Genere: Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 11 Ottobre 2018
Pagine: 322
Prezzo: eBook 2,99
La vita di Ricardo subisce un nuovo radicale cambiamento e dovrà trovare la forza di affrontarlo, di rinascere e tornare a sorridere. Dedicandosi alla clownterapia e alle associazioni benefiche scoprirà un mondo nuovo che lo trasformerà in un uomo più altruista e solare. Al suo fianco avrà gli amici di sempre che lo supporteranno e aiuteranno nei momenti bui, ma si sentirà comunque solo e soprattutto incapace di amare ancora finché un giorno, l'incontro inaspettato con Aura, una ragazza genuina e disinteressata, diversa da tutte quelle che ha conosciuto, riaccenderà quella fiamma che si era spenta da tempo nel suo cuore.
Un romanzo dolce-amaro, ricco di sensualità e sentimento, che fa capire perché la vita sia come una corrida... una lotta continua attraverso cui imparare a sopravvivere.
Questo romanzo è il sequel di:
- Ricardo, storia di un matador ed è legato ai romance:
- Il mio Angelo
- Il mio Matador
“Donare amore al prossimo fa sentire bene e utili e lo sai, solitamente sono proprio le persone che hanno sofferto molto nella vita, a cercare di alleviare il dolore altrui.”
Eccoci qui al capitolo conclusivo di questa duologia della versatile autrice Lina Giudetti.
Questo libro, come il precedente “Ricardo, storia di un matador”, è completamente incentrato e raccontato con il pov del protagonista, ovvero Ricardo de La Vega, se ve lo state chiedendo sì quei de La Vega, quelli di Zorro.
Avevamo lasciato Ricardo in una situazione molto critica, situazione che creerà un ennesimo punto di svolta nella vita del protagonista facendogli rimescolare tutte le carte. Lui dovrà compiere delle scelte, alcune delle quali non si riveleranno per nulla facili per il giovane ragazzo. Ma non sarà mai solo perché avrà sempre al suo fianco la figura del suo mentore Hector.
In questa storia incontreremo personaggi nuovi ma anche uno vecchio a cui il protagonista è stato tanto legato. Non posso svelarvi troppo perché rischierei di fare troppi spoiler ed è una cosa che proprio non mi piace.
“Quando i nostri sguardi s'incrociarono, sentii una forte scarica elettrica pervadermi tutto il corpo e il mio cuore accelerò i suoi battiti.”
L’autrice ci regala un Ricardo più maturo che non perde però il suo sarcasmo. L'uomo che tutte le donne sognano, amorevole, dolce, bello e soprattutto educato, una sorta di principe azzurro moderno. Io avevo già letto di lui nella precedente duologia, Il mio angelo e Il mio matador, dove a differenza di questo il pov narrante era quello della protagonista. L’autrice riesce in maniera chiara a delineare le caratteristiche dei luoghi in cui le vicende si svolgono e dei personaggi che vengono raccontati. Si vivono alla perfezione le feste e le corride che si svolgono in Spagna, con una dovizia di particolari che rivela un approfondito studio di ciò che viene raccontato, come anche i dibattiti sulla brutalità delle corride. L’autrice, come suo solito, non ci regala un libro di argomenti, anzi in questo ne affronta molteplici, come l’omofobia sia nella famiglia che nella società, il bene che si riceve nel donare, soprattutto quando si pensa di stare attraversando il momento più buio della propria vita. L’amore come l’amicizia sono sentimenti molto importanti per la nostra Lina che ci fa capire che se ben coltivati divengono legami indissolubili. Altro tema toccato è il perdono, a volte può sembrarci difficile perdonare una persona, ma quanto bene faccia quando si riesce a farlo non ha prezzo, ti fa solo sentire migliore e soddisfatto. Infine, ultimo e non per importanza è il peso che la famiglia ha nella nostra vita e nelle nostre scelte. Insomma posso affermare con certezza che legger questo libro non annoierà di certo perché nessun dettaglio, avvenimento o descrizione è lasciata al caso o messa lì solo per riempire una pagina. Una nota di pregio per me va al personaggio secondario Hector, l’ho amato per la sua vitalità, spontaneità e solarità, perché è l'amico, l'àncora a cui tutti vorremo aggrapparci. È quella figura che non ti abbandonerà mai, come un angelo pronto a indicarti la strada quando tu stai andando dal lato sbagliato. Detto ciò, faccio i miei complimenti all’autrice e la ringrazio per avermi regalato un romanzo che va oltre i soliti schemi.
