicità, dipende da chi lo sta ascoltando.

Perché un lettore dovrebbe leggere Il grido del cigno nero?
Il grido del gigno nero è una storia di vita di una semplice donna, di una realtà attuale, di ricerca di felicità con la quale chiunque legga potrà confrontarsi.Un romanzo che ricorda che, ancorché destinata alla fine, condizionata da conflitti e contraddizioni, dal peso delle maschere che indossiamo o siamo costretti a indossare, la vita è il risultato delle nostre scelte, che le scelte che facciamo ci qualificano, e che siamo liberi finché possiamo scegliere.

Più volte nella sua vita si è illusa. Come donna, ha il difetto di guardare le cose non per quello che realmente sono, ma per quello che lei avrebbe bisogno che fossero. Costruisce castelli di carta fondati su convinzioni fasulle, si sente protetta dentro le loro fortezze fatte di illusioni, poi si stupisce quando crollano a terra e rimane ferita e delusa. Passa del tempo a chiedersi il perché, ma a volte è solo tempo perso, l’unica colpevole è lei che si è raccontata bugie. È come vedere l’arcobaleno in una pozzanghera d’olio.


Non puoi amare una persona e allo stesso tempo farla soffrire, perché è questo che il marito faceva ogni volta che tornava a casa ubriaco, ogni volta che andava a letto barcollando, ogni volta che vomita dove capitava Giovanni la faceva soffrire riducendosi così. L'amore è un piatto che le è stato portato via ancor prima che lei potesse assaggiarlo, ma lei sogna ancora, vorrebbe gustare almeno una volta nella vita l’amore, lentamente, cucchiaio dopo cucchiaio, sentire il suo sapore a tal punto da farle annebbiare la mente.



Delia Deliu è lo pseudonimo che la scrittrice ha scelto per pubblicare i suoi romanzi come omaggio alle sue origini perché Deliu è il cognome della nonna materna. Nata nel 1968 in una piccola città della Romania, Delia è la figlia maggiore di una coppia di operai le cui modeste possibilità economiche la portano a optare per una laurea in Scienze Infermieristiche anziché in Medicina.
Come tante altre infermiere romene, nel 2004 viene in Italia in cerca di un futuro migliore. Dopo aver cambiato varie città e posti di lavoro, nel 2006 si trasferisce a Verona ricongiungendosi con la famiglia lasciata in patria, per una nuova vita piena di sogni, ma il destino ha programmi diversi: il matrimonio fallisce e si separa. Dopo anni di solitudine arriva una seconda possibilità di essere felice, si innamora e si stabilisce a Mantova insieme ai figli, per stare accanto al compagno, che adora.
La scrittura diventa per lei una cura per l’anima. Debutta nel 2015 con il romanzo Il grido del cigno nero, che le porta un attestato di merito al Trofeo Internazionale Medusa Aurea 2016.In seguito pubblica altri due romanzi. Azzardo Fatale, la seconda edizione di Stupide scommesse revisionata ed editata a cura di Progetto Parole, è un erotico piccante con un finale innaspetato che lascia una morale al lettore: “chi semina vento raccoglie tempesta”. Ancora due, la seconda edizione di Meno due revisionata ed editata a cura di Pav Edizioni, è un romance che non si può definire “un rosa” ma “un amaranto” visto il tema che sviluppa la trama.
Delia è una donna solitaria che dedica il tempo libero ai figli, che ama più di qualsiasi altra cosa al mondo, al suo lavoro, ai libri e alle passeggiate in montagna. Amante della psicologia, del linguaggio del corpo, suona la chitarra. Le piace cucinare ed è innamorata della lingerie sexy.

Dice di sé stessa: «Sono una specie di diavolo e acqua santa, ho momenti di dolcezza ma anche di forte rabbia. Potrei passare giorni interi vicino a chi ha bisogno di me, come mandare a quel paese in due secondi chi mi offende. Forte come l’acciaio e alle volte fragile come un bicchiere di cristallo, sono semplicemente una donna.»

...

Il programma della giornata della Fiera dedicata, interamente, agli scrittori emergenti!

Programma 1
ore 10.30 apertura cancelli con accredito autori
ore 11.00 Annuncio di benvenuto nello stand Organizzazione
ore 11.30 inizio interviste stand per stand ad ogni autore
ore 12.00 Sala spazio incontri: Convegno "Scrivere un libro, l'inizio di un viaggio..." - Ospite Dott.ssa Michela Tanfoglio - Sala Convegni
ore 13.30 Sala spazio incontri: Convegno: il Presidente dell'Associazione Eterna incontra il Gruppo TraLeRighe ed illustra il programma 2019
ore 15.00 RadioGoodJob! intervista a Maria Luciani: Rubrica SILENZI
ore 15.30 Cerimonie di premiazione Concorsi:
2° edizione Premio letterario Emozioni
1° edizione Premio letterario Parole sotto l'albero
Ore 17.00 - Sala spazio incontri: Convegno "L'editoria emergente: misteri e segreti. Tutto quello che si deve conoscere per pubblicare un manoscritto."
ore 18.00 - Cerimonia di chiusura
ore 18.30 - Saluti finali
Programma 2
ogni 15 minuti ci sarà una intervista di un autore nel box di RadioGoodJob!
La Dott.ssa Michela Tanfoglio incontra gli autori per una visione dei loro manoscritti e lo scambio di informazioni
Musica di sottofondo di una scuola musicale romana
Lettura di brani di autori con la partecipazione di una scuola di teatro romana
Area blogger: iniziative varie
Ore 16.00 - Consegna dei libri alla Biblioteca degli autori che si sono iscritti all'Associazione Eterna


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