sabato 30 giugno 2018

Recensione a "The Studying hours" di Sara Ney






Genere: Romance
Editore: Hope Edizioni
Data d'uscita: 15 Giugno 2018
Pagine: 285
Prezzo: eBook 5,99

Link d'acquisto



 ROZZO. ARROGANTE. STRONZO.
Non c’è dubbio al riguardo, Sebastian Oz Osborne è il miglior atleta dell’università ma anche il più grande stronzo. Un cliché ambulante, sempre pronto a dire sconcezze, un corpo fantastico, uno a cui non frega un cazzo di ciò che pensa la gente.

INTELLIGENTE. ELEGANTE. CONSERVATRICE.
Non si cada in errore, Jameson Clarke può anche essere la studentessa più diligente della scuola, ma di certo non è una puritana. Trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra le sacre mura della biblioteca, James diffida di guardoni, atleti e stronzi e Oz Osbourne ha tutte queste qualità. Lei è brillante, sarcastica e il contrario di ciò che lui immagina.

Ogni stronzo ha le sue debolezze.
Lui vuole esserle amico.
Lui Vuole passare del tempo con lei.
Lui Vuole farla impazzire.
Lui Vuole lei.
Fine della conversazione in chat
Digita un messaggio...






Simpatico viaggio all’interno di un campus universitario dove il solito superfigo sportivo ignora la studentessa perfettina… oppure no?!
No, decisamente no, la studentessa perfettina c’è, il superfigo pure, ma la storia è ben diversa. Insomma, non proprio, davanti a lui tutte le ragazze perdono improvvisamente la ragione e le mutande; mentre lei viene considerata dai ragazzi come la bruttina che accompagna le amiche belle.
Ma cosa si nasconde dietro i cardigan e la collana di perle di Jameson? Che cosa spinge Oz a essere attratto da lei? Perché non riesce a smettere di pensarla?
L’ironia di questo libro mi ha travolta e la loro storia tenuta col fiato sospeso, perché, diciamocela tutta, si vede che sono una di quelle coppie destinate a conoscersi e a stare insieme per tutta la vita. Ma come ho già detto, la scrittrice se ne frega un pochino degli stereotipi e ho temuto che non finisse come ho immaginato.
La dolce e piccola studentessa che tiene testa all’atleta e lui che ci prova spudoratamente, utilizzando tutte le tecniche che funzionano con le altre, scoprendo presto però che non sono tecniche molto elaborate dato che ha incontrato solo donne a cui avrebbe anche potuto chiedere di togliere le mutande e loro avrebbero detto di sì senza battere ciglio. 

Una storia coinvolgente e molto ironica e scorrevole che mangia gli stereotipi a cui siamo stati abituati.
Chicca del libro sono alcune frasi prese dal web su conversazioni reali. Una mi ha fatto morire e l’ho spedita a chiunque!





Questa frase la metto tranquillamente perché non fa parte della storia ;) non spoilero nulla!
*rotea gli occhi*










Nessun commento:

Posta un commento