“«Ho imparato che la vida es una corrida, una sfida costante contro le avversità e attraverso cui, anche dopo molte sofferenze, non bisogna mai perdere la gioia di vivere e la speranza che il nostro domani possa essere un giorno migliore.»”
Grazie a Lina per averci fornito l'eBook.
- Ricardo, storia di un matador ed è legato ai romance:
- Il mio Angelo
- Il mio Matador
“Donare amore al prossimo fa sentire bene e utili e lo sai, solitamente sono proprio le persone che hanno sofferto molto nella vita, a cercare di alleviare il dolore altrui.”
Eccoci qui al capitolo conclusivo di questa duologia della versatile autrice Lina Giudetti.
Questo libro, come il precedente “Ricardo, storia di un matador”, è completamente incentrato e raccontato con il pov del protagonista, ovvero Ricardo de La Vega, se ve lo state chiedendo sì quei de La Vega, quelli di Zorro.
Avevamo lasciato Ricardo in una situazione molto critica, situazione che creerà un ennesimo punto di svolta nella vita del protagonista facendogli rimescolare tutte le carte. Lui dovrà compiere delle scelte, alcune delle quali non si riveleranno per nulla facili per il giovane ragazzo. Ma non sarà mai solo perché avrà sempre al suo fianco la figura del suo mentore Hector.
In questa storia incontreremo personaggi nuovi ma anche uno vecchio a cui il protagonista è stato tanto legato. Non posso svelarvi troppo perché rischierei di fare troppi spoiler ed è una cosa che proprio non mi piace.
“Quando i nostri sguardi s'incrociarono, sentii una forte scarica elettrica pervadermi tutto il corpo e il mio cuore accelerò i suoi battiti.”
L’autrice ci regala un Ricardo più maturo che non perde però il suo sarcasmo. L'uomo che tutte le donne sognano, amorevole, dolce, bello e soprattutto educato, una sorta di principe azzurro moderno. Io avevo già letto di lui nella precedente duologia, Il mio angelo e Il mio matador, dove a differenza di questo il pov narrante era quello della protagonista. L’autrice riesce in maniera chiara a delineare le caratteristiche dei luoghi in cui le vicende si svolgono e dei personaggi che vengono raccontati. Si vivono alla perfezione le feste e le corride che si svolgono in Spagna, con una dovizia di particolari che rivela un approfondito studio di ciò che viene raccontato, come anche i dibattiti sulla brutalità delle corride. L’autrice, come suo solito, non ci regala un libro di argomenti, anzi in questo ne affronta molteplici, come l’omofobia sia nella famiglia che nella società, il bene che si riceve nel donare, soprattutto quando si pensa di stare attraversando il momento più buio della propria vita. L’amore come l’amicizia sono sentimenti molto importanti per la nostra Lina che ci fa capire che se ben coltivati divengono legami indissolubili. Altro tema toccato è il perdono, a volte può sembrarci difficile perdonare una persona, ma quanto bene faccia quando si riesce a farlo non ha prezzo, ti fa solo sentire migliore e soddisfatto. Infine, ultimo e non per importanza è il peso che la famiglia ha nella nostra vita e nelle nostre scelte. Insomma posso affermare con certezza che legger questo libro non annoierà di certo perché nessun dettaglio, avvenimento o descrizione è lasciata al caso o messa lì solo per riempire una pagina. Una nota di pregio per me va al personaggio secondario Hector, l’ho amato per la sua vitalità, spontaneità e solarità, perché è l'amico, l'àncora a cui tutti vorremo aggrapparci. È quella figura che non ti abbandonerà mai, come un angelo pronto a indicarti la strada quando tu stai andando dal lato sbagliato. Detto ciò, faccio i miei complimenti all’autrice e la ringrazio per avermi regalato un romanzo che va oltre i soliti schemi.
“«Ho imparato che la vida es una corrida, una sfida costante contro le avversità e attraverso cui, anche dopo molte sofferenze, non bisogna mai perdere la gioia di vivere e la speranza che il nostro domani possa essere un giorno migliore.»”
Grazie a Lina per averci fornito l'eBook.
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