mercoledì 24 ottobre 2018

Recensione a "Vali ogni rischio" di Giovanna Roma





Genere: War Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 24 Ottobre 2018
Pagine: 576
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 13,75










La notte in cui il Comandante dell’esercito è entrato in teatro, io ero su quel palco. La più giovane tra le ballerine classiche, la più testarda tra le ragazze che lui avesse mai incontrato. La famiglia per la quale versava sangue era la finanziatrice della Compagnia, la stessa che decideva il nostro futuro. Ho fatto di tutto per coronare il mio sogno, spingendomi persino a stringere un accordo con quel vizioso di Stefàn Nazir. Sono stata ingenua, lo ammetto. Avrei dovuto prestare più attenzione alla sua arroganza e meno all’oceano degli occhi. Ben presto il suo nome ha provocato un nodo allo stomaco e i colibrì nel petto. Ora è impossibile prevedere le conseguenze. Mi aveva avvertita di non conoscere sconfitta e io gli ho giurato battaglia. Nascondo più di quanto crede, e non mi fermerò finché non avrò raggiunto lo scopo. Un accordo violato. Una prigionia cospirata. Una guerra imminente. Quale sarà la sua prossima mossa?






Buongiorno magnetiche, oggi vi parlerò di VALI OGNI RISCHIO, di Giovanna Roma, un romanzo che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.

È stato amore a prima vista, la cover mi ha stregata e ancor prima di leggere la trama, reduce da un blocco del lettore pauroso, ho chiesto alla boss di leggere questo romanzo. Credevo di trovare un romance storico, invece era di tutt’altro genere. All’inizio ci sono rimasta male, non posso negarlo, però è durata soltanto mezza giornata. Mi sono detta: non è il romanzo che ti aspettavi? OK. Sei bloccata e non ti piace niente da mesi? OK. Leggilo ugualmente. E meno male che ho ascoltato la mia vocina molesta che mi dà sempre ottimi consigli. Non sarà uno storico a tutti gli effetti ma la guerra è molto verosimile, ed è proprio l’aspetto del romanzo che ho amato di più.
 Ci ritroviamo catapultati all’interno di una foresta impervia, con i nemici alle costole, uno scenario incredibilmente curato in ogni aspetto. Ero veramente lì con Stefàn – il capitano – e con gli altri soldati del Monarca, un sovrano con la sua armata personale, intenta a impedire l’avanzamento dei kolosiani verso la capitale Vaskaja. Leggendo ci ritroviamo con loro tra l’umido e la neve, tra la fame e i vestiti logori. Mi sono gustata queste parti della storia, come in un film.
Nulla è semplice in guerra: devi pensare in fretta; arrangiarti con le poche armi che trovi a fine giornata; riportare più uomini possibili alla base; avanzare in ogni battaglia. Solo una scelta è facile da compiere: o loro o noi. Le parole di Stefan mi sono rimaste impresse nella mente per tutta la lettura, e devo dire che è il personaggio che ho amato di più. Ho scelto di trascrivere il primo passaggio che avevo sottolineato, ma avrei potuto scriverne altri cento. Stefàn è il leader indiscusso dei suoi uomini, non un semplice capitano ma una risorsa insostituibile, capace di uccidere venti uomini a mani nude, una specie di supereroe della guerra.

La guerra è sempre più vicina alla capitale, e non potrà essere arginata, Vaskaja non potrà essere protetta. Il teatro imperiale, il fulcro della città e sua primaria attrazione – finanziato interamente dalla famiglia imperiale – è l’unico posto dove Julija è al sicuro, la sua vera casa. Ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha descritto i retroscena della danza classica, le fatiche e i dolori muscolari, le vesciche ai piedi dopo tanto allenamento, le arrampicate sociali per avere il posto di prima ballerina. L’ambizione – perché senza quella saresti gettato nel tritacarne delle ballerine di fila-. Ho sempre pensato che il dietro le quinte sia un mondo a parte, e l’autrice è stata bravissima a dargli voce, a renderlo parte della storia, quasi il fulcro di tutto. Può sembrare a volte eccessivo, a volte addirittura un po’ noioso, ma era essenziale raccontare tutto, non tralasciare nessun particolare, nessun balletto, dito punto dall’ago. Tutto doveva essere raccontato.
Julia non è stata un personaggio semplice da amare, per più di metà lettura ho provato un senso di fastidio mentre leggevo la sua parte di storia. Non so perché. Con il proseguo della storia, però, ho iniziato ad apprezzarla di più, fino ad arrivare al finale e batterle una pacca sulla spalla e dirle: brava. Io sono una lettrice che sottolinea molto, ma ho notato, per scrivere la recensione, che il 99 % delle sottolineature erano del pov di Stefan. Questo stralcio di pensiero, però, è quello che ho amato di più. Uno dei primi momenti in cui l’ho sentita vera.

Dovrei bramare il Monarca al suo posto. Dovrei pregare che sia lui a fissarmi con le iridi brillanti. Peccato che la parte più stupida di me sia felice che si tratti di Stefàn.
Mi accorgo della porta aprirsi e chiudersi solo perché i suoi occhi si slacciano dai miei per un istante. Rimaniamo immobili l’uno di fronte all’altro, con il mio polso esile stretto nella sua mano grande e calda. Non fissa solo una ragazza con il body, le scava dentro e questo mi spaventa da morire.
«Julija...» Le sue labbra si schiudono in un sospiro udibile. Se le baciassi, conoscerei anche il sapore del mio nome?


Giovanna Roma sa scrivere, ha uno stile pulito e pieno di attenzioni. Un modo diretto di dire le cose che amo perché è anche il mio modo. Non si perde dietro abbellimenti inutili, va verso il punto e abbatte ogni resistenza. Usa frasi corte, ad effetto, e apprezzo moltissimo questo modo di narrare.
VALI OGNI RISCHIO è il primo libro che leggo di questa brava autrice, ma non sarà di certo l’ultimo.

Mi è piaciuto, e lo consiglio.






Grazie a Giovanna Roma per averci fornito l'eBook.



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