martedì 20 novembre 2018

Recensione a "L'innocenza del peccato" di Maddalena Costa



Editore: Harmony
Data d'uscita: 5 Novembre 2018
Pagine: 182
Prezzo: e-book 3,99







ROMANZO INEDITO 

Gli ultimi venti anni della vita di Elena sono stati completamente dedicati alla cura della sorella, della cui invalidità si è sempre incolpata, ingiustamente. E ora che Marta se ne è andata per sempre, lei vorrebbe ricucire gli strappi col passato. Ma il tempo ha creato fratture profonde e la ragazza ribelle che aveva perso la testa per un uomo proibito sembra essere sparita. Poi la scoperta di un diario e le parole che vi sono custodite risvegliano il desiderio di recuperare un poco di quella giovane passionale, dei suoi sogni e soprattutto dei suoi desideri, che l'avevano portata a vivere una infuocata storia d'amore clandestina, a macchiarsi di un peccato che ora, alla luce delle rivelazioni contenute in quelle pagine, mostra invece tutta la sua innocenza. 





Salve a tutti magnetici, oggi voglio parlarvi di questa nuova storia. È la prima volta che leggo questa autrice. Sono stata attratta dal titolo e quando l'ho cominciato, il prologo mi ha fatto pensare a una storia totalmente diversa da quella che poi viene narrata.
 

“L'istante in cui Marta si sarebbe spenta e in me si sarebbe riaccesa la speranza di vivere tutto quello che il destino mi aveva negato: ci avevo pensato giorno e notte, consumandomi.”
 

I protagonisti indiscussi del libro sono: l'egoismo dell’essere umano, pronto a sconvolgere e guidare la vita di altre persone pur di essere attuato, e il sacrificio a cui le persone vere, quelle che sanno amare, vengono sottoposte.
La storia che ci viene raccontata gira intorno alla vita di Elena e Luca. Una per senso di colpa e l'altro per senso del dovere, decidono di accudire e venerare Marta, sorella e moglie di entrambi. Una donna che si rivelerà totalmente diversa da quella che loro pensavano essere. Non posso dirvi altro, ma sulla punta della lingua avrete sempre e solo una domanda, o almeno così è stato per me: perché comportarsi così?
 

“Non so cosa mi prese, ma mi arresi a quella forza che, improvvisamente, mi spinse a baciarla, assecondando un desiderio a cui avrei voluto cedere dal primo momento in cui l'avevo vista, così bella e dannata.”
 

Mi aspettavo tanto da questa storia, ma purtroppo l’ho personalmente trovata deludente perché troppo lenta nella narrazione, i tempi non definiti mi portano a non riuscire a seguire bene la tempistica del racconto e i tira e molla, con i conseguenti sviluppi psicologici e morali, non sono stati specificati come a mio avviso avrebbero dovuto essere. I dialoghi come alcune situazioni mi sono sembrati banali e, a volte, inutili. Forse l’autrice voleva regalarci un lieto fine, dico forse perché per me il finale è più che aperto e di conseguenza non saprei come definirlo. Il doppio pov dovrebbe aiutarci a capire bene scelte e pensieri, ma per me non è stato così, più che di due adulti mi sono trovata a leggere di due ragazzini adolescenti. Le scene di sesso che si incontrano non sono mai volgari e comunque ben descritte. Insomma, dal titolo mi aspettavo una storia diversa da quella che sono andata a leggere. Doveva sicuramente essere sviluppata meglio nel suo insieme. In attesa di un prossimo libro vi saluto.
 

«La felicità è passeggera» mi hai risposto, serafica. «Il segreto per non cedere alla malinconia è la rassegnazione. Se non fossimo in grado di adattarci, rischieremmo di impazzire.»
 




Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.



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